Procedimenti di cognizione e ADR
di Valeria Giugliano
- 17 Aprile 2018
Trib. Milano, 18 gennaio 2018 n. 353, Pres. Est. Marangoni Procedimento civile – Azione di accertamento negativo di contraffazione – Legittimazione a contraddire – Distributore di prodotti. [1] Rispetto ad una domanda di accertamento negativo di contraffazione di brevetto, è carente di legittimazione passiva il mero distributore dei prodotti oggetto del brevetto. Quest’ultimo deve ritenersi estraneo al contraddittorio in merito a qualsiasi profilo di contraffazione del brevetto, sia quale soggetto passivo in sede di accertamento negativo sia quale eventuale soggetto attivo della speculare azione di contraffazione. CASO [1] L’attrice, una società farmaceutica c.d. genericista, agisce in giudizio per sentir dichiarare che il proprio prodotto non costituisce contraffazione della porzione italiana di un brevetto europeo, evocando in giudizio sia...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valeria Giugliano
- 20 Febbraio 2018
Trib. Civitavecchia, ord. 27 dicembre 2017, Giudice Pecorari Concorrenza sleale per interposta persona – relazione di interessi - configurabilità (2598 c.c.) [1] Non sussiste il fumus boni iuris della domanda cautelare ex art. 700 c.p.c. per mancata configurabilità della fattispecie di concorrenza sleale del terzo quando rimanga indimostrata l’esistenza di una relazione di interessi tra l’autore dell’atto e l’imprenditore avvantaggiato. CASO [1] I ricorrenti, persone fisiche titolari di autorizzazioni per l’esercizio dell’attività di noleggio vettura con conducente (cosiddetti “NCC”) agiscono con ricorso ex art. 700 c.p.c. per sentire inibire la presunta attività di concorrenza sleale (art. 2598 nn. 2 e 3 c.c.) posta in essere dalla società Aeroporti di Roma S.p.a. (“ADR”) nei propri confronti. L’attività consisteva nell’apposizione di pannelli...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valeria Giugliano
- 14 Novembre 2017
Cass., sez. VI-2, ord. 30 agosto 2017, n. 20561 – Pres. Petitti – Rel. D’Ascola Ingiunzione (procedimento per) - Opposizione – Termine – Modifica da parte del giudice – Obbligo di motivazione (641 c.p.c.) [1] I motivi che consentono al giudice di ridurre o aumentare il termine entro il quale il debitore può proporre opposizione al decreto ingiuntivo ex art. 641, comma 2, c.p.c., nonché le ragioni che li caratterizzano come «giusti», devono essere enunciati nel provvedimento, quantomeno con rinvio implicito alle condizioni che ne giustificano la sussistenza, specificamente rappresentate dal creditore nel testo del ricorso, in modo che si possa ritenere che il giudice le abbia vagliate e, quindi, accolte. CASO [1] Il ricorrente si duole della riduzione a...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valeria Giugliano
- 27 Giugno 2017
Tribunale di Milano, 6 marzo 2017, Pres. delegato Marangoni Mutuo – Restituzione – Fissazione del termine ad opera del giudice – Procedimento (art. 1817 c.c.) [1] È inammissibile la domanda volta ad ottenere, ex art. 1817 c.c., la fissazione del termine di restituzione del mutuo proposta nelle forme di un ricorso per volontaria giurisdizione, in quanto i provvedimenti che ne risultano sono, tipicamente, privi di stabilità e inidonei al giudicato, ove, al contrario, per stabilire un elemento di natura negoziale è necessaria una pronuncia di natura costitutiva da emettersi in sede contenziosa. CASO [1] Una società introduce, con ricorso per volontaria giurisdizione, domanda rivolta al Presidente del Tribunale per ottenere la fissazione del termine ex art. 1817 c.c. relativo alla...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valeria Giugliano
- 21 Marzo 2017
Cass. civ., sez. VI, sent. 21 dicembre 2016, n. 26629, Pres. Petitti, Est. Criscuolo Giusto processo – Durata ragionevole del processo penale – Equa riparazione –Istanza di accelerazione – Applicabilità ai procedimenti pendenti (L. n. 89/2001, art. 2, comma 2 quinquies lett. e), come introdotto dal D.L. 83/2012, art. 55) [1] In tema di equa riparazione per la irragionevole durata di un procedimento penale, la disposizione di cui all’art. 2, comma 2 -quinquies, lettera e), della legge n. 89 del 2001 - a tenore della quale non è riconosciuto alcun indennizzo «quando l'imputato non ha depositato istanza di accelerazione del processo penale nei trenta giorni successivi al superamento dei termini cui all'articolo 2 –bis» - non è applicabile in relazione...
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