Esecuzione forzata
di Valentina Scappini, Avvocato
- 22 Febbraio 2022
Cassazione civile, sesta sez., sentenza del 25 gennaio 2022, n. 2093; Pres. Scoditti; Rel. Porreca. Massima: “La menzione del provvedimento di dichiarazione di esecutorietà non si può evincere dall’indicazione di apposizione della formula esecutiva, e ciò per plurime ragioni: a) si tratta di menzioni distintamente previste dal legislatore, sicché l’opposta conclusione si tradurrebbe in una interpretazione abrogante come tale inammissibile; b) le menzioni corrispondono a due diverse attività e garanzie per l’ingiunto: l’una, del giudice, che, dichiarando l’esecutorietà, attesta di aver verificato la regolarità della notificazione e il legale decorso dei termini per l’opposizione; l’altra, del cancelliere, che autorizza il richiedente legittimato all’utilizzo del documento contenente il titolo a fini coattivi, ovvero ad avvalersi, per quello, dell’organo esecutivo” (in questo...
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Esecuzione forzata
di Valentina Scappini, Avvocato
- 25 Gennaio 2022
Cassazione civile, terza sez., sentenza del 28 dicembre 2021, n. 41748; Pres. De Stefano; Rel. Rossetti. Massima: “Il decreto con il quale il giudice dell’esecuzione fissa (...) l’udienza per la fase sommaria, assegnando un termine perentorio per la notificazione del ricorso e dello stesso decreto all’opposto, non è soggetto a comunicazione, a cura della cancelleria, al ricorrente, sicché ove quest’ultimo lasci scadere il termine perentorio fissato, incorre nella declaratoria di inammissibilità dell’opposizione, senza potere beneficiare della rimessione in termini (nello stesso senso già Cass, terza sez, 12 giugno 2020, n. 11291). CASO B&C Technology s.r.l., creditrice del Ministero della Giustizia, promuoveva un pignoramento presso terzi dei crediti vantati dal Ministero nei confronti di Poste Italiane s.p.a e di Banca d’Italia....
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Esecuzione forzata
di Valentina Scappini, Avvocato
- 14 Dicembre 2021
Cassazione civile, sesta sez., ordinanza del 30 novembre 2021, n. 37581; Pres. Amendola; Rel. Iannello Ai sensi dell’art. 17, primo periodo, cod. proc. civ., «il valore delle cause di opposizione all’esecuzione forzata si determina dal credito per cui si procede»: pertanto, il valore della causa di opposizione all’esecuzione iniziata ex art. 615, comma secondo, cod. proc. civ. si determina in base alla somma per la quale si è proceduto ad esecuzione (conf. Cass. 23/08/2013, n. 19488; 27/06/2018, n. 16920). CASO Il Tribunale di Fermo, con sentenza n. 86/2021 del 19 febbraio 2021, si è dichiarato incompetente per valore, in favore del Giudice di Pace di Fermo, con riguardo all’opposizione proposta da un soggetto avverso l’esecuzione presso terzi promossa da un...
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Esecuzione forzata
di Valentina Scappini, Avvocato
- 2 Novembre 2021
Cassazione civile, terza sez., sentenza del 6 ottobre 2021, n. 27154; Pres. Frasca; Rel. Tatangelo. “Ai sensi dell’art. 643 c.p.c., anche se la notificazione avvenga a mezzo P.E.C., ai sensi della l. 21 gennaio 1994 n. 53, da parte del difensore costituito nel procedimento monitorio; la eventuale insussistenza, agli atti del procedimento monitorio, di detta procura, così come l’eventuale vizio della stessa, vanno eventualmente fatti valere dall’ingiunto come motivo di opposizione al decreto ingiuntivo, da proporsi comunque nel termine di legge decorrente dalla notificazione di esso, notificazione che può sempre essere effettuata, secondo tutte le modalità previste dall’ordinamento, dal difensore costituito nel procedimento monitorio, atteso che la pronuncia del decreto da parte del giudice del monitorio implicitamente esclude il vizio...
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Esecuzione forzata
di Valentina Scappini, Avvocato
- 29 Giugno 2021
Cassazione civile, terza sez., sentenza, 9 luglio 2020, n. 14601, Pres. De Stefano; Rel. D’Arrigo. Nel caso di azione esecutiva intrapresa in forza di un titolo giudiziale provvisoriamente esecutivo, la caducazione dello stesso in epoca successiva alla fruttuosa conclusione dell’esecuzione forzata legittima il debitore che l’abbia subita a promuovere nei confronti del creditore procedente un autonomo giudizio per la ripetizione dell’indebito che, avendo ad oggetto un credito fondato su prova scritta, può assumere le forme del procedimento d’ingiunzione. CASO Il Tribunale di Rieti concedeva un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo del valore di lire 142.188.305,00 (oggi € 73.434,13) a favore di P.G. e nei confronti di un condominio, che proponeva opposizione. Nel frattempo, P.G. procedeva ad eseguire detto decreto instaurando due...
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