Impugnazioni
di Valentina Baroncini, Avvocato e Ricercatore di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 14 Maggio 2024
Cass., sez. III, 13 marzo 2024, n. 6645, Pres. Scarano, Est. Pellecchia [1] Appello – Fascicoli di parte e d’ufficio - Mancato rinvenimento di documenti ritenuti decisivi dalle parti già prodotti in primo grado - Dovere del giudice di appello di decidere sul merito - Sussistenza - Condizioni - Onere della parte di assicurarne la disponibilità - Sussistenza. Qualora, al momento della decisione della causa in secondo grado, non si rinvengano nel fascicolo di parte i documenti già prodotti in primo grado e su cui la parte assume di aver basato la propria pretesa in giudizio, il giudice d’appello può decidere il gravame nel merito se non ne è stato allegato lo smarrimento, essendo onere della parte assicurarne al giudice...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Valentina Baroncini, Avvocato e Ricercatore di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 14 Maggio 2024
Cass., sez. I, 27 marzo 2024, n. 8289, Pres. Ferro, Est. Amatore [1] Ricorso per cassazione - Violazione dell’art. 115 c.p.c. - Decisione sulla base di prove non introdotte dalle parti. In tema di ricorso per cassazione, per dedurre la violazione dell’art. 115 c.p.c., occorre denunciare che il giudice, in contraddizione espressa o implicita con la prescrizione della norma, abbia posto a fondamento della decisione prove non introdotte dalle parti, ma disposte di sua iniziativa fuori dei poteri officiosi riconosciutigli (salvo il dovere di considerare i fatti non contestati e la possibilità di ricorrere al notorio), mentre è inammissibile la diversa doglianza che egli, nel valutare le prove proposte dalle parti, abbia attribuito maggior forza di convincimento ad alcune piuttosto...
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Impugnazioni
di Valentina Baroncini, Avvocato e Ricercatore di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 30 Aprile 2024
Cass., sez. I, 27 marzo 2024, n. 8289, Pres. Ferro, Est. Amatore [1] Ricorso per cassazione - Violazione dell’art. 115 c.p.c. - Decisione sulla base di prove non introdotte dalle parti. In tema di ricorso per cassazione, per dedurre la violazione dell’art. 115 c.p.c., occorre denunciare che il giudice, in contraddizione espressa o implicita con la prescrizione della norma, abbia posto a fondamento della decisione prove non introdotte dalle parti, ma disposte di sua iniziativa fuori dei poteri officiosi riconosciutigli (salvo il dovere di considerare i fatti non contestati e la possibilità di ricorrere al notorio), mentre è inammissibile la diversa doglianza che egli, nel valutare le prove proposte dalle parti, abbia attribuito maggior forza di convincimento ad alcune piuttosto...
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Impugnazioni
di Valentina Baroncini, Avvocato e Ricercatore di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 16 Aprile 2024
Cass., sez. I, 8 aprile 2024, n. 9211, Pres. Acierno, Est. Reggiani [1] Cassazione civile – Ricorso – Prova in genere in materia civile – Valutazione delle prove In tema di ricorso per cassazione, il mancato esame di un documento può essere denunciato ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., quando il documento non esaminato offra la prova di fatti, primari o secondari, che siano stati oggetto della controversia come decisa dal giudice e che si rivelino decisivi, essendo il loro esame in grado di determinare un diverso esito della vertenza. CASO [1] La pronuncia della Cassazione oggetto del presente commento è stata resa all’esito di un giudizio instaurato per ottenere la regolamentazione dell’esercizio della responsabilità genitoriale. All’esito...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valentina Baroncini, Avvocato e Ricercatore di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 26 Marzo 2024
Cass., sez. II, 29 febbraio 2024, n. 5402, Pres. Orilia, Est. Giannaccari [1] Processo civile - Compensazione delle spese di lite - “Per giusti motivi” La motivazione della compensazione “per giusti motivi”, senza alcun riferimento concreto alla fattispecie ed alle ragioni per cui le questioni fossero particolari e controvertibili, è solo apparente: essa infatti reca argomentazioni obbiettivamente inidonee a far conoscere il ragionamento seguito dal giudice per la formazione del proprio convincimento e quindi non rende percepibile il fondamento della decisione, lasciando all'interprete il compito di integrarla con le più varie, ipotetiche congetture. CASO [1] Il provvedimento in epigrafe è stato reso all’esito di un giudizio instaurato per accertare la legittimità del recesso effettuato nei confronti di un contratto di...
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