FAMIGLIA E SUCCESSIONE
di Sergio Pellegrino
- 17 Luglio 2018
La sentenza n. 15469/2018, emanata dallo stesso collegio giudicante di quella esaminata nel contributo di ieri, si differenzia per avere ad oggetto atti dispositivi realizzati prima della reintroduzione dell’imposta di successione e donazione, quando l’amministrazione finanziaria tassava i trasferimenti di patrimoni in trust attraverso l’applicazione dell’imposta di registro. Nel caso analizzato dai giudici, un soggetto aveva istituito tre trusts, trasferendo il patrimonio ad una trustee, e l’Agenzia delle Entrate di Frosinone aveva emanato un avviso di liquidazione dell’imposta di registro in misura proporzionale. La CTR del Lazio aveva accolto le doglianze dei ricorrenti, ritenendo applicabile l’imposta di registro in misura fissa, sulla base della categoria residuale disciplinata dall’articolo 11 della tariffa allegata al D.P.R. 131/1986. I giudici hanno qualificato il...
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FAMIGLIA E SUCCESSIONE
di Sergio Pellegrino
- 5 Giugno 2018
Quando il tema è quello della tassazione indiretta dei trust, non si fa a tempo a “parlar male” di una sentenza (si veda il mio contributo del 24 maggio scorso “Tassazione del trust: errare è umano, perseverare è diabolico”) che ne arriva un’altra a prendersi la scena. In questo caso, però, il peso della pronuncia è decisamente diverso, essendo la sentenza 13626/18, depositata in cancelleria il 30 maggio, emanata dalla Sezione Tributaria della Corte di Cassazione. I giudici della Suprema Corte hanno esaminato il caso di una società per azioni che nel 2009 aveva istituito untrust di garanzia, disponendo in trust alcune sue quote di partecipazione in società a responsabilità limitata, affidando al trustee il compito di alienarle e provvedere proporzionalmente al pagamento della propria esposizione debitoria. Il notaio rogante aveva applicato all’atto dispositivo l’imposta di registro in misura fissa, ma l’ufficio gli aveva...
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FAMIGLIA E SUCCESSIONE
di Sergio Pellegrino
- 6 Marzo 2018
Nei contributi pubblicati la scorsa settimana, abbiamo visto come la legge sul dopo di noi attribuisca al trust,strutturato nell’interesse esclusivo del soggetto affetto da gravi disabilità, significative esenzioni e agevolazioni fiscali. Il comma 3 dell’articolo 1, che individua le finalità del provvedimento, e lo stesso articolo 6 del disegno di legge, così come approvato a febbraio dalla Camera dei Deputati, affermavano in modo chiaro l’“esclusività” del riconoscimento dei vantaggi fiscali al solo istituto del trust, evidentemente ritenuto quello maggiormente idoneo per soddisfare le esigenze di tutela dei disabili gravi. Nel corso delle audizioni al Senato, dalle categorie professionali è però arrivata la richiesta di estendere le agevolazioni anche ad altri strumenti giuridici. Si è mosso in questa direzione il Consiglio Nazionale del Notariato, sostenendo “l’opportunità che detta disciplina di favore possa trovare applicazione non solo al trust, ma anche ad...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Sergio Pellegrino
- 10 Gennaio 2017
Con la risoluzione n. 82/E, l’Agenzia delle Entrate si è occupata della vexata quaestio delle condizioni che determinano la sussistenza dell’autonoma organizzazione per i professionisti e conseguentemente il loro assoggettamento all’Irap. L’interpello che ha innescato il documento di prassi è stato presentato da un medico che opera in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, senza personale e con beni strumentali di modesta entità (fattispecie comprovata dalle risultanze del registro cespiti allegate all’interpello). L’Agenzia ha ritenuto di non poter dare alcuna risposta al contribuente, non potendo entrare nel merito della questione, ma ha colto l’opportunità per ricordare a tutti (e da qui la scelta di “formalizzare” in una risoluzione erga omnes una non-risposta) di come sia cambiata la disciplina dell’interpello a seguito delle modifiche apportate dal D.Lgs. 156/2015. Sulla base di quanto previsto dalla lettera a) del primo comma dell’articolo 11 dello...
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