Procedimenti di cognizione e ADR
di Rita Lombardi
- 27 Giugno 2016
Trib. Milano (ord.) 26 febbraio 2016 Est. Buffon Scarica l'ordinanza Separazione personale dei coniugi - Sentenza non definitiva di separazione - Prosieguo della trattazione per domande accessorie - Divorzio - Instaurazione - Assegnazione al giudice della separazione - Riunione (C.p.c. artt. 706, 709 bis; l. n. 898/1970 artt. 3,4).
[1] Con il deposito del ricorso divorzile (o, comunque, quanto meno dall’adozione dei provvedimenti provvisori ex art. 4 l. div.), il giudice della separazione non può più pronunciarsi sulle questioni genitoriali (cd. provvedimenti de futuro) e sulle questioni economiche (se non con riguardo al periodo compreso tra la data di deposito del ricorso per separazione e la data di deposito del ricorso divorzile), avendo esclusiva potestas decidendi (sopravvenuta) il solo giudice del...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Rita Lombardi
- 18 Aprile 2016
Cass. civ., sez. un., 16 febbraio 2016, n. 2951 - Pres. Rovelli - Est. Curzio Scarica la sentenza Processo civile - Titolarità del diritto - Elemento costitutivo della domanda - Onere della prova (C.c. art. 2697; C.p.c. artt. 89, 112). Processo civile - Contestazione della titolarità - Mera difesa - Contumacia- Rilevabilità d’ufficio in ogni stato e grado (C.p.c. artt. 115) Processo civile - Risarcimento del danno causato ad immobile – Diritto del proprietario del bene all’epoca dell’evento dannoso (C.c. artt. 2043, 832) [1] La titolarità della posizione soggettiva vantata in giudizio è un elemento costitutivo della domanda ed attiene al merito della decisione, sicché spetta all’attore allegarla e provarla, salvo il riconoscimento, o lo svolgimento di difese incompatibili con...
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FAMIGLIA E SUCCESSIONE
di Rita Lombardi
- 18 Aprile 2016
Il d.l. 12 settembre 2014, n. 132, convertito, con modificazioni, dalla l. 10 novembre 2014, n. 162 - la riforma sulla degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato - consente alle coppie in crisi di conseguire la separazione, il divorzio o la modificazione delle relative condizioni attraverso due nuove procedure, una dinanzi agli avvocati l'altra innanzi all'ufficiale dello stato civile. La fruibilità di quest'ultima, assai limitata all'atto della sua introduzione, è stata successivamente estesa. Una recentissima interpretazione giurisprudenziale, consentendo ai coniugi di non comparire personalmente innanzi all'ufficiale di stato civile, sollecita ulteriormente il suo utilizzo, il che potrebbe ripercuotersi sulla introducenda disciplina delle unioni civili. Il d.l. n.132 del 2014, recante “misure urgenti di degiurisdizionalizzazione ed interventi per la...
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Diritto e procedimento di famiglia
di Rita Lombardi
- 19 Gennaio 2016
Cass. Sez. I., 29 settembre 2015 n. 19327
Scarica la sentenza Famiglia - Procedimento di separazione giudiziale - Ascolto del minore - Necessità.
(C.c. artt. 315 bis, 336 bis, 337 bis c.c; disp. att. c.c. art. 38 bis) [1] In virtù degli artt. 315 bis, 336 bis, 337 bis c.c. e 38 bis disp. att. c.c. - espressione delle convenzioni di New York del 1989 e di Strasburgo del 2003 - è obbligatorio l’ascolto del minore in tutti i procedimenti in cui si assumono provvedimenti che lo riguardano, salvo che l’audizione sia manifestamente superflua o si ponga in contrasto con il suo interesse, nel qual caso il giudice deve darne atto con provvedimento motivato. CASO[1] In un procedimento di separazione...
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Procedimenti cautelari e monitori
di Rita Lombardi
- 9 Novembre 2015
Cass., sez. II, 19 maggio 2015, n. 10216 Scarica la sentenza Giudizio di divisione – Immobile non comodamente divisibile – Condividenti con quote uguali - Assegnazione al migliore offerente - Inammissibilità(Cod. civ., art. 720) [1] Quando nella comunione ereditaria sia compreso un immobile non comodamente divisibile e i coeredi siano titolari di quote uguali, la scelta tra coloro che ne richiedano l’attribuzione è rimessa, ai sensi dell’art. 720 c.c., al giudice sulla base di ragioni di opportunità e convenienza, soccorrendo in mancanza di una ragione di preferenza il rimedio residuale della vendita all’incanto. Non assume rilievo, invece, il criterio della maggiore offerta rispetto al prezzo di stima, che fa venir meno la parità di condizione tra gli aspiranti assegnatari. CASO[1] Il tribunale,...
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