Esecuzione forzata
di Rita Lombardi
- 26 Giugno 2018
Lo scorso aprile la terza sezione civile della Corte di cassazione ha dato avvio al "progetto esecuzioni". Si tratta di un "progetto" che ambisce ad esaltare la funzione nomofilattica della Suprema Corte (art. 65 ord. giud.): siccome spiega la relativa comunicazione "è precipuo compito della Corte di cassazione fornire un’interpretazione che, oltre a essere nomofilattica, consenta immediatamente ai giudici di merito di orientare le prassi e le proprie decisioni, evitando che il giudice di legittimità sia chiamato a esprimersi sulle questioni a distanza di anni e, cioè, con un intervento non più rispondente ad esigenze attuali". All'uopo il "gruppo di lavoro" ad esso deputato - esplicita altresì l'indicata comunicazione - dovrà procedere all’individuazione "delle controversie che presentano particolare rilevanza nomofilattica"...
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Esecuzione forzata
di Rita Lombardi
- 9 Gennaio 2018
L'11 ottobre 2017 la settima commissione del CSM ha approvato le linee guida funzionali alla diffusione di buone prassi giudiziarie nel settore delle esecuzioni immobiliari e istituito un osservatorio permanente "per l’efficienza delle procedure esecutive e l’attuazione delle buone prassi” reputando che, nell'interesse comune del creditore e del debitore, l'espropriazione debba svolgersi nell'osservanza di criteri di efficienza, efficacia e rapidità, sì da consentire la liquidazione dei beni del debitore in modo celere ma conseguendo il miglior risultato. In tale prospettiva si è volto lo sguardo anche all'espropriazione della quota. L'11 ottobre 2017 la settima commissione del Consiglio Superiore della Magistratura, con l’obiettivo di migliorare "la quantità e qualità" della risposta di giustizia e segnatamente di rendere "più efficiente e efficace"...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Rita Lombardi
- 29 Agosto 2017
Cass., sez. II, 30 maggio 2017, n. 13621- Pres. Mazzacane - Rel. D'Ascola Giudizio di divisione - Operazioni di divisione - Consulenza tecnica - Modifiche delle richieste - Ammissibilità (Cod. proc. civ., art. 789; cod. civ. art. 720). [1] In sede di operazioni divisionali risponde alle esigenze cui il giudizio divisorio è indirizzato consentire il dispiegamento di modifiche delle domande in relazione all'emergere e alla formalizzazione, officiosa o di parte, di novità che giustificano un nuovo assetto di interessi e poiché la consulenza a fini divisionali assume di regola rilievo decisivo nell'orientare le volontà dei condividenti, essi legittimamente possono formulare richieste diverse da quelle iniziali e tra loro diversificate. CASO [1] Nell'ambito di un giudizio di divisione di un compendio immobiliare dieci...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Rita Lombardi
- 14 Marzo 2017
Trib. Sulmona 11 gennaio 2017 - Est. Di Benedetto Divisione ereditaria - Immobile non comodamente divisibile - Attribuzione in natura - Potere del giudice - Attribuzione d'ufficio - Ammissibilità (C.c. art. 720; C.p.c. art. 784 ss.). [1] A seguito dell'introduzione del principio della ragionevole durata del processo espresso dall'art. 111 co. 2 Cost., la previsione di cui all’art. 720 c.c., allorché riconduce alla volontà delle parti l'attribuzione del bene non comodamente divisibile per l'intero nella porzione di uno dei condividenti, non va intensa come principio inderogabile ed assoluto ma quale criterio tendenziale, onde il giudice può procedere all'attribuzione d'ufficio ove si presenti concretamente e ragionevolmente praticabile. CASO [1] Richiesto lo scioglimento della comunione ereditaria dal coniuge del de cuius, il...
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Diritto e procedimento di famiglia
di Rita Lombardi
- 24 Gennaio 2017
Con l'art. 12 del d.l. n.132 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla l. 10 novembre 2014, n. 162, il legislatore ha introdotto il procedimento su accordo delle parti dinanzi all'ufficiale dello stato civile per la separazione, il divorzio e le modificazioni delle relative condizioni. Il 3° comma di tale norma vieta l'inserimento nell'accordo di "patti di trasferimento patrimoniale". L'espressione ha dato luogo a due diverse interpretazioni, l'una comprendendo nel divieto anche l'assegno periodico di mantenimento o divorzile, l'altra escludendolo. Un recentissimo intervento del Consiglio di Stato, nell'ottica di favorire l'utilizzo del modulo stragiudiziale, ha avallato la seconda interpretazione. Il d.l. n. 132 del 2 settembre 2014, recante «Misure urgenti di degiurisdzionalizzazione ed interventi per la definizione dell'arretrato in materia di...
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