Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 26 Giugno 2018
A norma del novellato articolo 66, comma 1, Tuir, in vigore dal periodo d’imposta 2017, il reddito delle imprese in contabilità semplificata “è costituito dalla differenza tra l’ammontare dei ricavi di cui all’articolo 85 e degli altri proventi di cui all’articolo 89 percepiti nel periodo d’imposta e quello delle spese sostenute nel periodo stesso nell’esercizio dell’attività d’impresa”. Conseguentemente, concorrono alla formazione del reddito d’impresa, secondo il criterio di cassa, ovvero all’atto dell’effettiva percezione: i ricavi indicati all’articolo 85 Tuir; gli altri proventi indicati nell’articolo 89 Tuir. Il summenzionato criterio di cassa è altrettanto applicabile alle “spese sostenute” nell’esercizio d’impresa quali, ad esempio: le spese per gli acquisti di merci destinate alla rivendita, di beni impiegati nel processo produttivo oppure incorporati...
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Diritto e reati societari
di Redazione
- 26 Giugno 2018
Una questione, sovente al centro del dibattito, attiene all’operatività della presunzione di distribuzione ai soci del maggior reddito definitivamente accertato in capo alla srl a ristretta compagine sociale. In virtù di tale presunzione l’Amministrazione finanziaria, in parallelo all’ emissione dell’atto di rettifica dell’imponibile nei confronti della srl, avvia un accertamento complementare nei confronti dei rispettivi soci, imputando a questi l’utile extrabilancio non dichiarato dalla società. Tale ricostruzione presuntiva, del quale l’accertamento sulla società costituisce antecedente logico, trae spunto dal vincolo di solidarietà e reciproco controllo che lega i soci delle piccole srl partecipate da un numero limitato di soggetti. Il ragionamento induttivo si fonda su una regola empirica secondo la quale, in predette realtà aziendali, si può verosimilmente ritenere che i maggior utili non dichiarati vengano distribuiti a...
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Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 19 Giugno 2018
Come noto il nostro ordinamento giuridico consente di ricostruire, sulla base di precisi elementi di capacità contributiva, il reddito conseguito dal soggetto passivo d’imposta. Anzitutto ai sensi dell’articolo 38 D.P.R. 600/1973 è possibile rettificare, sulla base di presunzioni semplici, purché connotate dai requisiti di gravità precisione e concordanza, le dichiarazioni presentate dalle persone fisiche qualora il reddito complessivo ivi dichiarato risulti inferiore a quello effettivo ossia non sussistono o non spettano, in tutto o in parte, le deduzioni dal reddito o le detrazioni d’imposta indicate nella medesima dichiarazione. In siffatta ipotesi l’Amministrazione finanziaria può determinare sinteticamente il reddito complessivo del contribuente, anche sulla base delle spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d’imposta (c.d. spesometro), con possibilità di dimostrare che il relativo finanziamento è avvenuto con redditi diversida quelli posseduti nello stesso periodo d’imposta, o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o, comunque, legalmente esclusi dalla...
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Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 12 Giugno 2018
La Legge di Bilancio 2018 (articolo 1, commi da 910 a 914, L. 205/2017) ha previsto, a tutela dei lavoratori, che a decorrere dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti non possono più corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato. In particolare i rapporti di lavoro coinvolti sono i seguenti: rapporti di lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 cod. civ., indipendentemente dalle modalità di svolgimento della prestazione e dalla durata del rapporto: apprendistato, lavoro a chiamata, a tempo determinato, full time, part time, ecc., sono tutti ricompresi nel divieto; rapporti di lavoro originati da contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Nell’ambito del divieto vanno...
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Diritto e reati societari
di Redazione
- 12 Giugno 2018
La riduzione del capitale sociale per perdite al di sotto di 10.000 euro non determina lo scioglimento della Srl allorquando i soci deliberino di continuare l’attività “con capitale minimo”. È quanto si evince da un decreto del Tribunale di Udine depositato in cancelleria il 26 settembre 2017. È noto che la riduzione del capitale può essere facoltativa od obbligatoria; nelle Srl diventa un dovere quando: essendo trascorso un intero esercizio dalla rilevazione delle perdite, queste non si sono ridotte ad una misura inferiore al terzo del capitale sociale (articolo 2482-bis civ.); le perdite, sempre superiori ad un terzo del capitale, lo hanno ridotto al di sotto del minimo legale (articolo 2482-ter civ.). In tale ultimo caso, la società deve ridurre...
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