Diritto e reati societari
di Redazione
- 19 Settembre 2017
La società può opporre l’eccezione di inadempimento agli amministratori, e, di conseguenza, non pagare il compenso stabilito: è questo quanto chiarito dalla Corte d’Appello di Milano, con la sentenza n. 3375 del 18.07.2017. Due amministratori di una S.p.a. agivano in giudizio per la riscossione dei loro compensi, ma la società contestava la debenza degli importi, sollevando eccezione di inadempimento, avendo gli amministratori tardivamente predisposto il bilancio di programma e tardivamente convocato l’assemblea dei soci per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione. Soccombenti in primo grado, gli amministratori promuovevano quindi appello, rilevando l’inapplicabilitàdell’articolo 1460 cod. civ., disciplinante, appunto, l’eccezione d’inadempimento, ai rapporti tra amministratori e società. D’altra parte, con la sentenza n. 1545/2017, la Corte di Cassazione aveva avuto modo di precisare che “l’amministratore unico o il consigliere d’amministrazione di una società per azioni sono legati da un rapporto...
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Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 12 Settembre 2017
Qualora l’esercizio si chiuda con la produzione di una perdita, l’assemblea dei soci può scegliere alternativamente il riporto a nuovo o la copertura della stessa. Nel primo caso, riporto a nuovo, la scrittura contabile da eseguire sarà la seguente: Perdite d’esercizi precedenti a Perdita d’esercizio La voce “Perdita d’esercizi precedenti” andrà rilevata in A.VIII del passivo di Stato Patrimoniale, mentre la voce “Perdita d’esercizio” andrà rilevata sempre nel passivo di Stato Patrimoniale ma in A.IX. Diversamente, in caso di copertura della perdita, questa potrà avvenire in svariati modi, ossia attraverso l’utilizzo di riserve o anche con copertura dei soci: Diversi a Perdita d’esercizio Riserva straordinaria Versamento in c/capitale La voce “Versamenti soci in c/capitale” andrà iscritta nel passivo di Stato...
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Diritto e reati societari
di Redazione
- 12 Settembre 2017
Il nuovo documento “Principi di redazione dei Modelli di organizzazione, gestione e controllo ex D.lgs. 231/2001” elaborato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC), in collaborazione con la Fondazione Nazionale dei Commercialisti e reso noto lo scorso 7 luglio, nasce dall’esigenza di offrire una risposta a coloro che sono impegnati in questa materia quali consulenti esterni incaricati di redigere il Modello organizzativo oppure chiamati in sede giudiziaria a valutarne l’idoneità e la concreta attuazione. Sebbene, infatti siano già trascorsi ben quindici anni dall’entrata in vigore del D.Lgs. 231/2001 sulla Responsabilità amministrativa degli enti, il medesimo ancora oggi “continua a rappresentare un tema di estrema attualità, attese le numerose modifiche eseguite dal catalogo degli illeciti che ne determinano l’insorgere” nonché il...
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Diritto e reati societari
di Redazione
- 12 Settembre 2017
A seguito della riforma del diritto societario del 2004, sono legittime nell’ambito delle S.r.l. le clausole che sanciscono in maniera tassativa il divieto assoluto di circolazione della partecipazione del socio. Tale possibilità deve essere tuttavia valutata attentamente soprattutto per le conseguenze che possono crearsi in capo alla società. Infatti, l’articolo 2469, comma 2, dopo aver sancito la passibilità di introdurre nello statuto tali clausole, dispone che in tal caso “il socio o i suoi eredi possono esercitare il diritto di recesso ai sensi dell’articolo 2473”. Si badi bene che tale diritto spetta ad nutum, ossia può essere esercitato in qualsiasi momento e da qualsivoglia socio, non essendo necessaria la presenza di atti o delibere alle quali il socio non abbia aderito. Ciò costituisce indubbiamente un forte deterrente all’introduzione di clausole...
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Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 29 Agosto 2017
A seguito delle novità introdotte con il D.L. 50/2017, convertito, con modificazioni, dalla Legge 96/2017, il diritto alla detrazione Iva può essere esercitato, al più tardi, con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto, e le fatture di acquisto devono essere annotate nell’apposito registro anteriormente alla liquidazione periodica nella quale è esercitato il diritto alla detrazione della relativa imposta e, comunque, entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all’anno di ricezione della fattura e con riferimento al medesimo anno. Per effetto delle novelle, inoltre, hanno subito modifiche anche i termini per operare la detrazione in caso di emissione di note di variazione Iva. Anche ricorrendo le fattispecie per le quali l’articolo 26 D.P.R....
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