FAMIGLIA E SUCCESSIONE
di Redazione
- 31 Ottobre 2017
Rispetto alla disciplina ordinaria in tema di cessione di contratti (articoli 1406 e seguenti cod. civ.), quando il trasferimento si perfeziona nell’ambito di un’operazione di cessione d’azienda, scontrandosi con l’esigenza di preservare la continuità dei rapporti negoziali tramite i quali si esplica l’attività di impresa, l’articolo 2558 cod. civ. limita la possibilità del contraente ceduto di opporsi alla cessione. In linea generale, infatti, salvo diversa pattuizione, l’acquirente dell’azienda subentra: nei contratti stipulati per l’esercizio della stessa, dovendo sussistere un nesso specifico tra contratti e azienda, che non abbiano carattere personale, ossia che non siano stipulati con riferimento alla persona fisica titolare dell’azienda, come ad esempio l’associazione in partecipazione, contratto caratterizzato da un rapporto di fiducia personale tra associante ed associato. Se il contratto ha natura personale il...
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Diritto e reati societari
di Redazione
- 31 Ottobre 2017
Con la sentenza n. 24697/2016, la Corte di Cassazione ha affrontato il caso di un infortunio sul lavoro a seguito del quale, il datore di lavoro, il dirigente responsabile e il lavorate dipendente addetto presso l’azienda ove era avvenuto il sinistro sono stati chiamati a rispondere di fronte al Tribunale di Trento del reato di lesioni colpose derivanti, a loro volta, dalla violazione della normativa in materia di prevenzione sugli infortuni sul luogo di lavoro. Dalle suddette contestazioni è derivata l’attribuzione in capo alla società della responsabilità amministrativa exarticolo 25-septies del D.Lgs. 231/2001, ciò in quanto, secondo l’impianto accusatorio, il reato commesso, seppure avente natura colposa, avrebbe comunque generato un vantaggio nei confronti dell’ente. Con specifico riferimento alla posizione della società, i giudici del...
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FAMIGLIA E SUCCESSIONE
di Redazione
- 24 Ottobre 2017
PROGRAMMA I incontro APERTURA DELLA SUCCESSIONE E ACQUISTO DELL’EREDITÀ L’apertura della successione. Vocazione e delazione. I c.d. “chiamati ulteriori” La capacità a succedere. I nascituri L’indegnità a succedere. La riabilitazione dell’indegno Successione a titolo particolare e a titolo universale Le fonti della successione. Successione legittima, testamentaria e necessaria Il divieto dei patti successori Il negozio testamentario. Regole formali e principi sostanziali. Contenuto patrimoniale e non patrimoniale del testamento L’invalidità del testamento e la sua confermabilità. Nullità, annullabilità e “inesistenza” L’impugnazione del testamento olografo Il testamento pubblico e l’incapacità naturale Il testamento come negozio necessariamente revocabile. Revoca (espressa, tacita e legale) e revoca della revoca Accettazione e rinuncia dell’eredità. Acquisto dell’eredità e del legato. I legati ex lege L’eredità giacente L’accettazione...
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Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 17 Ottobre 2017
Il trattamento fiscale relativo alle spese per alberghi e ristoranti coinvolge tanto l’Iva, ai fini della relativa detraibilità, quanto le imposte dirette, ai fini della relativa deducibilità. L’Iva a credito risultante dalle fatture di acquisto legate a prestazioni alberghiere e di somministrazioni di alimenti e bevande è interamente detraibile, sia per il professionista che per l’impresa, secondo le regole dettate dall’articolo 19 D.P.R. 633/1972; a condizione quindi che i costi siano: inerenti allo svolgimento dell’attività; documentati esclusivamente da fattura. La detrazione non è pertanto ammissibile se la spesa è documentata mediante scontrino o ricevuta fiscale: in tal caso, come chiarito dalla circolare 23/E/2010, l’imprenditore e il professionista possono dedurre dal reddito– come elemento aggiuntivo del costo sostenuto per l’acquisto delle prestazioni medesime – l’Iva non detratta, sempreché la stessa presenti la natura di...
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FAMIGLIA E SUCCESSIONE
di Redazione
- 17 Ottobre 2017
Il trasferimento di valori mobiliari per spirito di liberalità realizzato a mezzo banca, attraverso l’esecuzione di un ordine di bancogiro, non rientra tra le donazioni indirette, ma configura una donazione tipica ad esecuzione indiretta, con la conseguenza che per tale operazione è necessaria la stipulazione dell’atto pubblico di donazione tra beneficiante e beneficiario, salvo che ricorra l’ipotesi della donazione di modico valore. È questo il principio sancito dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite con sentenza n. 18725 del 27 luglio 2017. La vicenda trae origine da un trasferimento di strumenti finanziari, di cospicuo valore, depositati su un conto bancario, eseguito a titolo di liberalità in favore di un terzo in virtù di un ordine in tal senso impartito alla banca dal titolare del conto, deceduto pochi giorni dopo l’operazione. Apertasi la successione ab intestatodell’ordinante,...
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