Diritto e reati societari
di Redazione
- 5 Dicembre 2017
Il D.Lgs. 231/2001 ha introdotto nell’ordinamento un nuovo genere di autonoma responsabilità amministrativa che sorge in capo all’ente in caso di commissione, nel suo interesse o vantaggio, di uno dei reati disciplinati agli articoli 24 e ss. sia da parte di soggetti con posizioni apicali, sia da parte di soggetti a questi sottoposti. Che cosa accade, tuttavia, nel caso in cui il presunto autore del delitto presupposto alla responsabilità amministrativa dell’ente sia assolto dall’accusa contestatagli e quali effetti genera la sentenza di proscioglimento in capo alla persona giuridica? A chiarirlo è la sentenza n. 49056 del 25.10.2017 emessa dalla Corte di Cassazione. Con la richiamata decisione, infatti, la Suprema Corte torna ad affrontare il tema della responsabilità “parapenale” delle persone giuridiche, questa volta offrendo interessanti chiarimenti in merito alla...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Redazione
- 28 Novembre 2017
I rapporti tra il professionista e il proprio cliente sono disciplinati da specifiche disposizioni contenute nel codice civile. In tale ambito, le prestazioni di servizio svolte dal consulente fiscale e legale riguardano lo svolgimento di una serie di attività quali, a titolo esemplificativo, la tenuta e la conservazione della contabilità, il versamento delle imposte, la predisposizione del bilancio d’esercizio e dei relativi allegati, il rilascio di pareri e studi di fattibilità. La normativa sostanziale di riferimento prevede che, nell’ambito dei rapporti di consulenza, l’oggetto dell’obbligazione di mezzi è una prestazione conforme al criterio della diligenza sancito dall’articolo 1176 codice civile, a prescindere dal raggiungimento di un determinato risultato. Quindi, il professionista deve adempiere la propria obbligazione semplicemente utilizzando la diligenza del buon padre di famiglia ispirandosi, nello svolgimento della propria attività, ai migliori standard etici e professionali. Di contro nelle obbligazioni di risultato, disciplinate dall’articolo 1218 del codice civile, il...
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FAMIGLIA E SUCCESSIONE
di Redazione
- 28 Novembre 2017
Il contribuente che, per effetto della successione, diviene pieno proprietario di tre immobili, in precedenza posseduti in comproprietà con il coniuge defunto, può fruire delle agevolazioni “prima casa” previste dall’articolo 69 della L. 342/2000 – con applicazione in misura fissa delle imposte ipotecaria e catastale – in relazione all’acquisto delle quote di uno dei tre immobili. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 126/E di ieri. Nel caso oggetto del documento di prassi, il soggetto istante, la signora XXX, residente in YYY, era l’unicaerede testamentaria del defunto marito, con il quale possedeva in comproprietà tre immobili abitativi siti in YYY. Per effetto della successione, le quote degli immobili appartenenti al coniuge defunto si sono trasferite alla signora. Quest’ultima, attraverso la presentazione dell’interpello, desiderava conoscere se era possibile – non avendone mai beneficiato – fruire delle agevolazioni “prima casa”,...
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Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 21 Novembre 2017
Tra le principali novità contenute nel D.L. 50/2017 in materia di locazioni brevi vi sono gli adempimenti a carico degli intermediari i quali, ai sensi dei commi da 4 a 5-ter dell’articolo 4, in relazione ai contratti di locazione breve stipulati a partire dal 1° giugno 2017 devono: comunicare i dati ad essi relativi e conservare gli elementi posti a base delle informazioni comunicate, se intervengono nella stipula degli stessi; operare una ritenuta nella misura del 21% e conservare i dati dei pagamenti o dei corrispettivi, se incassano o intervengono nel pagamento del canone di locazione o dei corrispettivi lordi. Destinatari degli obblighi introdotti dalla norma sono: coloro che esercitano la professione di mediatore disciplinata dalla Legge 39/1989, soggetta a segnalazione certificata di inizio di attività da presentare alla C.I.A.A.; in generale tutti i soggetti attraverso i quali vengono stipulati contratti di locazione breve come, ad esempio,...
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Diritto e reati societari
di Redazione
- 21 Novembre 2017
Omologato un piano del consumatore che prevede la revoca della cessione del quinto dello stipendio. È questo l’importante principio stabilito da un decreto del Tribunale di Siracusa del 17 giugno 2016 (Est. Perna), che si è favorevolmente pronunciato a beneficio di un debitore che per sanare la propria posizione ha previsto, tra le altre, la revoca della cessione del quinto dello stipendio al fine di ripartire tra i diversi creditori le somme disponibili. Il caso affrontato riguarda un dipendente pubblico che si è trovato in una situazione di sovraindebitamento (oltre 100 mila euro di debiti) senza averne colpe. Sul punto, il Tribunale – riprendendo quanto asseverato dal professionista nominato con funzioni di organismo di composizione della crisi – ha sottolineato la sussistenza del requisito della meritevolezza previsto dalla legge, evidenziando come emergesse in modo evidente che i finanziamenti sono...
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