Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 4 Aprile 2018
I rimborsi delle spese di trasferta – vitto e alloggio – relative all’esecuzione dell’incarico del professionistavanno trattati, sotto il profilo fiscale e contributivo, in modo diverso a seconda che si tratti: di spese sostenute dal professionista oppure di spese sostenute direttamente dal cliente (cd. spese prepagate). Queste fattispecie non devono essere confuse con l’ipotesi delle spese che si considerano sostenute dal professionista in nome e per conto del cliente. Spese di trasferta sostenute dal professionista Le spese di vitto e alloggio sostenute dal professionista per lo svolgimento della propria prestazione professionale: se riaddebitate analiticamente al cliente, sono, per il professionista stesso, integramente imponibili, concorrendo alla formazione del compenso, e integralmente deducibili. Ciò a seguito delle modifiche recate dalla 81/2017 all’articolo 54, comma 5, Tuir in vigore già dal 2017; se riaddebitate forfettariamente al cliente, sono, per il professionista stesso, integramente imponibili, concorrendo...
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Diritto e reati societari
di Redazione
- 4 Aprile 2018
Le partecipazioni in società a responsabilità limitata sono molto diffuse nella realtà economica del Paese, sia per quanto riguarda società di stampo “familiare”, sia per quanto riguarda società con una base partecipativa più ampia. La gestione di tali partecipazioni, anche in relazione al loro trasferimento, costituisce senza dubbio un tema alquanto interessante ed intriso di aspetti che devono essere tenuti in debita considerazione. Innanzitutto, è bene evidenziare che mentre nelle società per azioni il capitale sociale è diviso secondo il numero delle azioni emesse, e quindi in base ad un criterio “oggettivo”, nelle società a responsabilità limitata il capitale sociale è rappresentato dalle quote, le quali sono divise tra i soci in base ad un criterio “soggettivo”. Al socio titolare di una quota di partecipazione spettano...
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Comunione – Condominio - Locazione
di Redazione
- 4 Aprile 2018
La Cassazione continua nel solco della interpretazione restrittiva riguardante l’applicazione della finzione di non edificabilità delle aree: il beneficio deve infatti essere concesso solo al contribuente che risulta effettivamente coltivatore del fondo, escludendo ogni interpretazione estensiva. Nella recente ordinanza 3531 del 14 febbraio 2018, si esclude l’agevolazione per i terreni posseduti dall’agricoltore in pensione che riveste il ruolo di collaboratore dell’attività del figlio. La finzione di non edificabilità Nella definizione di area fabbricabile contenuta nell’articolo 2, lettera b), D.Lgs. 504/1992, era previsto che “Sono considerati, tuttavia, non fabbricabili i terreni posseduti e condotti dai soggetti indicati nel comma 1 dell’articolo 9, sui quali persiste l’utilizzazione agro-silvo-pastorale mediante l’esercizio di attività dirette alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, alla funghicoltura ed...
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Agevolazioni fiscali
di Redazione
- 27 Marzo 2018
Ai sensi dell’articolo 10, comma 1, n. 18), del D.P.R. 633/1972, sono esenti da IVA le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione rese alla persona nell’esercizio delle professioni e arti sanitarie soggette a vigilanza, ai sensi dell’articolo 99 del R.D. n. 1265/1934, ovvero individuate con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro delle Finanze. Il D.M. 17 maggio 2002 ha individuato tra le prestazioni di diagnosi cura e riabilitazione esenti, oltre quelle rese nell’esercizio delle professioni sanitarie indicate all’articolo 99 del R.D. n. 1265/1934, quelle rese da biologi, psicologi, odontoiatri e da operatori abilitati all’esercizio delle professioni elencate nel D.M. 29 marzo 2001 che eseguono una prestazione sanitaria prevista dai decreti ministeriali di individuazione dei rispettivi...
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Diritto e reati societari
di Redazione
- 27 Marzo 2018
Come noto, il D.Lgs. 231/2001 prevede una specifica responsabilità amministrativa a carico delle società, enti o associazioni anche prive di personalità giuridica qualora vengano commessi, nell’interesse o a vantaggio della persona giuridica, particolari reati espressamente previsti dalla legge (c.d. reati presupposto). Quindi in presenza dei presupposti applicativi previsti dalla norma, il giudice penale potrà applicare specifiche sanzioni pecuniarie, patrimoniali e interdittive che colpiscono il patrimonio aziendale e, conseguentemente, gli interessi economici dei soci. In merito si ricorda che, per espressa disposizione normativa, le sanzioni previste per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato sono: la sanzione pecuniaria; le sanzioni interdittive; la confisca; la pubblicazione della sentenza. Inoltre, ulteriori sanzioni applicabili possono riguardare: la sospensione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o la revoca...
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