Esecuzione forzata
di Pasqualina Farina
- 29 Maggio 2018
Una volta riscontrato il regolare e tempestivo versamento del saldo ed escluse eventuali ipotesi di sospensione della vendita per ingiustizia del prezzo, il giudice è tenuto a trasferire l’immobile all’aggiudicatario, libero da vincoli pregiudizievoli, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 586 c.p.c. Tuttavia diverse sono le eccezioni, normativamente previste alla cd. efficacia purgativa della vendita forzata, che limitano la cancellazione dei vincoli. Il carattere derivativo del trasferimento e la continuità delle trascrizioni. Se da una prospettiva meramente processuale il decreto di trasferimento rappresenta il momento conclusivo della fase di liquidazione, volta a convertire in denaro l’immobile espropriato, da un punto di vista sostanziale tale provvedimento consente di attribuire all’aggiudicatario lo stesso diritto di cui è titolare il debitore, ex art....
Continua a leggere...
Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Pasqualina Farina
- 15 Maggio 2018
Trib. Busto Arsizio, (decreto), 4 aprile 2018 – Pres. C. Leotta – Est. S. Passafiume Proposta di concordato – mancata approvazione - modifica della precedente proposta – inammissibilità – revoca dell’ammissione alla procedura (L. fall., artt. 161, comma 2 e 3; 162, comma 2; 172, comma 2, 1; 177; 179). [1] La modifica della precedente proposta di concordato è tardiva se formulata dopo il decorso del termine di cui all’art. 172, comma 2, e, pertanto, in caso di non approvazione della prima proposta per mancato raggiungimento delle maggioranze, il tribunale dispone la revoca dell’ammissione del debitore alla procedura. CASO [1] Non essendo stata approvata la proposta di concordato per il mancato raggiungimento delle maggioranze di cui all’ art. 177 l....
Continua a leggere...
Esecuzione forzata
di Pasqualina Farina
- 27 Febbraio 2018
Trib. Velletri, ord. 16 novembre 2017– rel. F. Aratari Proposta di liquidazione – Sussistenza di beni commerciabili – Attuazione delle vendite ad opera del liquidatore – Necessità del decreto di trasferimento – Esclusione - Mancato versamento somme per accertamento conformità – Rigetto dell’istanza (L. n. 3 del 2012, art. 14 ter) [1] Nella procedura di liquidazione le vendite sono attuate direttamente dal liquidatore e non occorre che il giudice emetta il decreto di trasferimento. Pertanto, in caso di mancato versamento dell’importo necessario al completamento dell’accertamento di conformità, il giudice rigetta l’istanza, stante l’incommerciabilità dell’unico bene messo a disposizione dei creditori. CASO Davanti al Tribunale di Velletri, il debitore proponeva, con l’ausilio dell’organismo di composizione della crisi, ricorso per la procedura...
Continua a leggere...
Esecuzione forzata
di Pasqualina Farina
- 9 Gennaio 2018
Trib. Monza, 12 dicembre 2017, G.e. dott. A. Crivelli Intervento fondato su sequestro conservativo - Mancata introduzione del giudizio di merito – Sospensione soggettiva parziale - Esclusione – Accantonamento – Legittimità (C.p.c.., artt. 499, 512, 617, 618, 669 novies) Qualora il creditore sequestrante abbia depositato ricorso per intervento non titolato ed omesso di introdurre nei termini il giudizio di merito, il giudice dell’esecuzione può rilevare il difetto di legittimazione anche ex officio, con conseguente facoltà delle parti di opporre il relativo provvedimento ai sensi dell’art. 617 c.p.c. I poteri previsti dall’art. 618, 2° co., c.p.c. in capo al giudice dell’esecuzione prevalgano sulla declaratoria di improcedibilità per difetto di legittimazione; pertanto il giudice può disporre l’accantonamento della porzione di ricavato astrattamente...
Continua a leggere...
Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Pasqualina Farina
- 12 Dicembre 2017
Cass., sez. I, 7 giugno 2017, n. 14156 (ord.) – Pres. Nappi – rel. Genovese – P.M. Salvato (conf.) Domanda concordataria - Rinuncia – Insolvenza - Istanza del PM – Dichiarazione di fallimento – Legittimità (L. Fall., artt. 7, n. 2, 162, 173, 179 e 180) Qualora il pubblico ministero, a seguito della partecipazione necessaria alla procedura concordataria, ex art. 162 l. fall., rilevi la sussistenza dello stato d'insolvenza, può legittimamente richiedere al tribunale di dichiarare il fallimento, indipendentemente dalle scansioni e dalle vicende del procedimento concordatario, come la rinuncia alla proposta concordataria, anche in difetto di convergenti istanze volte alla dichiarazione dell'insolvenza del debitore, da parte dei creditori. CASO La Corte d'appello di Venezia, con sentenza del 6 luglio...
Continua a leggere...