Procedimenti di cognizione e ADR
di Paolo Patrito
- 12 Giugno 2018
Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, sent.12 aprile 2018, n. 216; Pres. De Nictolis – Est. Barone [1] Processo amministrativo – notificazione telematica effettuata all'Amministrazione presso l'indirizzo PEC presente sul solo registro IPA – rimessione in termini per errore scusabile - sussistenza (D.L. 18.10.2012, n. 179, art. 16-ter; D.L. 29.11.2008, n. 185, art. 16; Cod. proc. amm., art. 44) [1] Nel caso in cui l’Amministrazione non abbia inserito l'indirizzo PEC nell’elenco tenuto dal Ministero della giustizia ma solo sul registro IPA, deve essere disposta la rimessione in termini per errore scusabile ove la notificazione del ricorso sia stata effettuata all’indirizzo PEC tratto dall’elenco pubblico IPA. CASO [1] La vicenda è piuttosto comune. Un ricorso viene notificato all'Amministrazione a...
Continua a leggere...
Procedimenti di cognizione e ADR
di Paolo Patrito
- 13 Marzo 2018
Consiglio di Stato, Sez. VI, decr. coll. 21 novembre 2017, n. 5404; De Francisco Pres., Lopilato Est. Processo amministrativo – Istanza di correzione dell’errore materiale – Errore imputabile alla parte – Inammissibilità (Cod. proc. amm., art. 86; Cod. proc. civ., art. 287) [1] Gli artt. 86 cod. proc. amm., e 287 cod. proc. civ., prevedono espressamente la possibilità di procedere alla correzione dei soli errori materiali commessi dal giudice, ma non anche di quelli imputabili alle parti. CASO [1] Il caso è semplice e anche piuttosto frequente, almeno nel processo amministrativo: nell’ambito di un ricorso collettivo-cumulativo proposto da numerosissimi ricorrenti (si trattava dell’impugnativa dei provvedimenti di esclusione dalle graduatorie permanenti degli insegnanti delle scuole secondarie), il cognome di uno di...
Continua a leggere...
Procedimenti di cognizione e ADR
di Paolo Patrito
- 28 Novembre 2017
Non è la prima volta che il nostro Settimanale di procedura civile propone decisioni che non riguardano direttamente il processo civile. Questa scelta è talora giustificata dai legami formali che si stabiliscono tra i diversi sistemi (basti pensare alla disciplina integrata sul riparto delle giurisdizioni; o al regime delle decisioni delle Corti europee). Altre volte, la pubblicazione di «jurisprudentia in re aliena» dipende dalle analogie fra istituti: in tal caso la scelta risponde all’esigenza di un approccio interdisciplinare, che consente all’operatore di trarre spunti utili alla soluzione dei problemi relativi al settore in cui è specializzato. Al dialogo interdisciplinare diamo ora continuità con un’ordinanza del Consiglio di Stato sul principio di diritto enunciato dal suo plenum. Come bene evidenzia il...
Continua a leggere...