Esecuzione forzata
di Paolo Cagliari, Avvocato
- 18 Febbraio 2025
Cass. civ., sez. III, 21 novembre 2024, n. 30111 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Esecuzione per consegna o rilascio – Terzo detentore dell’immobile in forza di diritto personale di godimento – Opposizione all’esecuzione – Ammissibilità – Opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c. – Esclusione Massima: “Nell’esecuzione forzata per rilascio intrapresa in base a un titolo esecutivo giudiziale, il terzo detentore dell’immobile in forza di un diritto personale di godimento è legittimato a esperire opposizione all’esecuzione, ma non opposizione di terzo ex art. 404 c.p.c., non essendo egli titolare di un diritto incompatibile rispetto a quello sulla cui base è stata pronunciata la condanna al rilascio”. CASO Nei confronti di una società che conduceva in locazione un immobile...
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Esecuzione forzata
di Paolo Cagliari, Avvocato
- 11 Febbraio 2025
Cass. civ., sez. III, 28 agosto 2024, n. 23240 – Pres. De Stefano – Rel. Rossi Espropriazione immobiliare – Progetto di distribuzione – Approvazione – Dichiarazione di esecutività – Impugnazione – Opposizione agli atti esecutivi – Dichiarazione di estinzione del processo esecutivo contestuale all’approvazione del progetto di distribuzione – Irrilevanza Massima: “Il provvedimento di approvazione del progetto finale di distribuzione è impugnabile con l’opposizione agli atti esecutivi, essendo irrilevante che il giudice abbia contestualmente dichiarato l’estinzione del processo esecutivo, in quanto tale dichiarazione è solo una presa d’atto della chiusura fisiologica del processo di espropriazione, non idonea a precludere l’impugnazione dell’approvazione del progetto finale di distribuzione, che è l’ultimo atto di quel processo”. CASO Al termine di un’espropriazione immobiliare, il...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Paolo Cagliari, Avvocato
- 11 Febbraio 2025
Cass. civ., sez. I, 24 ottobre 2024, n. 27562 – Pres. Cristiano – Rel. Vella Parole chiave: Fallimento – Chiusura della procedura concorsuale – Effetti – Esdebitazione – Mancato soddisfacimento di alcuni creditori concorsuali – Irrilevanza – Pagamento di parte dei debiti in sede di ripartizione dell’attivo – Sufficienza – Condizioni [1] Massima: Il requisito oggettivo cui è condizionato il beneficio dell’esdebitazione – e, dunque, l’inesigibilità dei crediti residui verso il fallito – richiede, ai sensi dell’art. 142, comma 2, l.fall., che i creditori concorsuali siano stati soddisfatti almeno in parte e tale condizione deve intendersi realizzata, secondo un’interpretazione costituzionalmente orientata, anche quando taluni di essi non siano stati pagati affatto, risultando sufficiente che una parte dei debiti, oggettivamente intesa,...
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Esecuzione forzata
di Paolo Cagliari, Avvocato
- 4 Febbraio 2025
Cass. civ., sez. III, 25 settembre 2024, n. 25698 – Pres. Scrima – Rel. Valle Delega delle operazioni di vendita ai sensi dell’art. 591-bis c.p.c. – Professionista delegato – Svolgimento di funzioni giudiziarie o giurisdizionali – Esclusione – Violazioni commesse nell’esercizio dell’attività giurisdizionale – Responsabilità del giudice – Sussistenza – Responsabilità del professionista delegato ai sensi dell’art. 2043 c.c. – Condizioni Massima: “La delega delle operazioni di vendita ai sensi dell’art. 591-bis c.p.c. non comporta il pieno esercizio, da parte del professionista, di funzioni giudiziarie o giurisdizionali, in quanto la legge processuale si limita a prevedere la delegabilità di un novero – invero assai ampio – di atti del processo esecutivo, che resta diretto dal giudice dell’esecuzione, sicché l’imputazione degli...
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Obbligazioni e contratti
di Paolo Cagliari, Avvocato
- 4 Febbraio 2025
Cass. civ., sez. II, 31 ottobre 2024, n. 28148 – Pres. Di Virgilio – Rel. Caponi Parole chiave: Azione surrogatoria – Risoluzione del contratto per inadempimento – Ammissibilità – Fondamento [1] Massima: Il creditore, nell’ambito dell’azione surrogatoria ai sensi dell’art. 2900 c.c., è legittimato a chiedere la risoluzione per inadempimento del contratto concluso dal proprio debitore, nonostante il carattere personale dell’azione di risoluzione, essendo ciò giustificato dall’inerzia del debitore e dalla necessità di preservare la garanzia patrimoniale del credito. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1460, 2900 CASO La curatela fallimentare proponeva un’azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore della società fallita e, all’esito del giudizio, otteneva sentenza di condanna al pagamento dell’importo liquidato. Alcuni anni dopo, la curatela conveniva in giudizio...
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