Diritto e reati societari
di Matteo De Paolis
- 3 Ottobre 2017
Il testo del d.lgs. 231/2007, in vigore a partire dal 4 luglio 2017, non prevede più l’obbligo di tenuta dell’Archivio Unico Informatico (AUI) e del Registro della Clientela. Tuttavia, mentre con riguardo alle banche e agli altri intermediari finanziari, è logicamente prevedibile che, date le dimensioni delle rispettive attività, gli stessi non abbandoneranno mai tali presidi informatici, con riguardo ai professionisti, se da un lato si semplificano formalmente le attività di tenuta e di gestione della documentazione relativa alla clientela, dall’altro si rischia di privarli di uno strumento di lavoro che, a ben vedere, è forse quello più sicuro per verificare l’adempimento degli obblighi antiriciclaggio i quali, oltre a essere rimasti praticamente identici rispetto al passato, sono ora sanzionati persino...
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Diritto e reati societari
di Matteo De Paolis
- 4 Luglio 2017
Abstract Il 4 luglio 2017 entra in vigore il Decreto Legislativo 25 maggio 2017, n. 90 che recepisce la Direttiva 2015/849/UE (cd. IV Direttiva) dettando disposizioni più severe in materia di antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento delle attività terroristiche. Il nuovo Provvedimento è stato pubblicato lo scorso 19 giugno in Gazzetta Ufficiale e sostituisce, modificandola profondamente, gran parte della disciplina contenuta nel Decreto Legislativo n. 231/2007. Tra le novità più rilevanti, introdotte dalle nuove norme, vi è la previsione della possibilità di utilizzare i dati acquisiti dalla GdF a fini fiscali, mentre i controlli effettuati dai militari delle Fiamme Gialle diventeranno efficaci anche ai fini dell’accertamento tributario. Da un lato, dunque, la nova normativa impone maggiori obblighi di informazione...
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Diritto e reati societari
di Matteo De Paolis
- 6 Giugno 2017
Il sistema di attribuzione della responsabilità da illecito amministrativo ex d.lgs. 231/2001 (da ora, il Decreto) presuppone, come noto, la realizzazione di un reato “presupposto” da parte di una persona fisica che agisca nell’interesse e/o a vantaggio dell’ente. A seconda, poi, che il reato sia realizzato dai vertici aziendali (apicali) o da un sottoposto (soggetto all’altrui vigilanza), il Decreto disciplina le condizioni al ricorrere delle quali la responsabilità dell’ente è, eventualmente, esclusa. Tali condizioni, richiedono la preventiva adozione e corretta attuazione di un Modello di organizzazione e gestione aziendale, idoneo a prevenire reati della specie di quello verificatosi. Il Decreto individua, in tale modo, una responsabilità dell’ente in certa misura autonoma da quella del singolo autore della condotta illecita, e...
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Diritto e reati societari
di Matteo De Paolis
- 20 Dicembre 2016
Per poter assolvere ai propri compiti, l'Organismo di Vigilanza (ODV) deve essere dotato, come specifica l’art. 6, 1° comma, lett. b), d.lgs. n. 231/2001, di autonomi poteri di iniziativa e di controllo, quindi di strumenti adeguati per poter verificare l'idoneità e la concreta attuazione delle procedure codificate, all’interno del Modello adottato dall’ente, per la prevenzione degli illeciti in ciascuna delle aree di rischio individuate. Il corretto ed efficace svolgimento di detta attività, necessariamente legata all’adozione del Modello, assieme alla prova che non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’ODV, potrà permettere all’ente l’esonero dalla responsabilità in caso di procedimento che lo veda indagato o imputato per un reato presupposto commesso nel suo presunto interesse e/o vantaggio. L’ODV,...
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Diritto e reati societari
di Matteo De Paolis
- 29 Novembre 2016
Il d.lgs. n. 231 del 2001 contiene le norme per regolare quello che può essere definito un vero e proprio "processo all'ente", sebbene le disposizioni che il d.lgs. 231/2001 dedica alle indagini preliminari siano piuttosto scarne. In particolare, le disposizioni di cui agli artt. 34 e 35, stabiliscono il principio per cui nel procedimento relativo agli illeciti dipendenti da reato si osservano, in quanto compatibili, oltre che le norme espressamente dettate, le disposizioni del codice di procedura penale, e in particolare, per quanto d’interesse per l’argomento qui trattato, quelle in tema di mezzi di ricerca della prova (artt. 244 e seguenti) e di disciplina dell'attività del pubblico ministero (artt. 358 e seguenti) nonché le disposizioni del medesimo codice riferite all'imputato...
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