Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Gian Luca Grossi - Studio Pirola Pennuto Zei & Associati
Marcello Guerzoni - Studio Pirola Pennuto Zei & Associati
- 15 Gennaio 2019
Corte di Cassazione, Sez. I civile, Ordinanza n. 30542 del 25 ottobre 2018 (pubb. 26 novembre 2018). Parole chiave: revoca amministratore – nomina amministratore – istanza di fallimento in proprio – efficacia iscrizione nomina registro delle imprese – potere di rappresentanza società Massima: “Nel caso di revoca assembleare dell'amministratore di una società a responsabilità limitata, con contestuale nomina del nuovo amministratore, spetta a quest'ultimo, e non già al primo, proporre istanza di fallimento in proprio ex articolo 6 legge fallimentare, nonostante la nomina e la revoca relative non siano ancora state iscritte nel registro delle imprese”. Disposizioni applicate: artt. 2383 commi 4 e 5; 2448; 2475 c.c. – artt 5 – 6 L.f. La prima sezione civile della Suprema Corte...
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Diritto e reati societari
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- 18 Dicembre 2018
Corte di Cassazione, Sez. VI civile, Ordinanza n. 24139 del 22 maggio 2018 (dep. 3 ottobre 2018) Parole chiave: compensi – amministratore di società – svolgimento incarico - presunzione di onerosità – rinuncia tacita – remissione del debito “Quello di amministratore di società è un contratto che la legge presume oneroso; non v'è dunque ragione di ritenere che il diritto a percepire il compenso rimanga subordinato a una richiesta che l'amministratore rivolga alla società amministrata durante lo svolgimento del relativo incarico. Il diritto a percepire il compenso, peraltro, è disponibile e può anche essere oggetto di rinuncia attraverso una remissione del debito anche tacita, la quale tuttavia può desumersi soltanto da un comportamento concludente del titolare che riveli in modo...
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Diritto e reati societari
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- 4 Dicembre 2018
Corte di Cassazione Civile, Sezione I, sentenza 19 giugno 2018 n. 28987 pubblicata il 12 novembre 2018 Parole chiave: trasformazione societaria – trasformazione omogenea – disciplina applicabile al recesso – recesso S.r.l. – recesso S.p.A. – termine di esercizio del recesso – applicazione analogica “Anche in caso di trasformazione da società a responsabilità limitata a società per azioni, la disciplina del diritto di recesso applicabile ai soci a seguito della trasformazione è quella dettata dall'art. 2473, primo comma, c.c. per le s.r.l., che non prevede termini di decadenza. Pertanto, in detta ipotesi, il diritto di recesso del socio di s.r.l. trasformata in s.p.a. va esercitato nel termine previsto nello statuto della s.r.l., prima della sua trasformazione in s.p.a., e, in...
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Diritto e reati societari
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- 27 Novembre 2018
Corte di Cassazione Civile, Sez. I, ordinanza 8 giugno 2018, n. 26000, (dep. 17 ottobre 2018) Parole chiave: marchi - registrazione marchio - requisiti registrazione - novità - contraffazione di marchio rinomato - rischio di confusione – rischio di associazione - nullità marchio – risarcimento danni “Il pregiudizio arrecato al carattere distintivo del marchio che gode di notorietà indicato anche con il termine di “diluizione”, si manifesta quando risulta indebolita la sua idoneità ad identificare i prodotti o servizi per i quali è stato registrato… La nozione di “vantaggio indebitamente tratto dal carattere distintivo o dalla notorietà del marchio”, detto anche “parassitismo”, va invece ricollegato non al pregiudizio subito dal marchio quanto piuttosto al vantaggio tratto dal terzo dall’uso del...
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- 13 Novembre 2018
Corte di Cassazione Penale Sez. V sentenza 13 luglio 2018 n. 32378 Parole chiave: bancarotta fraudolenta per distrazione - bancarotta preferenziale - liquidatore della società - congruità compensi del liquidatore “Risponde di bancarotta preferenziale e non di bancarotta fraudolenta per distrazione l’amministratore o il liquidatore della società che in assenza di una delibera ad hoc si liquida compensi congrui rispetto alla qualità e alla quantità di lavoro svolto dovendosi osservare che l’amministratore, come il liquidatore, è un creditore della società, che ha diritto ad un adeguato compenso per l’attività svolta: ne consegue che l’autoliquidazione di somme a proprio favore altera la par condicio creditorum, ma non depaupera la società.” Disposizioni applicate: art. 216 comma 1 l.f. - art. 216 comma...
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