Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Gian Luca Grossi - Studio Pirola Pennuto Zei & Associati
Marcello Guerzoni - Studio Pirola Pennuto Zei & Associati
- 21 Maggio 2019
Corte di Cassazione Civile, Sez. I, Sentenza 14 febbraio 2019 n. 10215 (pubblicata in data 11 aprile 2019) Parole chiave: riconoscimento del debito - verifica stato passivo - curatore fallimentare “terzo” - credito ipotecario - libero convincimento - efficacia probatoria - confessione stragiudiziale Massima: “Nell'ambito del procedimento di verifica del passivo fallimentare, il riconoscimento di debito, posto in essere dall'imprenditore poi fallito, è liberamente apprezzabile dal giudice, al pari di quanto accade per la confessione stragiudiziale” Disposizioni applicate: artt. 1988, 2697, 2735, 2901 c.c. artt. 93, 98 e 99 L.F. La Prima Sezione della Corte di Cassazione con la sentenza pubblicata in data 11 aprile 2019 n. 10215 si occupa del tema dell’efficacia probatoria del riconoscimento del debito nell’ambito del...
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Diritto e reati societari
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- 14 Maggio 2019
Corte di Cassazione, V Sezione Penale, Sentenza n. 15789/2019 del 19 marzo 2019 (pubblicata il 10 aprile 2019) Parole chiave: bancarotta fraudolenta patrimoniale - amministratore unico - distrazione patrimoniale - cassa - ammontare distrazioni - efficacia probatoria delle scritture contabili - inattendibilità Massima: “Deve essere cassata con rinvio la sentenza d’appello che condanna l’amministratore della società per bancarotta fraudolenta patrimoniale per aver distratto dalla cassa della società la differenza fra l’importo risultante dalla situazione patrimoniale e la somma materialmente rinvenuta dal curatore fallimentare laddove la stessa sentenza che dichiara il fallimento evidenzia l’inattendibilità della voce "disponibilità di cassa" nelle scritture contabili mentre la responsabilità per il delitto di bancarotta per distrazione richiede l’accertamento della previa disponibilità, da parte dell’imputato, dei...
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Diritto e reati societari
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- 7 Maggio 2019
Tribunale di Catania, Sezione Specializzata in materia di imprese, Sentenza n. 4401/2018 del 11 ottobre 2018 (pubbl. il 9 novembre 2018) Parole chiave: S.r.l. - azione di responsabilità - risarcimento del danno - legittimazione esercizio dell’azione di responsabilità - legittimazione attiva della società - legittimazione attiva dei soci – sostituto processuale Massima: “L’azione individuale di risarcimento del danno attribuita ai singoli soci nei confronti degli amministratori dell’art. 2395 c.c. ovvero, quanto alla società a responsabilità limitata, dell’art. 2476 comma 6 c.c., è di natura aquiliana, ma è connotata da profili di specialità rispetto alla previsione generale dell’art. 2043 c.c., in considerazione della qualità del soggetto danneggiato e del soggetto danneggiante, e presuppone, oltre al compimento di atti gestori dolosi o...
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Diritto e reati societari
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Marcello Guerzoni - Studio Pirola Pennuto Zei & Associati
- 30 Aprile 2019
Tribunale Ordinario di Torino, Sezione specializzata in materia di impresa - societario, Ordinanza 20 febbraio 2019 Parole chiave: socio non amministratore - diritto di informazione - diritto di ispezione - diritto di accesso - libri sociali - documentazione contabile - documenti amministrativi - società controllante - società controllata; Massima: “È del tutto ragionevole e coerente con il concreto atteggiarsi dei rapporti tra holding e società controllate direttamente e indirettamente, ritenere che il socio della holding abbia il diritto di essere informato (dall’organo amministrativo della controllante di cui è socio) anche su cosa succede “a valle”, nelle società controllate, la cui gestione è l’attività specifica della capogruppo. […] Deve pertanto ritenersi che l’organo amministrativo della holding debba senz’altro conoscere la documentazione...
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Diritto e reati societari
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- 16 Aprile 2019
Corte di Cassazione Civile, Sez. I, Ordinanza 10 ottobre 2018 n. 285 (pubblicata il 9 gennaio 2019) Parole chiave: società - società di capitali - amministratori – rapporto di immedesimazione organica – diritto al compenso – disponibilità - clausola statutaria di gratuità dell'incarico. Massima: “Il rapporto intercorrente tra la società di capitali ed il suo amministratore è di immedesimazione organica e ad esso non si applicano né l'art. 36 Cost. né l'art. 409, comma 1, n. 3) c.p.c.. Ne consegue che è legittima la previsione statutaria di gratuità delle relative funzioni.”. Disposizioni applicate: artt. 112, 346 e 409 c.p.c. – artt. 2389 e 2475 c.c. – art. 36 Cost. L’Ordinanza emessa dalla Prima Sezione civile della Corte di Cassazione, affronta...
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