Diritto e reati societari
di Guido Martinelli
- 6 Settembre 2016
Preannunciata da due circolari del Ministero della Salute del 16.06.2015 e 28.10.2015, lo scorso 10 giugno il CONI ha emanato una propria circolare che definisce, in accordo con i precedenti ministeriali, i confini dell’attività sportiva non agonistica all’interno dell’ordinamento sportivo ai fini degli obblighi sulla tutela sanitaria delle attività sportive. Si chiarisce, in premessa, che nulla cambia per le attività a carattere agonistico (ai sensi del D.M. 18/02/1982). Queste rimangono soggette alla certificazione sanitaria che preveda l’idoneità specifica alla pratica di una determinata disciplina sportiva. In riferimento, invece, alla pratica non agonistica (si ricorda che la qualificazione come agonistica o meno dell’attività promossa compete alla Federazione o all’Ente di promozione sportiva di riferimento) il CONI ha effettuato una distinzione tra...
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Diritto e reati societari
di Guido Martinelli
- 29 Agosto 2016
Non vi è dubbio che la definizione di attività sportiva dilettantistica, in Italia, sia figlia di un gigantesco equivoco. Infatti, nella comune opinione, è considerata tale quella “non remunerativa”, ovvero quella svolta per finalità altruistiche. In realtà è tale quella svolta in settori non dichiarati professionistici dalla Federazione di appartenenza, indipendentemente che sia previsto o meno un compenso in favore di chi la svolge. Tant'è che il nuovo statuto Coni non parla più di attività dilettantistica ma si limita a distinguere l’attività professionistica da quella non professionistica. Però, nella “convinzione” che i “non professionisti” fossero i c.d. “amateur” di decoubertiana memoria, l’attività sportiva dilettantistica è stata oggetto, fino ad oggi, di interventi legislativi tesi a ridurre, se non in alcuni casi annullare, i costi fiscali, previdenziali e...
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Diritto e reati societari
di Guido Martinelli
- 29 Agosto 2016
In un momento come questo in cui l’attenzione è concentrata sui futuri decreti delegati di riforma del terzo settore, rischia di non avere adeguato risalto che, davanti alla Commissione cultura della Camera, pendono due proposte di legge, la n. 1680, presentata il 10 ottobre 2013, primo firmatario l’Onorevole Fossati, “disposizioni per il riconoscimento e la promozione della funzione sociale dello sport nonché delega al Governo per la redazione di un testo unico delle disposizioni in materia di attività sportiva”, sulla quale è già in essere la discussione in commissione ed è già presente nel calendario dell’aula per ottobre, e l’altra, presentata lo scorso 28 giugno, dalla deputata Sbrollini, responsabile per lo sport del partito democratico (n. 3936) “disciplina delle attività sportive dilettantistiche”....
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Diritto e reati societari
di Guido Martinelli
- 20 Luglio 2016
Lo statuto, di recente entrato in vigore, della U.I.S.P., uno tra i più importanti enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni, introduce, nell’ordinamento sportivo, una importante novità. L’articolo 4, comma quinto, infatti, prevede che: “Il socio minorenne viene convocato alle assemblee e partecipa con diritto di voto al raggiungimento del sedicesimo anno di età con esclusivo riferimento all’elezione dei delegati al congresso territoriale …” (sul punto vedi anche “Il diritto di voto ai minorenni”). La particolarità della scelta adottata (ratificata dal Coni in sede di definitiva approvazione dello Statuto) si ricava sia dal riconoscimento del diritto di voto al minorenne sia dalla circostanza che questo diritto appare limitato (ad esempio non esercitabile in sede di approvazione dei bilanci). Ci si...
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Diritto e reati societari
di Guido Martinelli
- 20 Luglio 2016
La decisione della Commissione Tributaria Regionale Veneto n. 134, 20.01.2016, Sez. XXIV, offre alcuni interessanti spunti in merito al ruolo e ai diritti degli associati minorenni all’interno di una associazione sportiva. A seguito di un avviso di accertamento a carico di un sodalizio dilettantistico, al quale la Guardia di Finanza contestava la prevalente natura commerciale in quanto “non vi sarebbe stata una reale partecipazione dei soci alla vita associativa né alla gestione associativa limitandosi gli stessi a versare un corrispettivo a fronte delle prestazioni ricevute (lezioni di ballo)”, l’associazione ricorreva sostenendo, tra l’altro, la regolarità degli adempimenti statutari, in particolare in ordine al libro soci ed alle assemblee, osservando inoltre che gli associati erano, tranne gli istruttori, tutti minorenni con conseguente...
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