Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 19 Maggio 2020
Come noto, l’art. 20, comma 1 bis, del Codice dell’Amministrazione Digitale disciplina le modalità di sottoscrizione del documento informatico e prevede espressamente che “il documento informatico soddisfa il requisito della forma scritta e ha l'efficacia prevista dall’art. 2702 del codice civile quando vi è apposta una firma digitale, altro tipo di firma elettronica qualificata o una firma elettronica avanzata o, comunque, è formato, previa identificazione informatica del suo autore, attraverso un processo avente i requisiti fissati dall'AgID ai sensi dell'articolo 71 con modalità tali da garantire la sicurezza, integrità e immodificabilità del documento e, in maniera manifesta e inequivoca, la sua riconducibilità all'autore. In tutti gli altri casi, l'idoneità del documento informatico a soddisfare il requisito della forma scritta e...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 21 Aprile 2020
A seguito dell’adozione dei provvedimenti finalizzati a contrastare l’emergenza sanitaria che interessa il nostro Paese, il processo civile ha cambiato (temporaneamente) volto. Con l’emanazione del decreto legge 8 marzo 2020, n. 11, prima, e del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, dopo, lo scenario è mutato sensibilmente; attualmente l’art. 83, comma 11, del decreto legge ultimo citato prevede infatti che “dal 9 marzo 2020 al 30 giugno 2020, negli uffici che hanno la disponibilità del servizio di deposito telematico anche gli atti e documenti di cui all’articolo 16-bis, comma 1-bis, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, sono depositati esclusivamente con le modalità previste dal comma 1 del medesimo articolo”. È...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 24 Marzo 2020
La crisi sanitaria che interessa il nostro Paese sta spingendo aziende e professionisti sempre di più verso il digitale; soprattutto in momenti come questi si apprezza la possibilità di lavorare a distanza, gestendo anche procedimenti di una certa delicatezza. In tale contesto è opportuno considerare come molto spesso vengono (e verranno sempre di più) scambiati per via telematica documenti digitali che per la loro validità richiedono una firma elettronica, che frequentemente è una firma digitale. Appare dunque fondamentale che di tale strumento venga fatto un utilizzo consapevole al fine di evitare invalidità sostanziali, negoziali o comunque difficoltà nella gestione di documenti che non rispecchino la normativa speciale vigente. A tal proposito, in attesa che vengano emanate dall’Agenzia per l’Italia Digitale...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 18 Febbraio 2020
Un tema di particolare importanza in materia di utilizzo dei documenti informatici a fini probatori attiene senza dubbio alla possibilità di determinarne l’autenticità in caso di contestazione. Il metodo più rassicurante a tal fine è evidentemente la presenza di una firma elettronica (avanzata, digitale o in alcuni casi anche semplice); verificandosi tale ipotesi non sono contestabili autenticità e riconducibilità del documento al firmatario, a meno che ovviamente costui non effettui il rituale disconoscimento. Molte volte può però accadere che le contestazioni ricadano su documenti che non hanno alcuna firma ma che possono essere importanti a fini probatori; si pone dunque il problema di come stabilirne l’autenticità in caso di contestazioni. La problematica è stata oggetto di una interessante pronuncia della...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 4 Febbraio 2020
Uno dei temi di maggior interesse per il mondo giuridico, legato allo sviluppo dei cosiddetti contratti dell’e-commerce, concerne l’approvazione delle condizioni generali di contratto mediante il meccanismo del cosiddetto “point & click”, ovvero mediante accettazione delle stesse attraverso la spunta dell’apposita casella predisposta sulla pagina web dalla parte contrattuale “forte”, ovvero del soggetto predisponente tali condizioni. La questione si è posta in primo luogo in ambito europeo ed è stata oggetto della sentenza della Corte di Giustizia UE del 21 maggio ’15 nella causa C-322/14, nell’ambito della quale si discuteva dell’accettazione, con le modalità suddette, di una clausola attributiva di competenza esclusiva. A tal proposito i giudici europei affermavano che, ai sensi dell’articolo 23, paragrafo 2, del regolamento Bruxelles I,...
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