Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 3 Maggio 2017
Il tema dell’utilizzo dei servizi di cloud computing e di conservazione dei documenti informatici per lo studio professionale va analizzato anche dal punto di vista delle responsabilità dell’avvocato e, in generale, dello studio professionale. Non vanno infatti trascurati gli aspetti connessi alle possibili forme di responsabilità (professionale e deontologica) che possono discendere dal non uso dei servizi in questione o dall’utilizzo degli stessi in maniera contraria a quanto previsto dalla normativa di settore. In tale prospettiva viene in primo luogo in rilievo l’art. 5 del dpr 137 del 2012 il quale impone ai professionisti di “stipulare, anche per tramite di convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti, idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 4 Aprile 2017
Esplorando i temi dell’innovazione digitale per lo studio legale pare opportuno soffermarsi sul tema dell’utilizzo dei servizi di cloud computing, sempre più diffuso tra gli avvocati, e che nasconde in realtà alcuni rischi in tema di protezione dei dati, soprattutto laddove si ricorra all’utilizzo dei servizi maggiormente diffusi sul mercato internazionale. Per quanto concerne l’avvocatura il tema è peraltro già stato affrontato dalle istituzioni forensi; risale infatti al 2012 il primo parere dato sul tema dal CCBE, che, come noto, costituisce il più alto organo di rappresentanza degli avvocati europei ed è organismo consultivo delle istituzioni europee. Il documento in analisi (reperibile al seguente link: http://www.ccbe.eu/NTCdocument/07092012_EN_CCBE_gui1_1347539443.pdf) riprendendo gli indirizzi già forniti dai gruppi di studio europei, mette in particolare in guardia...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 21 Marzo 2017
Uno dei maggiori ostacoli alla completa “telematizzazione” è dato dall’impossibilità di provvedere al pagamento del contributo unificato mediante gli strumenti elettronici predisposti ad hoc dal nodo dei pagamenti gestito da Agid. Tale possibilità, da lunghissimo tempo presente nel processo civile telematico, non presenterebbe per la verità problemi né dal punto di vista tecnologico né dal punto di vista dell’armonizzazione con le regole tecniche per il funzionamento del processo tributario telematico. Ricordiamo infatti che in tale particolare rito è stato scelto l’utilizzo del solo formato di firma digitale cosiddetto Cades-Bes, che origina dunque file aventi la seguente denominazione: < nome file libero > .pdf.p7m (art. 10 decreto 4 agosto 2015 Min. Economia e Finanze) e che tra i documenti che possono...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 7 Marzo 2017
La struttura del processo telematico tributario genera un approccio ambivalente: un certo rimpianto per alcune soluzioni strategiche che indubbiamente ne rendono farraginosa la gestione ma anche la consapevolezza dell’esistenza di amplissimi margini di intervento che potrebbero generare un’enorme semplificazione del rito processuale tributario. Iniziamo dalle criticità, che sono note ma anche facilmente risolvibili: certamente dovrà essere risolto al più presto il problema dell’allegazione dei file attestanti la regolarità della notificazione del ricorso a mezzo PEC, stante che ancora oggi, in attesa di modifiche delle regole tecniche o del manuale di gestione documentale, non è garantita la reperibilità degli stessi all’interno del fascicolo informatico; dovrà altresì essere ampliata la dimensione massima dei file depositabili, oggi di soli 5 MB e dunque...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 21 Febbraio 2017
Come noto la mediazione tributaria obbligatoria è stata introdotta dall’art. 39, comma 9, del decreto legge n. 98 del 2011 che ha inserito l’art. 17-bis nel decreto legislativo n. 546 del 1992. Quest’ultima disposizione è stata poi modificata dall’art. 9, c.1, lett. l), del decreto legislativo n. 156 del 2015. In questa sede non ci si soffermerà sugli aspetti sostanziali di tale procedimento ma sulle interazioni dello stesso con il processo, in particolare con le norme e le caratteristiche del processo tributario telematico. Di particolare interesse, in quest’ottica, è il termine dilatorio previsto nel caso di specie per l’iscrizione a ruolo del ricorso; una volta avviato il procedimento, occorre infatti attendere che trascorrano novanta giorni dal ricevimento del ricorso da...
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