Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 11 Dicembre 2018
Premessa Uno dei temi maggiormente rilevanti posti dal GDPR (Regolamento UE n. 679/2016) è certamente l’approccio al cloud computing, realtà ormai affermata nella vita quotidiana di aziende e professionisti ma che deve certamente fare i conti con le disposizioni ora in vigore in materia di protezione dei dati personali. Senza timore di smentita è possibile affermare che l’evoluzione di questa tecnologia sia stata una di quelle che maggiormente hanno spinto il legislatore europeo all’adozione di una normativa applicabile tendenzialmente in tutto il mondo. Per rendersi conto della correttezza di tali affermazioni è sufficiente leggere l’art. 3, comma 2, del Regolamento, laddove si prevede l’applicabilità dello stesso “al trattamento dei dati personali di interessati che si trovano nell'Unione, effettuato da un...
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Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 18 Settembre 2018
Come da tempo noto a tutti gli operatori del settore, le buste telematiche relative a depositi effettuati nell’ambito del processo civile devono avere una dimensione massima di 30 MB, così come espressamente previsto dall’art. 14 del provvedimento 16 aprile ’14 della DGSIA del Ministero della Giustizia, che reca le specifiche tecniche per il processo telematico. La norma costituisce applicazione di quanto previsto dall’art. 13, comma 8, delle regole tecniche sul processo civile telematico (D.M. 44 del 2011) il quale dispone che “la dimensione massima del messaggio è stabilita nelle specifiche tecniche di cui all’articolo 34”. Il combinato disposto di tali disposizioni ha sin da subito creato notevoli difficoltà agli operatori del diritto dal momento che le dimensioni ivi previste venivano...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 14 Novembre 2017
Un tema che si pone sempre più all’ordine del giorno negli studi legali è quello della sicurezza delle dotazioni informatiche o degli strumenti informatici d’ausilio alla professione. Molto si è detto e scritto della necessità di dotarsi di antivirus o di effettuare periodici (o meglio, quotidiani) backup dei dati al fine di non disperdere il lavoro dell’avvocato; si tratta di temi importantissimi, che richiedono adeguate trattazioni e continui aggiornamenti. In questa sede non si tratterà però di tali argomenti, bensì di alcune utili risorse “a costo zero” che il professionista può sfruttare sia per fare un check-up sulla sicurezza delle proprie dotazioni che per migliorare la gestione di alcuni strumenti cruciali per la professione, prime fra tutte le miriadi di...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 24 Ottobre 2017
Alcuni recenti arresti giurisprudenziali rendono attuale una riflessione sulle garanzie che offre il sistema di Posta Elettronica Certificata, notoriamente posto a base dell’attività di notificazione da parte degli avvocati e di invio di notificazioni e comunicazioni da parte delle cancellerie degli uffici giudiziari. La breve riflessione pare opportuna soprattutto alla luce di una recente pronuncia della Corte di Cassazione con la quale si è affermato che “da un punto di vista tecnico informatico, la Pec può contenere file allegati. Tuttavia, da un punto di vista legale, il gestore Pec non offre la garanzia della genuinità degli stessi. In buona sostanza il Gestore Pec non certifica affatto il contenuto del messaggio….una trasmissione Pec certifica che una certa trasmissione è avvenuta tra...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 3 Ottobre 2017
Da qualche giorno è oggetto di commento una sentenza della Corte di Cassazione, la n. 22320 del 27 giugno – 25 settembre 2017, che, eccettuati alcuni arresti in tema di efficacia e garanzia di autenticità delle firme elettroniche da approfondire meglio in separata tesi, spende parole importanti in punto dotazioni informatiche dello studio legale. Oggetto del contendere era infatti la mancata lettura di un file con estensione .p7m (dunque munito di firma digitale in formato CAdES) e la conseguente argomentazione in forza della quale veniva “prospettata pure una disparità di trattamento con le notifiche cartacee (o, rectius, in formato analogico) per la pienezza della conoscenza e/o conoscibilità che queste, a differenza di quelle telematiche, assicurerebbero ove si imponesse al destinatario...
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