Diritto e reati societari
di Francesca Scanavino, Avvocato e Assistente didattico presso l’Università degli Studi di Bologna
- 7 Novembre 2023
Corte d’Appello di Napoli, Sezione Specializzata in materia di imprese, Decreto n. 469 del 16 ottobre 2023 Parole chiave: recesso – liquidazione – quote – società per azioni – amministratori– termine – termine perentorio – termine ordinatorio – nomina – incarico – esperto – valutazione – istanza – relazione giurata di stima – azioni – valore di liquidazione Massima: “La determinazione del valore delle azioni ad opera dell’esperto nominato dal Tribunale deve avvenire nel termine indicato dall’art. 2437 ter c.c. e, conseguentemente, la nomina dell’esperto deve essere richiesta in tempo utile per consentire il rispetto di tale termine”. Disposizioni applicate: articolo 2437 ter c.c. Il caso in esame prende le mosse dal ricorso avanzato da due ex soci di una...
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Diritto e reati societari
di Francesca Scanavino, Avvocato e Assistente didattico presso l’Università degli Studi di Bologna
- 10 Ottobre 2023
Tribunale di Napoli, Sezione Specializzata in Materia d’Impresa, Sentenza n. 8508 del 18 settembre 2023 Parole chiave: convocazione assemblea – delibera assembleare – esclusione socio – nullità delibera – diritto di informazione – partecipazione – avviso di convocazione – diritto di partecipazione – clausola – statuto – clausola statutaria. Massima: “La delibera assunta in difetto della convocazione del socio escluso configura un vizio di assenza assoluta di informazione, che ne determina la nullità. È nulla la clausola statutaria secondo la quale “ai fini della valida costituzione dell’assemblea e onde consentire il calcolo della maggioranza richiesta non si tiene conto della partecipazione del socio della cui esclusione si tratta, al quale non spetta, pertanto, neppure il diritto di intervento in assemblea”,...
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Diritto e reati societari
di Francesca Scanavino, Avvocato e Assistente didattico presso l’Università degli Studi di Bologna
- 5 Settembre 2023
Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 23010 del 28 luglio 2023 Parole chiave: società di persone – società in accomandita semplice – recesso del socio – divieto di concorrenza – concorrenza illecita – risarcimento – danno – portafoglio clienti – accomandatario Massima: "Ai sensi dell'art. 2301 c.c., integra attività di concorrenza illecita, rilevante ai fini dell'azione di responsabilità per i danni cagionati alla società, la condotta dell'accomandatario di una società di persone titolare di rapporto di agenzia di assicurazioni, allorché egli, dopo aver disdetto a nome della società il contratto di agenzia da essa intrattenuto, lo abbia poi assunto in proprio, procurando il trasferimento del portafoglio in capo ad una nuova società a lui riferibile, senza che il legittimo recesso...
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Diritto e reati societari
di Francesca Scanavino, Avvocato e Assistente didattico presso l’Università degli Studi di Bologna
- 20 Giugno 2023
Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 13600 del 17 maggio 2023 Parole chiave: cancellazione – registro delle imprese – estinzione – soci – successione – crediti – bilancio di liquidazione – remissione del credito – mere pretese creditorie – rinuncia del credito – remissione del debito Massima: “In caso cancellazione d’ufficio della società dal registro delle imprese, non può ritenersi automaticamente rinunciato il credito controverso, atteso che la regola è la successione in favore dei soci dei residui attivi, salva la remissione del debito ai sensi dell'art. 1236 c.c., che deve essere allegata e provata con rigore da chi intenda farla valere. Al riguardo, il mero omesso deposito del bilancio in fase di liquidazione per oltre tre anni consecutivi (da...
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Diritto e reati societari
di Francesca Scanavino, Avvocato e Assistente didattico presso l’Università degli Studi di Bologna
- 23 Maggio 2023
Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 10233 del 18 aprile 2023 Parole chiave: annullamento – nullità – delibera assembleare – presidente del consiglio di amministrazione – rilevata d’ufficio – nuova domanda - Massima: "Il giudice, se investito dell’azione di nullità di una delibera assembleare, ha sempre il potere (e il dovere), in ragione della natura autodeterminata del diritto cui tale domanda accede, di rilevare e di dichiarare in via ufficiosa, e anche in appello, la nullità della stessa per un vizio diverso da quello denunciato; se, invece, la domanda ha per oggetto l’esecuzione o l’annullamento della delibera, la rilevabilità d’ufficio della nullità di quest’ultima da parte del giudice nel corso del processo e fino alla precisazione delle conclusioni deve essere...
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