Procedimenti di cognizione e ADR
di Francesca Ferrari
- 13 Febbraio 2018
Con l’introduzione dell’istituto della testimonianza scritta nel contesto dell’art. 257 bis c.p.c. – aggiunto al nostro codice di rito ad opera dell’’art. 46, comma 8°, della legge 18 giugno 2009, n. 69 - il legislatore sembra essersi adeguato non solo a quanto ormai previsto, da diversi anni, in alcuni ordinamenti stranieri, ma anche alle istanze riformistiche già attuate in tal senso in altri settori del nostro stesso ordinamento. Dall’analisi della disciplina appare tuttavia come la novità introdotta dal legislatore nel 2009 abbia una portata più limitata di quanto non ci si potesse attendere e come in realtà la stessa sia stata richiamata dalla giurisprudenza più come elemento dal quale desumere l’inammissibilità di dichiarazioni provenienti da terzi difformi dal dettato normativo...
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Procedimenti cautelari e monitori
di Francesca Ferrari
- 25 Gennaio 2016
Cass. 3 dicembre 2015, n. 24629 Scarica la sentenza Decreto ingiuntivo – Opposizione – mediazione obbligatoria – interpretazione costituzionalmente conforme al canone della ragionevole durata del processo e dell’efficienza processuale – interesse al giudizio – opponente.
(C.p.c. artt. 633 ss.; D.leg. 28/2010 art. 5) [1] Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo una volta che il giudice si sia pronunciato sulla provvisoria esecuzione, l’onere, a pena di improcedibilità, di attivare la procedura di mediazione, nelle materie in cui è obbligatoria, incombe sul debitore opponente. CASO[1] La Corte di Cassazione afferma che l’onere di attivare la mediazione deve allocarsi «presso la parte che ha interesse al processo e ha il potere di iniziare il processo». Nel procedimento per decreto ingiuntivo, cui segue l’opposizione,...
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Procedimenti cautelari e monitori
di Francesca Ferrari
- 2 Novembre 2015
Trib. Como, ord. 11.02.2015 Scarica l'ordinanza Procedimento civile – Procedimenti cautelari – Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite – Presupposti(Cod. proc. civ., art. 696, 696 bis) [1] Non rientra tra i presupposti previsti in tema di procedimento ex art. 696 bis c.p.c.. quello della c.d. conciliabilità della causa, non solo in ragione di considerazioni letterali e sistematiche, ma anche al fine di impedire che l’emissione di un provvedimento giurisdizionale venga subordinata alla mera volontà di anche una sola delle parti. CASO[1] Nel corso di un procedimento di consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite il resistente eccepisce l’inammissibilità del ricorso e contesta le pretese avversarie, spiegando – tra le altre – eccezione pregiudiziale di rito per carenza...
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Procedimenti cautelari e monitori
di Francesca Ferrari
- 5 Ottobre 2015
Trib. Modena, 5 giugno 2015 Scarica l'ordinanza Procedimenti cautelari - Provvedimento d’urgenza – Inammissibilità per carenza di strumentalità(Cod. proc. civ. artt. 700; 669 octies) [1] Il ricorso ex art. 700 c.p.c. è affetto da palese difetto di strumentalità ove non venga effettuata l’identificazione della causa di merito instauranda, non essendo nemmeno indicata la natura dell’azione che si intende esercitare in sede di cognizione ordinaria – in ordine alla quale il richiesto strumento cautelare deve essere connesso da un nesso di strumentalità - ed è indicato il solo risultato pratico preteso. CASO[1] In seguito ad un primo rigetto delle istanze cautelari per mancata indicazione della causa di merito nel ricorso, il ricorrente proponeva nuovo ricorso chiedendo in via principale la reintegrazione nel possesso...
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Procedimenti cautelari e monitori
di Francesca Ferrari
- 20 Luglio 2015
Il D.L. 27 giugno 2015, n. 83, entrato in vigore il 27 giugno scorso, ha introdotto alcune novità nell’ambito del processo civile telematico al fine di accelerare ed uniformare il percorso di “digitalizzazione” del processo civile, già avviato con le precedenti riforme. 1. Il deposito telematico degli atti introduttivi Ai sensi dell’art. 16 bis, 1° comma, d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, conv. con modificazioni nella l. 17 dicembre 2012, n. 221, l’obbligo del deposito telematico sussiste, sia in primo sia in secondo grado, solo per gli atti ed i documenti depositati dai difensori delle parti precedentemente costituite, non anche per gli atti introduttivi, fatta eccezione per il ricorso nel giudizio monitorio, per il quale l’obbligatorietà del deposito telematico...
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