Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Federico Callegaro, Cultore di Diritto Commerciale presso l' Università degli Studi di Verona
- 4 Maggio 2021
Cass. Civ. Sez. 1, Sent. 9 settembre 2020[1], n. 1517, Pres. Genovese – Rel. Dolmetta Parole chiave: Esclusione di credito ipotecario dal passivo fallimentare – nullità del contratto di mutuo per mancanza di causa – utilizzo delle somme erogate a ripianamento di pregressa esposizione. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare art. 67 comma 1 n.i 3 e 4 - Codice Civile artt. 1322. 1343, 1418, 1344, 1362, 2809 – 2810. CASO[2] La domanda di insinuazione in via ipotecaria, presentata dalla Banca mutuante, al passivo fallimentare della mutuataria non è stata accolta in accoglimento di quanto rilevato dallo stesso Curatore[3]: “nonostante nel contratto di mutuo sia prevista la destinazione della somma a investimenti immobiliari, l'importo mutuato è servito semplicemente a coprire un precedente...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Federico Callegaro, Cultore di Diritto Commerciale presso l' Università degli Studi di Verona
- 16 Febbraio 2021
SS.UU. Cass. Civ. Sez. 6, Sent. 24 giugno 2020, n. 12476, Pres. Mammone – Rel. Terrusi Parole chiave: azione revocatoria, ordinaria o fallimentare, nei confronti di un fallimento – cristallizzazione del passivo fallimentare - natura di criterio interpretativo del testo C.c.i.i., limiti. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare art. 52, art. 66, 103, 216 - Codice Civile art. artt. 2740 e 2901 – C.c.i.i. art- 290. CASO Una procedura fallimentare ha chiesto, ai sensi dell'art. 103 l.f., che fosse dichiarata l’inefficacia di alcuni atti dispositivi posti in essere dalla convenuta “con conseguente restituzione del compendio aziendale che ne aveva costituito oggetto”, che veniva rigettata dal Tribunale adito, in ragione dell'inammissibilità di un'azione revocatoria proposta nei confronti di un fallimento dopo l'apertura del...
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di Federico Callegaro, Cultore di Diritto Commerciale presso l' Università degli Studi di Verona
- 17 Novembre 2020
Cass. Civ. Sez. 6, Sent. 17 giugno 2020[1], n. 11696. Pres. Bisogni – Rel. Dolmetta Parole chiave: Rimesse di terzi in conto corrente – Ordinante socio del fallito e successivamente Scientia Decoctionis - Assuntore del Concordato Fallimentare – Facoltà del creditore di rifiutare il versamento / determinazione del dies a quo del periodo sospetto. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare[2] art. 67 comma 2 e comma 3 lett. b), art. 124 comma 4, Codice Civile art. 1206. CASO Una procedura fallimentare ha promosso azione revocatoria di “pagamenti normali” e “derivanti da pagamenti effettuate da debitori” eseguita da un Ente Pubblico[3], intervenuti nel semestre anteriore alla dichiarazione di fallimento, a valere di un rapporto bancario intestato all’impresa fallita. Nel corso del giudizio, nella...
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di Federico Callegaro, Cultore di Diritto Commerciale presso l' Università degli Studi di Verona
- 21 Luglio 2020
Cass. civ. Sez. 3, Sent. 8 aprile 2020[1], n. 7740. Pres. Armano – Est. Guizzi Parole chiave: Nuovo Mutuo Ipotecario avente natura di riscadenziamento dei termini di rimborso previsti in quello precedente – Natura gratuita o onerosa - Semplice dilazione del termine di restituzione della somma mutuata, effetti. Massima[2]: In caso di mutuo successivo al primo che preveda una semplice dilazione del termine di restituzione della somma mutuata, in assenza di profili di nuova liquidità, il ripianamento di un debito a mezzo di nuovo credito, da parte della medesima banca, sostanzia un’operazione di natura contabile, ovvero con una coppia di poste nel conto corrente – una in dare, l'altra in avere - [3]. Riferimenti normativi: artt. 1173, 2808, 2878, 2901, cod....
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di Federico Callegaro, Cultore di Diritto Commerciale presso l' Università degli Studi di Verona
- 5 Maggio 2020
Cass. civ. Sez. I, Sent. 20 novembre 2018, n. 29913, Pres. Didone - Est. Terrusi Parole chiave: stato d’insolvenza quale presupposto per la dichiarazione di fallimento – insolvenza vs. inadempimento - criteri per l’accertamento. Massima: ai fini della dichiarazione di fallimento è necessario e sufficiente, sul piano del riscontro oggettivo di quello specifico status, l'accertamento di una situazione d'impotenza economico patrimoniale, idonea a privare il soggetto della capacità di far fronte, con mezzi "normali", ai propri debiti. L’accertamento è desumibile dalla impossibilità dell'impresa di continuare a operare proficuamente sul mercato, fronteggiando con mezzi ordinari le proprie obbligazioni. Riferimenti normativi: art. 5 Legge Fallimentare. CASO Una Società dichiarata fallita contestava la valutazione del primo giudice, il quale aveva dedotto l'esistenza dello...
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