Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 11 Maggio 2015
Una recente decisione della Cassazione del 30 marzo 2015, n. 6377 (scarica sentenza), offre lo spunto per operare una rapida ricognizione dei principi di diritto fissati dalla giurisprudenza di legittimità riguardo ai rapporti tra esecuzione individuale e fallimento nell'ambito delle operazioni di credito fondiario. In via di premessa, occorre ricordare che ex art. 41, 2° co., t.u.b., l'azione esecutiva sui beni ipotecati a garanzia di finanziamenti fondiari può essere iniziata o proseguita dalla banca anche dopo la dichiarazione di fallimento del debitore (la facoltà del creditore fondiario di iniziare o proseguire l'azione esecutiva chiedendo la vendita in sede esecutiva, si pone in deroga a quanto stabilito dall'art. 51 l. fall.). Il curatore ha facoltà di intervenire nell'esecuzione individuale. La somma ricavata...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 4 Maggio 2015
Riguardo alla dibattuta legittimità dell'anatocismo bancario dal 1° gennaio 2014 (v. precedente articolo del 9 marzo), si evidenziano due recenti ordinanze del Tribunale di Milano, rispettivamente in data 25.3.2015 e 3.4.2015 (scarica ordinanza Trib. Milano 3 aprile 2015), finalizzate ad inibire il calcolo anatocistico degli interessi passivi maturati nell'ambito di un contratto di finanziamento (anche già in essere alla data del 1° gennaio 2014). Con convincenti argomentazioni logico-giuridiche i giudici, investiti della questione ex art. 140, comma 8, del Codice del Consumo (d.lgs. n. 206/2005), hanno infatti rilevato la chiara, lapidaria portata dispositiva del secondo comma dell'art. 120 T.U.B., in forza del quale gli interessi non possono produrre ulteriori interessi, che viceversa vanno conteggiati solo sulla sorte capitale (come peraltro...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 27 Aprile 2015
La cd. usura in concreto è disciplinata dal terzo comma dell'art. 644 c.p., secondo cui "sono altresì usurari gli interessi, anche se inferiori a tale limite, e gli altri vantaggi o compensi che, avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità, ovvero all’opera di mediazione, quando chi li ha dati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica o finanziaria". Riguardo all'operatività della previsione normativa in commento, la Cassazione pen., con decisione n. 18778 del 7.5.2014, ha fissato i seguenti principi di diritto: - ai fini dell’integrazione dell’elemento materiale della cd. usura in concreto occorre che il soggetto passivo...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 20 Aprile 2015
Si segnalano due decisioni della Cassazione, in tema di mutuo bancario, su aspetti di ricorrente interesse pratico-professionale. Cass. 15.1.2014, n. 11400, ha precisato che con l'entrata in vigore del d.lgs. 1.9.1993, n. 385 (T.U.B), l’avvenuta trasformazione del credito fondiario in un contratto di finanziamento a medio e lungo termine garantito da ipoteca di primo grado su immobili ha comportato l'applicazione delle limitazioni di cui all'art. 1283 c.c.: di conseguenza, il mancato pagamento di una rata di mutuo non determina più l'obbligo (prima normativamente previsto) di corrispondere gli interessi di mora sull'intera rata, inclusa la parte rappresentata dagli interessi corrispettivi, dovendosi altresì escludere la vigenza di un uso normativo contrario. La Suprema Corte, inoltre, con altra decisione del 27.11.2014, n. 25205,...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 13 Aprile 2015
La negazione dell’esistenza di usi normativi idonei a legittimare la capitalizzazione trimestrale degli interessi debitori (Cass. n. 2374/1999; Cass. n. 3096/1999; Cass. n. 12507/1999), ha indotto la giurisprudenza ad interrogarsi circa la presenza di consuetudini in grado di giustificare l’anatocismo su altre basi temporali. Esclusa l’esistenza di usi normativi in ordine ad una capitalizzazione da operare su base annuale (cfr. Cass. n. 20172/2013; Cass., Sez. U., n. 24418/ 2010; Cass. n. 6187/2005), anche l’ipotesi della capitalizzazione semestrale, da fondarsi eventualmente sull’applicazione dell’art. 1831 cod. civ. al contratto di conto corrente bancario, è stata esclusa, sicchè deve ritenersi che gli interessi a debito del correntista debbano essere calcolati senza alcuna forma di capitalizzazione. Nel solco di questa conclusione si...
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