Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 12 Marzo 2024
Una recentissima ordinanza della Cassazione (Cass. n. 5369/2024) ha operato un didascalico inquadramento delle conseguenze, nell’ambito di una controversia bancaria, della mancata produzione ad opera del correntista attore della intera serie degli estratti conto. I giudici hanno riaffermato la ‘regola’ che, a fronte della produzione non integrale degli estratti conto, è possibile, per il giudice del merito, ricostruire i saldi attraverso altri elementi di prova (Cass. n. 11543/2019; Cass. n. 9526/2019); in particolare il giudice, per far fronte alla necessità di elaborazione di dati incompleti, può avvalersi di un consulente tecnico d’ufficio, essendo consentito svolgere un accertamento tecnico contabile al fine di rideterminare il saldo del conto in base a quanto comunque emergente dai documenti prodotti in giudizio (Cass. n....
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 5 Marzo 2024
Il phishing è una truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati quali numero di carta di credito e/o password di accesso al servizio di home banking, motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico. Chi utilizza tecniche di phishing - che può configurarsi anche mediante l’invio di sms: c.d. smishing ovvero l’effettuazione di chiamate vocali: c.d. vishing - mira ad ottenere, tramite artifici e raggiri e inducendo in errore l’utente, le credenziali di autenticazione necessarie ad accedere abusivamente a spazi informatici esclusivi del titolare (ad esempio relativi alla gestione dei conti correnti online) e a svolgere,...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 27 Febbraio 2024
Ai fini dell’identificazione delle rimesse solutorie o ripristinatorie e della rideterminazione del corretto saldo dare e avere nei rapporti bancari di c/c, occorre avere a riferimento il “saldo banca”, ossia la contabilità risultante dagli estratti conto predisposti dall’istituto bancario e periodicamente inviati al cliente, oppure il c.d. “saldo rettificato” o “ricalcolato”, che prevede la ricostruzione del dare/avere del conto corrente depurato dagli effetti determinati dalla presenza di eventuali clausole nulle? La Cassazione ha stabilito che per verificare se un versamento effettuato dal correntista nell'ambito di un rapporto di apertura di credito in conto corrente abbia avuto natura solutoria o solo ripristinatoria, occorre, all'esito della declaratoria di nullità da parte dei giudici di merito delle clausole, previamente eliminare tutti gli addebiti...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 20 Febbraio 2024
L’estratto conto è un prospetto contabile dal quale risultano tutte le operazioni attive e passive poste in essere in un determinato periodo. Dal predetto prospetto si evince la natura delle operazioni, gli interessi, le spese, le commissioni ed infine il saldo attivo e passivo finale. Tale (pur fondamentale) documento conto non costituisce l'unico mezzo di prova attraverso cui ricostruire le movimentazioni del rapporto; esso consente di avere un appropriato riscontro dell'identità e consistenza delle singole operazioni poste in atto ma, in assenza di alcun indice normativo che autorizzi una diversa conclusione, non può escludersi che l'andamento del conto possa accertarsi avvalendosi di altri strumenti rappresentativi delle intercorse movimentazioni (Cass. n. 2435/2020; Cass. n. 5887/2021; Cass. n. 1538/2022; Cass. n. 10140/2022;...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 13 Febbraio 2024
A norma dell'art. 1957 c.c., il termine di decadenza per l’azione del creditore nei confronti del fideiussore è fissato in 6 mesi dalla scadenza dell’obbligazione garantita ovvero 2 mesi se «il fideiussore ha espressamente limitato la sua fideiussione allo stesso termine dell’obbligazione principale». La recente Cass. n. 2607/2024 ha confermato che la decadenza del creditore dal diritto di pretendere l'adempimento dell'obbligazione fideiussoria, sancita dall'art. 1957 c.c. per effetto della mancata tempestiva proposizione delle azioni contro il debitore principale, può essere preventivamente rinunciata dal fideiussore, trattandosi di pattuizione rimessa alla disponibilità delle parti che non urta contro alcun principio di ordine pubblico, comportando soltanto l'assunzione, per il garante, del maggior rischio inerente al mutamento delle condizioni patrimoniali del debitore (Cass. n....
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