Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 20 Giugno 2016
Secondo un diffuso convincimento giurisprudenziale, il conto anticipi non deve essere considerato alla stregua di un finanziamento. Se la banca concede una linea di credito per anticipazione su fatture, fissando il c.d. castelletto di sconto, il termine di prescrizione per l’azione di ripetizione di addebiti nulli decorre dalla data del pagamento, ossia dell’incasso o dell’addebito in conto corrente. Il montante del fido non rappresenta, infatti, la somma di cui il cliente ha facoltà di disporre fino a revoca (o a termine), ma semplicemente il limite entro cui la banca si impegna a scontare gli effetti e le ricevute bancarie che il cliente presenterà: ciò non implica "alcun trasferimento di denaro al cliente (neppure nella forma della messa a disposizione)...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 13 Giugno 2016
Si segnalano due pronunce della Suprema Corte di Cassazione in materia di fideiussione, garanzia personale diffusamente utilizzata dalle banche nelle operazioni di finanziamento. Con la recente Cass. n. 4112/2016, i giudici di legittimità hanno stabilito che l'assenso del fideiussore, nel caso previsto dall'art. 1956 c.c. (liberazione del fideiussore per obbligazione futura), non impone la forma scritta, non potendosene affermare la configurazione in termini di accordo a latere del contratto bancario cui la fideiussione accede, costituendo la norma suddetta molto più semplicemente un'applicazione del principio di buona fede nell'esecuzione dei contratti (Cass. n. 394/2006). La stessa decisione ha altresì ribadito che vi possono essere casi in cui la richiesta di speciale autorizzazione di cui all'art. 1956 c.c. non è necessaria perché l'autorizzazione può essere ritenuta implicitamente o tacitamente concessa dal fideiussore. In altri termini, in ipotesi...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 6 Giugno 2016
Per la costituzione dell’obbligo di corrispondere interessi in misura superiore a quella legale (come pure per la modifica della clausola concernente gli interessi, comportante il superamento della soglia legale) è necessaria la forma scritta ‘ad substantiam’, la cui mancanza comporta la nullità della clausola stessa, con automatica sostituzione della misura convenzionale con quella legale (Cass. 1878/1972; Cass. 266/2006; Cass. 3017/2014; App. Salerno 27.1.2016; Trib. Torino 2.7.2015): in caso di mancata sottoscrizione del relativo patto da parte di entrambi i contraenti, infatti, non può ritenersi che l'accordo si sia concluso 'per facta concludentia' (Cass. 3017/2014). La prova di una pattuizione di interessi oltre il tasso legale grava sulla parte che chiede il pagamento del tasso ultralegale...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 27 Maggio 2016
Secondo un diffuso orientamento giurisprudenziale, il saldo da considerare - anche per qualificare un versamento solutorio o ripristinatorio - non è quello rinvenibile dagli estratti conto bancari (c.d. saldo banca), ma è quello ‘ricalcolato/rettificato’, ovvero il saldo depurato dalle competenze illegittimamente addebitate dalla banca, giorno per giorno, nel corso del rapporto (Trib. Udine 29.10.2013; Trib. Ancona 18.11.2014 e 12.4.2016; Trib. Alessandria 21.2.2015). Dibattuta è l'applicabilità dell'art. 1194 c.c. (imputazione del pagamento agli interessi) in sede di ricalcolo giudiziale del dare-avere nei rapporti di conto corrente bancario. Secondo un primo orientamento, quella recata dall'art. 1194 c.c. è una regola di carattere generale, per cui "il pagamento fatto in conto capitale ed interessi deve essere imputato prima a...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 23 Maggio 2016
Con riferimento alle operazioni regolate in conto corrente e riguardo agli oneri probatori a carico delle parti in ipotesi di contitolarità, Cass. n. 18777/2015 ha precisato che la cointestazione di un conto corrente tra coniugi attribuisce agli stessi, ex art. 1854 c.c., la qualità di creditori o debitori solidali dei saldi del conto, sia nei confronti dei terzi che nei rapporti interni, e fa presumere la contitolarità dell’oggetto del contratto; tale presunzione dà luogo ad una inversione dell’onere probatorio che può essere superata attraverso presunzioni semplici – purché gravi, precise e concordanti – dalla parte che deduca una situazione giuridica diversa da quella risultante dalla cointestazione stessa. Sempre in tema di conto corrente bancario e con particolare riguardo alla...
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