Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 6 Dicembre 2016
In base alla normativa vigente, non possono essere sottoposte all’ABF controversie relative a operazioni o comportamenti anteriori al 1° gennaio 2009. Ciò comporta il rigetto delle domande che riguardino a) operazioni poste in essere e concluse in epoca antecedente alla suddetta data o comunque b) comportamenti che abbiano esaurito i propri effetti entro quella data (ABF n. 3900/2013). Con riferimento ai rapporti di durata, invece, i Collegi hanno costantemente osservato che occorre distinguere secondo che la controversia abbia a oggetto la fase di formazione del consenso (ovvero vizi genetici del rapporto giuridico) o piuttosto momenti esecutivi (ovvero l’interpretazione degli effetti del contratto). Tale principio, confermato in più occasioni (ABF nn. 67/2013, 4143/2013, 4235/2013, 3900/2013, 6643/2013), è stato accolto dal...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 29 Novembre 2016
Secondo parte della giurisprudenza di merito (Trib. Cremona 9.1.2015; Trib. Milano 29.1.2015; Trib. Roma 7.5.2015; Trib. Rimini 6.2.2015; Trib. Vibo Valentia; Trib. Brescia 24.11.2014; Trib. Salerno 27.7.1998; Trib. Macerata 1.6.1999; Trib. Napoli 5.5.2000; Trib. Treviso 12.11.2015), ad escludere l'assoggettamento degli interessi di mora alla normativa antiusura concorrono: a) il rilievo secondo cui gli artt. 1815, comma 2, c.c., e 644, comma 1, c.p., si riferiscono, rispettivamente, agli interessi "convenuti" e "in corrispettivo", ossia afferenti alla fase fisiologica del rapporto (Trib. Verona 12.9.2015); b) la circostanza che le Istruzioni della Banca d'Italia per il calcolo del tasso effettivo globale medio (TEGM) non contemplano gli interessi di mora (c.d. principio di omogeneità di confronto): la L. 108/1996 esige, infatti, la rilevazione comparata...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 22 Novembre 2016
L'assegno bancario privo di data di emissione è nullo, non vale cioè come tale (art. 2, comma 1, legge ass.), bensì come mera promessa di pagamento (Cass. 4804/2006; 4368/1995); di conseguenza non trovano applicazione le disposizioni di cui all'art. 58 legge ass., e in particolare l'onere del deposito in cancelleria, rivolto ad evitare il rischio di esporre il debitore contemporaneamente all'azione cartolare e all'azione causale (Cass. 20449/2016; Cass. 6/1985). L'eventualità che il portatore metta in circolazione il titolo nonostante la mancanza di data, può essere fonte di pregiudizi di puro fatto - non già di diritto - per il traente, dato che agli effetti della validità dell'assegno bancario occorre che il requisito dell'indicazione della data sussista al momento in cui...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 15 Novembre 2016
In una recente decisione pubblicata il 3 novembre 2016 n. 22270, la Suprema Corte è tornata ad occuparsi della CMS pattuita ante 2009 che, come noto, le Istruzioni di vigilanza della Banca d'Italia (versione 2006) escludevano dal calcolo del TEG. Al riguardo, il principio di diritto espresso dai giudici di legittimità stabilisce che, in tema di contratti bancari, la disposizione dettata dall'art. 2-bis, comma 2, del decreto-legge n. 185 del 2008, che attribuisce rilevanza, ai fini dell'applicazione dell'art. 1815 cod. civ., dell'art. 644 cod. pen. e degli artt. 2 e 3 della legge n. 108 del 1996, agli interessi, alle commissioni e alle provvigioni derivanti dalle clausole, comunque denominate, che prevedono una remunerazione, a favore della banca, dipendente dall'effettiva durata...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 8 Novembre 2016
In presenza di un contratto di fideiussione, è all'obbligazione garantita che deve rife- rirsi il requisito soggettivo della qualità di consumatore, ai fini dell'applicabilità della specifica normativa in materia di tutela del consumatore, di cui agli artt. 1469 bis e ss. c.c., attesa l'accessorietà dell'obbligazione del fideiussore rispetto all' obbligazione garantita. Ne consegue che deve ritenersi valida, per difetto del requisito soggettivo di applicabilità della disciplina delle clausole abusive nei contratti con i consumatori, la clausola derogativa della competenza territoriale, contenuta nel contratto di fideiussione per le esposizioni bancarie di una società di capitali, stipulato da un socio o da un terzo a favore di detta società (Cass. n. 16827/2016; conf. Cass. 25212/2011; Cass. 10107/2005; Cass. 314/2001). È parimenti diffuso...
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