Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 2 Novembre 2016
La mediazione è l’attività svolta da un professionista con requisiti di terzietà, finalizzata alla ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, anche con formulazione di una proposta per la risoluzione della lite. La mediazione, rispetto ad alcune materie elencate nell’articolo 5 del d.lgs. n. 28 del 2010, si pone come condizione di procedibilità per l’avvio del processo (l’improcedibilità deve essere eccepita dal convenuto, a pena di decadenza, o rilevata d’ufficio dal giudice non oltre la prima udienza; nulla è invece stabilito riguardo un termine ultimo per il rilievo officioso del difetto della condizione di procedibilità in caso di mediazione demandata, cfr. Trib. Verona 7.7.2016). Tra le materia che soggiacciono all'obbligo di mediazione sono da annoverare anche...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 25 Ottobre 2016
Il c.d. principio di vicinanza della prova prevede che l’onere della prova debba essere ripartito tenendo conto in concreto della possibilità per l’uno o per l’altro dei contendenti di provare circostanze che ricadono nelle rispettive sfere d’azione, per cui è ragionevole gravare dell’onere probatorio la parte a cui è più vicino il fatto da provare (ossia, nei rapporti bancari, la banca). Secondo la Cassazione, l’onere della prova ex art. 2697 c.c. non subisce deroghe né per effetto della natura dell’azione (accertamento negativo) proposta dal correntista né avuto riguardo al c.d. principio di vicinanza della prova: “l'onere probatorio gravante, a norma dell‘art. 2697 c.c., su chi intende far valere in giudizio un diritto, ovvero su chi eccepisce la modifica o l'estinzione...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 18 Ottobre 2016
La produzione del saldaconto e di parte degli estratti conto da parte della banca non consente l'integrale ricostruzione delle movimentazioni dei conti bancari e, quindi, la corretta determinazione del dovuto dal correntista. Secondo il costante insegnamento della Cassazione (Cass. nn. 10692/2007; 23794/2010; 21597/2013; 10696/2014; 7972/2016; 16829/2016) nei rapporti bancari in conto corrente, una volta che sia stata esclusa la validità, per mancanza dei requisiti di legge, della pattuizione di interessi non dovuti (ultralegali o anatocistici) a carico del correntista, la banca non può dimostrare l'entità del proprio credito mediante la produzione, ai sensi dell'art. 2710 c.c., di estratto notarile delle sue scritture contabili o di estratto di saldaconto, dai quali risulti il mero saldo del conto. Soltanto la produzione degli...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 11 Ottobre 2016
Con l'interessante decisione n. 39334 del 12 luglio 2016 (pubblicata il 22 settembre 2016), la Cassazione ha stabilito due importanti principi di diritto in materia di usura 'per dazione'. L'art. 644 c.p., come noto, punisce sia la dazione sia la pattuizione di interessi usurari. Il delitto di usura si configura, dunque, come un reato a schema duplice, costituito da due fattispecie - destinate strutturalmente l'una ad assorbire l'altra, con l'esecuzione della pattuizione usuraria - aventi in comune l'induzione del soggetto passivo alla pattuizione di interessi o altri vantaggi usurari in corrispettivo di una prestazione di denaro o di altra cosa mobile, delle quali l'una è caratterizzata dal conseguimento del profitto illecito e l'altra dalla sola accettazione del sinallagma ad...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 4 Ottobre 2016
Secondo la giurisprudenza di legittimità l’oggetto del contratto, per il quale è necessaria la forma scritta ad substantiam, può considerarsi determinabile, benché non indicato specificamente, solo se sia con certezza individuabile in base agli elementi prestabiliti dalle parti nello stesso atto scritto (cfr. Cass. n.5385/11; Cass. n.2216/04; Cass. n.7416/00; Cass. n.6214/99). Con specifico riferimento ai contratti di mutuo, la Suprema Corte ha evidenziato come, affinché una convenzione relativa agli interessi ultralegali sia validamente stipulata ai sensi del’art.1284, comma 3, c.c. (che è norma imperativa), oltre ad avere la forma scritta, deve contenere l’indicazione della percentuale del tasso di interesse in ragione di un periodo determinato, precisando che tale condizione può essere soddisfatta anche per relationem, attraverso il richiamo a criteri...
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