Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 21 Febbraio 2017
La Circolare Banca d’Italia n. 139/1991 - Centrale dei rischi. Istruzioni per gli intermediari creditizi (15° aggiornamento: giugno 2016), nel disciplinare il funzionamento della Centrale dei rischi prevede (Cap. II, Sez. 6, § 19.1) che nel caso di soggetti destinatari di provvedimenti di sospensione dei termini di pagamento disposti dalla Procura della Repubblica a favore delle "vittime di usura", ex art. 20 L. 44/99 (modificato dalla L. 3/2012), gli intermediari devono tener conto della temporanea inesigibilità dei crediti - sia in quota capitale che in sorte interessi (ove prevista) - ai fini della quantificazione degli importi da segnalare. Coerentemente, per l'intero periodo di efficacia del procedimento sospensivo, essi devono fermare il computo dei giorni di persistenza dell'eventuale inadempimento e valorizzare...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 14 Febbraio 2017
Secondo il prevalente orientamento della giurisprudenza di merito (da ultimo App. Milano 5.1.2017) e di legittimità la banca che agisce in giudizio per far valere il proprio credito, derivante dal saldo debitore del conto, al fine di dimostrare l'entità del credito (contestato dalla controparte) deve produrre gli estratti conto a partire dalla data di apertura del rapporto (Cass. 4046/2016; Cass. 20221/2015; Cass. 9201/2015; Cass. 21597/2013; Cass. 1842/2010; Cass. 23974/2010). Nell'ipotesi in cui la banca creditrice non abbia prodotto il primo estratto conto, si ritiene corretto effettuare il calcolo dei rapporti di dare e avere tra le parti, partendo dal c.d. 'saldo zero' (Cass. 19696/2014; Cass. 3632/2014; Cass. 9695/2011; Cass. 1842/2011; Cass. 23974/2010). La giurisprudenza di legittimità ha altresì precisato che...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 7 Febbraio 2017
Il contratto di conto corrente bancario, o di corrispondenza, ha natura di contratto innominato misto, in cui concorrono gli elementi del mandato (che hanno rilievo preminente nella determinazione della sua struttura e disciplina, come si ricava dal richiamo alle norme sul mandato contenuto nell'art. 1856 c.c. per tutte le operazioni regolate in conto corrente) ed elementi di altri negozi (così Cass. 21 dicembre 1971 n. 3701). Tanto non basta, tuttavia, a far ritenere che il rendiconto della banca per l'attività prestata in esecuzione del contratto trovi la sua disciplina nella regola posta dall'art. 1712 c.c.. Vero è, invece, che in tema di conto corrente bancario ha fondamento applicativo l'art. 1832 c.c. (cui fa rinvio l'art. 1857 c.c.). La Corte di...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 31 Gennaio 2017
La CTU non è un mezzo istruttorio in senso stretto ma rientra nei poteri discrezionali del giudice di merito, cui è rimessa la facoltà di valutarne la necessità o l'opportunità ai fini della decisione, nonché l'ambito di estensione Essa può essere disposta solo per valutare fatti di cui sia già pacifica la dimostrazione e non può essere funzionale a soddisfare finalità esclusivamente esplorative: non può valere a eludere l'onere di allegazione e di prova incombente sulle parti processuali per la dimostrazione dei fatti posti alla base delle pretese azionate, specie in un sistema processuale caratterizzato da preclusioni istruttorie. Di conseguenza, la richiesta di CTU non è ammissibile ove la parte tenda con essa a supplire l'onere di allegazione e della...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 24 Gennaio 2017
Si segnala una recente decisione della Suprema Corte (Cass. 1 dicembre 2016, n. 24546) che ha ribadito importanti principi di diritto di immediato impatto pratico: - nei rapporti bancari in conto corrente, la banca non può sottrarsi all'onere di provare il proprio credito invocando l'insussistenza dell'obbligo di conservare le scritture contabili oltre dieci anni dalla data dell'ultima registrazione, in quanto tale obbligo, volto ad assicurare una più penetrante tutela dei terzi estranei all'attività imprenditoriale, non può sollevarla dall'onere della prova piena del credito vantato anche per il periodo ulteriore (da ultimo Cass. 7972/2016); - quando viene dedotta l'invalidità della clausola contrattuale che stabilisce, in violazione dell'art. 1283 c.c., la capitalizzazione passiva degli interessi trimestrali passivi, è necessario procedere alla ricognizione...
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