Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 6 Marzo 2018
La giurisprudenza pressoché totalitaria esclude che l’ammortamento c.d. 'alla francese' possa giuridicamente configurare l’applicazione di interessi anatocistici nella determinazione della quota interessi della rata; nelle medesime decisioni è anche abitualmente affermato che l’assenza di qualsivoglia capitalizzazione (palese o occulta) nel piano di ammortamento c.d. francese esclude che possa verificarsi alcuna pregiudizievole discordanza (indeterminatezza tasso di interesse ex art. 1284 c.c.) tra il tasso pattuito nel contratto di finanziamento (TAN) e quello effettivo (ex multis Trib. Roma 16.6.2016; Trib. Palermo 31.1.2017; Trib. Pisa 21.4.2017; contra Trib. Isernia 28.7.2014), salvo il caso, patologico e non fisiologico, in cui nello svolgersi del rapporto il contegno della banca diverga da quanto pattuito. Come noto, mentre il tasso annuo nominale (TAN) è stabilito su base...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 27 Febbraio 2018
In giurisprudenza (Cass. n. 798/2013; Cass. n. 5919/2016; App. Lecce 13.11.2015; App. Milano 20.7.2017; di recente, Trib. Paola 10.2.2018) appare consolidato il convincimento secondo cui se il c/c è ancora aperto, il cliente ha comunque titolo e interesse a proporre azione di accertamento negativo, intesa a ottenere: a) la dichiarazione di nullità delle clausole contrattuali (che prevedano, ad es., diversa periodicità di chiusura al fine di liquidare le competenze, l'applicazione di interessi anatocistici o eccedenti il tasso-soglia e simili); b) l'accertamento delle somme addebitate dalla banca (a titolo di interesse, commissioni e spese) in base alla clausola nulla o comunque in difetto di una conforme previsione contrattuale; c) infine, lo storno dell'annotazione indebita, col conseguente ricalcolo dei rapporti di dare-avere....
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 20 Febbraio 2018
La Cassazione, in conformità all'art. 117, comma 2, TUB, ha ritenuto legittime le disposizioni secondo cui il contratto di apertura di credito, qualora risulti già previsto e disciplinato da un contratto di conto corrente stipulato per iscritto, non deve, a sua volta, essere stipulato per iscritto, a pena di nullità (Cass. n. 27836/2017; Cass. n. 14470/2005). Resta inteso che tale principio deve essere correttamente inteso perché, «l'intento di agevolare "particolari modalità della contrattazione" non (può) comportare - in una equilibrata visione degli interessi in campo (...) - una "radicale" soppressione della forma scritta, ma solo una relativa attenuazione della stessa che, in particolare, salvaguardi (...) la necessaria indicazione delle condizioni economiche del contratto ospitato» (Cass. n. 9068/2017; Cass. n. 7763/2017)....
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 13 Febbraio 2018
La Cassazione, con l'ordinanza n. 18581 del 2017, è tornata ad occuparsi dell'eccezione di prescrizione delle rimesse solutorie. A fronte della comprovata esistenza di un contratto di conto corrente assistito da apertura di credito, la natura ripristinatoria o solutoria dei singoli versamenti emerge dagli estratti conto che il correntista, attore nell'azione di ripetizione, ha l'onere di produrre in giudizio. In un quadro processuale definito dalla presenza degli estratti conto, secondo la Cassazione non compete alla banca convenuta fornire specifica indicazione delle rimesse solutorie cui è applicabile la prescrizione: "un tale incombente è estraneo alla disciplina positiva dell'eccezione in esame". Una volta che la parte convenuta abbia formulato la propria eccezione di prescrizione, compete al giudice verificare quali rimesse, per essere...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 6 Febbraio 2018
Il c.d. ISC (indicatore sintetico di costo) non è un tasso propriamente inteso, quanto piuttosto un indicatore sintetico del costo complessivo del finanziamento, avente lo scopo di consentire al cliente di conoscere l'effettivo costo totale del credito, prima di accedervi (Trib. Salerno 31.1.2017 e 5.6.2017; Trib. Mantova 2.5.2017: ISC ‘informativa precontrattuale; Trib. Bergamo 25.7.2017 e 9.9.2017; Trib. Bologna 29.9.2017: ISC regola di comportamento, no di validità, avente valenza informativa). Secondo la giurisprudenza prevalente, la sua eventuale erronea indicazione non comporta, di per sé, una maggiore onerosità del finanziamento, quanto piuttosto un’erronea rappresentazione del suo costo complessivo (ABF 4593/2016; ABF 3492/2017; Trib. Roma 19.4.2017; Trib. Bari 7.6.2017), senza che risultino inficiate le pattuizioni relative ai tassi di interesse, se correttamente esplicitate...
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