Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 25 Febbraio 2025
La fideiussione si definisce omnibus quando garantisce tutte le obbligazioni già assunte o da assumersi in futuro da un debitore principale nei confronti della banca. Con la fideiussione omnibus risultano, dunque, garantite tutte le obbligazioni, presenti e future, derivanti da operazioni bancarie di qualunque natura. La fideiussione omnibus e la fideiussione specifica tutelano interessi economico-individuali differenti: la prima è funzionale a garantire tutte le obbligazioni, anche future, contratte dal debitore principale nei confronti dell’istituto di credito; la seconda è finalizzata a garantire singole e specifiche obbligazioni del cliente verso la banca. La fideiussione omnibus possiede una causa distinta rispetto a quella propria della fideiussione specifica, in ragione della rilevanza dell’attività di concessione di finanziamenti – svolta in via professionale e...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 18 Febbraio 2025
L’estratto conto, richiesto dall’art. 50 TUB per la concessione del decreto ingiuntivo a favore delle banche, deve consistere in un’indicazione analitica dei movimenti che conducono al saldo finale. Diversamente, il saldaconto (previsto dalla normativa previgente) rappresenta solo l’espressione numerica del saldo risultante dalle diverse annotazioni in dare e in avere del conto (Cass., Sez. Un., n. 6707/1994). Solo un estratto conto dettagliato possiede i requisiti di completezza e intelligibilità necessari a consentire una contestazione consapevole delle risultanze del documento; un mero saldaconto è, pertanto, inidoneo a costituire prova per la concessione del decreto ingiuntivo (Cass. n. 13542/2017; Cass. n. 12935/2017; Cass. n. 12936/2017; per la giurisprudenza di merito, tra le altre, Trib. Torino 28.5.2013; Trib. Verona 2.12.2015). Secondo Dolmetta, la...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 11 Febbraio 2025
Il Tribunale di Ferrara, con sentenza del 2 gennaio 2025, pronunciata in un giudizio di opposizione all’esecuzione relativo alla riscossione di un credito bancario oggetto di cessione, si è espresso su questioni attinenti alla cessione di crediti in blocco ex art. 58 TUB e al loro recupero, aderendo ai principi sanciti dalla Corte di Cassazione in materia. Richiamando la sentenza n. 17944 del 2023 della Suprema Corte, il Tribunale ha ribadito che, in tema di cessione di crediti in blocco ai sensi dell’art. 58 T.U.B., «ove il debitore ceduto contesti l’esistenza dei contratti, ai fini della relativa prova non è sufficiente quella della notificazione della detta cessione, neppure se avvenuta mediante avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dovendo il giudice procedere...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 4 Febbraio 2025
Ai sensi dell’art. 39, comma 5, TUB, i debitori hanno diritto di richiedere, una volta estinto almeno un quinto del debito originario, una riduzione proporzionale della somma iscritta a garanzia ipotecaria, con conseguente diminuzione della soglia di responsabilità ipotecaria. La riduzione prevista da tale disposizione, che sostanzialmente riprende quanto stabilito dall’art. 2873, comma 2, c.c., riguarda l’importo iscritto a garanzia. La cosiddetta restrizione ipotecaria, contemplata nella seconda parte del quinto comma citato, attiene invece alla consistenza dell’immobile costituito in garanzia. In particolare, il debitore ha il diritto di «ottenere la parziale liberazione di uno o più immobili ipotecati quando, dai documenti prodotti o da perizie», risulti che le somme ancora dovute siano adeguatamente garantite dai beni rimanenti «ai sensi dell’art....
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 28 Gennaio 2025
La Corte di Cassazione (ex multis, Cass. n. 17291/2016) ha fornito utili indicazioni per stabilire quando il recesso della banca dal rapporto di affidamento in conto corrente sia legittimo, ovvero non arbitrario e/o privo di previsione contrattuale: - in caso di recesso da un rapporto di credito a tempo determinato per una giusta causa specificamente prevista dalle parti nel contratto, il giudice non deve limitarsi a un semplice riscontro obiettivo della sussistenza o meno della giusta causa tipica. Alla luce del principio secondo cui il contratto deve essere eseguito secondo buona fede (art. 1375 c.c.), è necessario accertare che il recesso non sia stato esercitato con modalità impreviste e arbitrarie (ad esempio, in assenza di inadempimenti, indici di insolvenza o...
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