Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 8 Febbraio 2022
Nella prassi i rapporti banca/cliente sono anche regolati da piani di rientro (rateizzazione del debito) e ricognizioni di debito (dichiarazioni unilaterali recettizie confermative di un preesistente rapporto fondamentale). Secondo la giurisprudenza di legittimità (Cass. n. 20689/2016; Cass. n. 25544/2018; Cass. n. 22588/2020; da ultimo Cass. n. 2855/2022) la ricognizione di debito non costituisce autonoma fonte di obbligazione, ma ha solo effetto confermativo di un preesistente rapporto fondamentale, determinando, ex art. 1988 c.c., un'astrazione meramente processuale della "causa debendi", da cui deriva una semplice "relevatio ab onere probandi" che dispensa il destinatario della dichiarazione dall'onere di provare quel rapporto, che si presume fino a prova contraria, ma dalla cui esistenza o validità non può prescindersi sotto il profilo sostanziale, venendo, così,...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 1 Febbraio 2022
Ricorre un collegamento negoziale «ove più contratti autonomi, ciascuno caratterizzato dalla propria causa, formino oggetto di stipulazioni coordinate, nell’intenzione delle parti, alla realizzazione di uno scopo pratico unitario, costituito, di norma, dall’agevolare la realizzazione della funzione economico-sociale dell’un d’essi » (Cass., Sez. Un., 27.3.2008, n. 7930). Le parti, nell’esercizio della loro autonomia contrattuale, possono dar vita, con uno o più atti, a diversi e distinti contratti che, pur conservando l’individualità propria di ciascun tipo negoziale e pur rimanendo sottoposti alla relativa disciplina, vengono tuttavia collegati tra loro, in funzione del risultato concreto unitariamente perseguito, con rapporto di reciproca dipendenza, in modo che le vicende dell’uno si ripercuotono sull’altro o sugli altri, condizionandone non solo l’esecuzione ma anche la validità; in definitiva,...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 25 Gennaio 2022
Riguardo ai tempi di conservazione del contratto di finanziamento da parte dell’intermediario creditizio non vi è uniformità di vedute. Secondo parte della giurisprudenza di merito (Trib. Taranto 17.9.2015; Trib. Sassari 21.12.2015; Trib. Roma 10.4.2015; Trib. Milano 14.2.2017; Trib. La Spezia 18.4.2018; Trib. Lagonegro 13.1.2020; Trib. Chieti 11.9.2020; App. Milano 19.11.2021), la banca è obbligata alla conservazione del contratto soltanto per dieci anni (ex art. 119 TUB) e successivamente non è consentito al giudice pronunciare l’inesistenza del contratto. In particolare, è osservato che l’art. 119 TUB prevede a carico della banca un obbligo che ha il suo fondamento in esigenze di tutela della clientela e nella professionalità propria della banca. Ciò non esclude che tale obbligo debba essere contenuto entro convenienti...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 18 Gennaio 2022
La domanda di accertamento negativo del credito, che presuppone la verifica della insussistenza della causa debendi (nullità clausole contrattuali), è abitualmente strumentale alla domanda di ripetizione ex art. 2033 c.c. degli importi (perlopiù interessi) illegittimamente addebitati dalla banca (Cass. n. 7501/2012; Cass. 13.11.2003, n. 1146; Cass. 10.11.2010, n. 22872) ma può essere utilmente avanzata anche autonomamente. Questa azione condivide con l’azione di ripetizione di indebito, infatti, un nucleo di fatti comune (addebito in c/c in base a patto nullo oppure in mancanza di patto), il quale esaurisce il contenuto dell’accertamento negativo e costituisce parte del più ampio thema decidendum dell’azione di ripetizione. Soltanto per agire in ripetizione il cliente ha l’onere di allegare e provare non solo l’indebito, ma anche...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 11 Gennaio 2022
A norma dell’art. 117, comma 1, TUB, i contratti bancari «sono redatti per iscritto e un esemplare è consegnato al cliente». Il carattere necessariamente formale dei contratti bancari è finalizzato a meglio tutelare i clienti, anche garantendo la completezza dell’informazione loro dovuta in ordine al contenuto delle singole clausole di cui il contratto si compone (Cass. n. 16671/2012). A tale scopo, la forma scritta realizza una triplice funzione a beneficio della clientela bancaria: protettiva, informativa (“responsabilizzazione del consenso”) e di certezza dell’atto sottoscritto. In caso di inosservanza della forma prescritta il contratto di finanziamento è nullo (art. 117, comma 3, TUB); la nullità “di protezione” può essere fatta valere solo dal cliente o dal giudice (in quest’ultimo caso se “favorevole”...
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