Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 28 Giugno 2022
L’art. 58 TUB (Cessione di rapporti giuridici) prevede, al terzo comma, che "I privilegi e le garanzie di qualsiasi tipo, da chiunque prestati o comunque esistenti a favore del cedente, nonché le trascrizioni nei pubblici registri degli atti di acquisto dei beni oggetto di locazione finanziaria compresi nella cessione conservano la loro validità e il loro grado a favore del cessionario, senza bisogno di alcuna formalità o annotazione". Secondo parte della giurisprudenza le garanzie che si trasmettono ai sensi dell’art. 58 TUB sono soltanto quelle tipiche (e accessorie) previste dal codice civile (ad es. fideiussione e ipoteca), tra cui non rientrano la lettera di patronage e il contratto autonomo di garanzia: la sicura autonomia del patronage rispetto al rapporto garantito...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 21 Giugno 2022
L’art. 125, comma 3, TUB prevede l’obbligo di preventiva informazione del consumatore, in via autonoma o anche unitamente all’invio di solleciti di pagamento, a fronte della prima segnalazione a una banca dati di « informazioni negative », così come analogamente previsto dall’art. 4, comma 7 (ratione temporis vigente) del Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati del 2004: « al verificarsi di ritardi nei pagamenti, il partecipante, anche unitamente all’invio di solleciti o di altre comunicazioni, avverte l’interessato circa l’imminente registrazione dei dati in uno o più sistemi di informazioni creditizie ». Prima di procedere alla segnalazione relativa al primo ritardo nei rimborsi l’intermediario ha dunque il dovere di avvisare preventivamente l’interessato che può evitare l’iscrizione...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 14 Giugno 2022
Una recente ordinanza della Cassazione del 23 maggio 2022 n. 16636 si è soffermata sulle oscillazioni giurisprudenziali relative all’applicabilità della disciplina dell’art. 1957 c.c. al contratto di garanzia contenente una clausola di pagamento «a prima richiesta e senza eccezioni». Come noto, secondo le Sezioni Unite n. 3947/2010 al contratto autonomo di garanzia, in difetto di diversa previsione da parte dei contraenti, non si applica la norma dell'art. 1957 c.c., sull'onere del creditore garantito di far valere tempestivamente le sue ragioni nei confronti del debitore principale, poiché tale disposizione, collegata al carattere accessorio dell'obbligazione fideiussoria, instaura un collegamento necessario e ineludibile tra la scadenza dell'obbligazione di garanzia e quella dell'obbligazione principale, e come tale rientra tra quelle su cui si fonda...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 7 Giugno 2022
In una recente decisione la Cassazione (ordinanza dell’11 maggio 2022 n. 15033) è tornata ad occuparsi dell’applicazione del c.d. principio di vicinanza della prova alle controversie bancarie. Occorre ricordare che in tema di ripetizione di indebito opera il normale principio dell'onere della prova a carico dell'attore il quale è tenuto a dimostrare sia l'avvenuto pagamento sia la mancanza di una causa che lo giustifichi (Cass. 27 novembre 2018, n. 30713; con specifico riguardo alla ripetizione in materia di conto corrente bancario: Cass. 23 ottobre 2017, n. 24948). Tale ‘regola’ trova applicazione anche ove si faccia questione dell'obbligazione restitutoria dipendente dalla (asserita) nullità di singole clausole contrattuali: infatti, chi allega di avere effettuato un pagamento dovuto solo in parte, e proponga...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 31 Maggio 2022
Il contratto di apertura di credito stipulato per atto pubblico, anche se notificato in forma esecutiva, non è un idoneo titolo esecutivo ex art. 474 c.p.c. perché il debito nasce non con la messa a disposizione della somma ma con la sua diretta utilizzazione da parte del debitore (non risultante dall’atto) (Cass. n. 41791/2021; Cass. n. 20618/2021, che richiama i precedenti di Cass. n. 18182/2004 e Cass. n. 1688/1973). Con il contratto di apertura di credito, infatti, l’istituto bancario si limita a mettere a disposizione del cliente una determinata somma di denaro (art. 1842 c.c.), con la conseguenza che il credito della banca avente ad oggetto la restituzione delle somme erogate al cliente non sorge direttamente dal contratto, ma deriva...
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