Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 28 Febbraio 2023
In tema di illegittime segnalazioni alla Centrale dei rischi, avverso le quali è promossa la tutela cautelare d’urgenza, la “irreparabilità” del pregiudizio di cui all’art. 700 c.p.c. si riferisce a situazioni giuridiche la cui lesione non consente una restitutio in integrum; Stabilito che il fumus boni iuris coincide con la dimostrazione della erronea valutazione compiuta dalla banca segnalante (insussistenza dello stato di insolvenza da cui scaturisce l’appostazione ‘a sofferenza’), riguardo al periculum in mora la giurisprudenza ha disposto la cancellazione ex art. 700 c.p.c. della illegittima segnalazione alla Centrale dei rischi a) qualora tale segnalazione possa determinare la revoca di altri affidamenti da parte di altri istituti di credito, allarmati da una situazione di insolvenza in realtà inesistente, così determinando...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 14 Febbraio 2023
La disciplina del recesso dal contratto di apertura di credito è prevista dall’art. 1845 c.c., che distingue tra i contratti a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato. Dal recesso derivano, notoriamente, due effetti: la sospensione della disponibilità del fido (efficacia estintiva del recesso) e l’obbligo di rientro da parte del cliente. Il termine stabilito dal secondo comma dell’art. 1845 c.c. (applicabile alle aperture di credito a tempo determinato) concerne l’obbligo di restituzione delle somme già utilizzate, e non invece l’efficacia (estintiva) del recesso, la quale si realizza immediatamente in conseguenza del relativo esercizio mediante comunicazione all’affidato; il termine stabilito dal terzo comma attiene invece proprio al profilo dell’efficacia della revoca, dovendosi la norma interpretare nel senso che, successivamente alla...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 7 Febbraio 2023
In esito ad una elaborata evoluzione normativa, l’attuale art. 118 TUB, rubricato Modifica unilaterale delle condizioni contrattuali, stabilisce (sintetizzando) che le banche e gli intermediari finanziari: – debbano inviare alla propria clientela una comunicazione preventiva che illustri il contenuto della modifica unilaterale proposta; – l’effettiva ricezione della comunicazione da parte del cliente, in caso di contestazione, deve essere provata dall’intermediario; – la comunicazione, in forma scritta o comunque redatta su supporto durevole preventivamente accettato dal cliente, deve recare la dicitura “Proposta di modifica unilaterale del contratto”; – la comunicazione deve recare l’indicazione delle motivazioni poste a sostegno della modifica proposta, ossia presenza di un giustificato motivo, e la data di entrata in vigore della modifica, previo il rispetto di un termine di 60 giorni...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 31 Gennaio 2023
L’art. 6 della Delibera CICR 9.2.2000 stabilisce che i contratti relativi alle operazioni di raccolta del risparmio e di esercizio del credito stipulati dopo la sua entrata in vigore devono indicare la periodicità di capitalizzazione degli interessi e il tasso di interesse applicato (TAN); nei casi in cui sia prevista una capitalizzazione infrannuale, deve essere inoltre indicato il valore del tasso, rapportato su base annua, tenendo conto degli effetti della capitalizzazione (TAE). Il rispetto della previsione normativa è assicurato verificando se la capitalizzazione degli interessi creditori e debitori sia avvenuta secondo le medesime modalità, e quindi se il TAE creditore è maggiore del TAN creditore, come sempre avviene nel TAE debitore rispetto al TAN degli interessi passivi (Trib. Roma 16.11.2016;...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 24 Gennaio 2023
Il terzo comma dell’art. 644 c.p. prevede che « sono altresì usurari gli interessi, anche se inferiori a tale limite, e gli altri vantaggi o compensi che, avuto riguardo alle concrete modalità del fatto e al tasso medio praticato per operazioni similari, risultano comunque sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità, ovvero all’opera di mediazione, quando chi li ha dati o promessi si trova in condizioni di difficoltà economica o finanziaria » (c.d. usura soggettiva o “in concreto”). Il delitto di usura si configura, dunque, non solo quando gli interessi pattuiti in relazione alla somma di denaro prestata siano superiori al tasso soglia stabilito dalla legge (c.d. “usura presunta”), ma anche quando l’agente ottiene da persone in difficoltà economica...
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