Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 9 Maggio 2023
L’inquadramento strutturale e funzionale del contratto autonomo di garanzia è stato operato dalla fondamentale sentenza delle Sezioni Unite n. 3947 del 2010, che nella complessa ed articolata pronuncia ha ribadito i seguenti punti: caratteristica fondamentale che differenzia il contratto autonomo di garanzia dalla fideiussione è la carenza dell’elemento dell’accessorietà, sicché « il garante s’impegna a pagare al beneficiario, senza opporre eccezioni in ordine alla validità e/o all’efficacia del rapporto di base » (ovvero “incondizionatamente”); la causa concreta del contratto autonomo di garanzia consiste nel « trasferire da un soggetto ad un altro il rischio economico connesso alla mancata esecuzione di una prestazione contrattuale ». La più rilevante differenza operativa tra la fideiussione e il contratto autonomo di garanzia non riguarda il momento del pagamento...
Continua a leggere...
Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 3 Maggio 2023
Nelle controversie bancarie è particolarmente avvertita l'esigenza che l'attore fornisca in modo circostanziato la prova dei fatti costitutivi della sua pretesa, allegando e provando – in modo specifico – le contestazioni sollevate: egli non può limitarsi ad allegazioni generiche, atteso che ciò finirebbe con il rendere l’azione proposta meramente esplorativa, limitata ad un elenco generale ed astratto di invalidità. Schematizzando, nel giudizio promosso dal cliente di un istituto bancario che eserciti l’azione di ripetizione dell’indebito deducendo la contrarietà a norme imperative di determinate condizioni contrattuali, il correntista attore ha l’onere (di regola) di allegare: 1) la condizione contrattuale illegittima o il comportamento illegittimo della banca, quindi, il titolo in forza del quale è stata eseguita la rimessa; 2) la singola...
Continua a leggere...
Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 26 Aprile 2023
Le disposizioni di Banca d’Italia in tema di Centrale dei rischi stabiliscono che gli intermediari devono informare per iscritto il cliente e gli eventuali coobbligati (garanti, soci illimitatamente responsabili) in occasione della prima segnalazione “a sofferenza”. In particolare, il cliente consumatore, ai sensi dell’articolo 125 TUB, va informato quando, per la prima volta, viene classificato “negativamente” (ossia quando si evidenzia un inadempimento persistente o una sofferenza); tale informativa deve essere preventiva, cioè va trasmessa prima dell’invio della prima segnalazione “negativa”. Le predette Disposizioni di Bankitalia chiariscono altresì che la comunicazione preventiva è volta a garantire la trasparenza nel rapporto con il cliente, non può essere strumentale alla più agevole riscossione del credito da parte dell’intermediario segnalante, né può essere utilizzata...
Continua a leggere...
Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 18 Aprile 2023
Il secondo comma dell'art. 1815 c.c. stabilisce che «Se sono convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non sono dovuti interessi». È discusso se, oltre agli «interessi» usurari, debbano essere restituiti anche gli altri oneri (commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese), collegati alla erogazione del credito (art. 644, comma 4, c.p.). In particolare, è dibattuto se il riferimento agli «interessi» contenuto nell’art. 1815, comma 2, c.c., debba essere inteso come comprensivo anche di tutti gli oneri, escluse imposte e tasse (interpretazione estensiva), o se invece la nullità sia limitata alla clausola che stabilisce gli interessi, con salvezza per voci diverse dagli interessi stessi. A favore della tesi più rigorosa (integrale gratuità del mutuo) si pongono le seguenti ragioni: a) l’art....
Continua a leggere...
Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 12 Aprile 2023
«Il fideiussore per un’obbligazione futura è liberato se il creditore, senza speciale autorizzazione del fideiussore, ha fatto credito al terzo, pur conoscendo che le condizioni patrimoniali di questo erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito. Non è valida la preventiva rinuncia del fideiussore ad avvalersi della liberazione» (art. 1956 c.c.). L’onere del creditore (ad es. banca) di richiedere l’autorizzazione del fideiussore prima di far credito al terzo, le cui condizioni patrimoniali siano peggiorate dopo la stipulazione del contratto di garanzia, assolve alla evidente finalità di consentire al fideiussore di sottrarsi, negando l’autorizzazione, all’adempimento di un’obbligazione divenuta, senza sua colpa, più gravosa (Cass. n. 7444/2017; Cass. n. 32774/2019). L'autorizzazione del fideiussore può essere ritenuta implicitamente concessa...
Continua a leggere...