Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 26 Aprile 2023
Le disposizioni di Banca d’Italia in tema di Centrale dei rischi stabiliscono che gli intermediari devono informare per iscritto il cliente e gli eventuali coobbligati (garanti, soci illimitatamente responsabili) in occasione della prima segnalazione “a sofferenza”. In particolare, il cliente consumatore, ai sensi dell’articolo 125 TUB, va informato quando, per la prima volta, viene classificato “negativamente” (ossia quando si evidenzia un inadempimento persistente o una sofferenza); tale informativa deve essere preventiva, cioè va trasmessa prima dell’invio della prima segnalazione “negativa”. Le predette Disposizioni di Bankitalia chiariscono altresì che la comunicazione preventiva è volta a garantire la trasparenza nel rapporto con il cliente, non può essere strumentale alla più agevole riscossione del credito da parte dell’intermediario segnalante, né può essere utilizzata...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 18 Aprile 2023
Il secondo comma dell'art. 1815 c.c. stabilisce che «Se sono convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non sono dovuti interessi». È discusso se, oltre agli «interessi» usurari, debbano essere restituiti anche gli altri oneri (commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese), collegati alla erogazione del credito (art. 644, comma 4, c.p.). In particolare, è dibattuto se il riferimento agli «interessi» contenuto nell’art. 1815, comma 2, c.c., debba essere inteso come comprensivo anche di tutti gli oneri, escluse imposte e tasse (interpretazione estensiva), o se invece la nullità sia limitata alla clausola che stabilisce gli interessi, con salvezza per voci diverse dagli interessi stessi. A favore della tesi più rigorosa (integrale gratuità del mutuo) si pongono le seguenti ragioni: a) l’art....
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 12 Aprile 2023
«Il fideiussore per un’obbligazione futura è liberato se il creditore, senza speciale autorizzazione del fideiussore, ha fatto credito al terzo, pur conoscendo che le condizioni patrimoniali di questo erano divenute tali da rendere notevolmente più difficile il soddisfacimento del credito. Non è valida la preventiva rinuncia del fideiussore ad avvalersi della liberazione» (art. 1956 c.c.). L’onere del creditore (ad es. banca) di richiedere l’autorizzazione del fideiussore prima di far credito al terzo, le cui condizioni patrimoniali siano peggiorate dopo la stipulazione del contratto di garanzia, assolve alla evidente finalità di consentire al fideiussore di sottrarsi, negando l’autorizzazione, all’adempimento di un’obbligazione divenuta, senza sua colpa, più gravosa (Cass. n. 7444/2017; Cass. n. 32774/2019). L'autorizzazione del fideiussore può essere ritenuta implicitamente concessa...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 4 Aprile 2023
Nell’ambito del perdurante dibattito in corso sugli effetti anatocistici dell’ammortamento alla francese e le conseguenze della erronea indicazione nel contratto di mutuo del TAEG/ISC, si segnala una recente sentenza della Corte d’Appello di Roma del 23 marzo 2023 n. 2126 che, in linea con l’orientamento giurisprudenziale maggioritario, ha stabilito quanto segue. Piano di ammortamento alla francese «La Corte si è più volte pronunciata sulla legittimità di tale piano e non resta, pertanto, che richiamare quanto già detto in altre occasioni. In particolare, questa Corte ha già avuto modo di affermare la non configurabilità della violazione delle norme in tema di anatocismo nel piano di ammortamento alla francese (cfr. Corte Appello Roma sez. I n. 1011 del 14.2.2018, Corte Appello Roma...
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Diritto Bancario
di Fabio Fiorucci, Avvocato
- 28 Marzo 2023
La c.d. clausola di salvaguardia è una previsione contrattuale talora apposta nei contratti di mutuo finalizzata ad impedire il superamento del tasso-soglia usura da parte degli interessi di mora (in via residuale, anche degli interessi corrispettivi), con effetto sostitutivo automatico dell’eventuale tasso usurario col tasso-soglia pro tempore vigente (la sentenza delle Sezioni Unite n. 24675/2017 in tema di usura ‘sopravvenuta’ ha ridimensionato l’utilità di questa previsione contrattuale). Nella prassi, si è soliti distinguere secondo che la clausola di salvaguardia operi in riferimento a) al solo tasso di mora, ricondotto nell’ambito del tasso-soglia usura, ovvero b) limiti (più efficacemente) l’intera previsione degli oneri contrattuali al tasso-soglia, ossia il tasso di mora più gli oneri di inadempimento (ad es. spese di gestione...
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