Impugnazioni
di Fabio Cossignani
- 21 Settembre 2015
Si dà conto delle più recenti riforme che hanno interessato il giudizio di appello, muovendo innazitutto dalle modifiche all’art. 342 c.p.c. che disciplina il contenuto dell’atto di impugnazione. 1. Introduzione Di regola, nel giudizio di primo grado le facoltà delle parti in punto di allegazione e di prova sono per ovvie ragioni ampie (anche se risultano talvolta cadenzate da un sistema di preclusioni e decadenze). La loro restrizione ingiustificata determinerebbe infatti la violazione del diritto di azione e di difesa garantito dall’art. 24 Cost. Nel giudizio di cassazione, viceversa, le facoltà delle parti sono per definizione delimitate, in ragione innanzitutto (ma non solo) delle finalità del giudizio stesso, volto a verificare la sussistenza di casi di annullabilità della sentenza (giudizio...
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Impugnazioni
di Fabio Cossignani
- 31 Agosto 2015
Cass., sez. III, 8 maggio 2015, n. 9294 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Domanda di risarcimento fondata alternativamente sugli artt. 2043 e 2051 c.c. – Accoglimento della domanda ex art. 2043 c.c. – Onere di appello incidentale o di riproposizione della questione ad opera della parte vincitrice in primo grado per far valere in via condizionata l’applicazione dell’art. 2051 c.c. – Esclusione – Giudicato implicito sulla qualificazione giuridica – Insussistenza(Cod. proc. civ., artt. 113, 343, 346) [1] L’indicazione nell’atto introduttivo, e la conseguente applicazione in primo grado, di una norma che costituisce titolo di responsabilità diverso da quello realmente esistente, e correttamente individuato nel giudizio di appello, non comporta la formazione di un giudicato implicito, trattandosi di mera qualificazione giuridica...
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Impugnazioni
di Fabio Cossignani
- 20 Luglio 2015
Cass., sez. I, 26 marzo 2015, n. 6127 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Sentenza di appello che rimette al giudice di primo grado ex art. 353 o 354 c.p.c. – Sentenza definitiva o sentenza non definitiva ex art. 360, co. 3, c.p.c. – Questione di massima di rilevante importanza – Rimessione al Primo Presidente(Cod. proc. civ., artt. 353, 354, 360) [1] È questione di massima di rilevante importanza quella relativa alla ammissibilità dell’impugnazione della sentenza con cui il giudice di appello rimette al primo giudice ai sensi dell’art. 353 o dell’art. 354 c.p.c., essendo controversa la sua natura di sentenza non definitiva ex art. 360, co. 3, c.p.c.; pertanto, sono rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Fabio Cossignani
- 13 Luglio 2015
L’ultimo comma dell’art. 43 l. fall. – disponendo che «l’apertura del fallimento determina l’interruzione del processo» – ha introdotto una peculiare ipotesi di interruzione automatica del giudizio in cui è parte il soggetto dichiarato insolvente. Sorge così il rischio che, ignorando l’evento, la parte interessata alla prosecuzione incorra in una decadenza incolpevole. Di qui la ricerca di soluzioni interpretative garantiste, sia per la controparte del fallito sia per il curatore, in un quadro giurisprudenziale ancora assai variegato e incerto. Con la riforma della legge fallimentare del 2006-2007 è mutata anche la disciplina dei processi pendenti alla data di dichiarazione di fallimento.In particolare, a differenza di quanto accadeva in precedenza, ai sensi dell’attuale art. 43, ult. co., l. fall. l’effetto...
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Impugnazioni
di Fabio Cossignani
- 22 Giugno 2015
Sono trascorsi quasi 8 anni dalla pubblicazione della nota sentenza delle Sezioni (n. 23726/2007) che ha stabilito il principio di infrazionabilità della tutela giurisdizionale. All’indomani della pronuncia, le conseguenze sul piano applicativo non apparivano limpide. La giurisprudenza successiva ha confermato tali incertezze, evidenziando oltretutto una notevole portata espansiva del principio, invocato anche in materia di impugnazioni e di processo esecutivo La sentenza Cass., sez. un., 15 novembre 2007 n. 23726, come noto, ha sancito il principio in virtù del quale «è contrario alla regola generale di correttezza e buona fede, in relazione al dovere inderogabile di solidarietà di cui all’ art. 2 Cost., e si risolve in abuso del processo (ostativo all’esame della domanda), il frazionamento giudiziale (contestuale o...
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