Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 25 Febbraio 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 6 novembre 2019, n. 28517 Appalto di servizi – Riduzione unilaterale dell’orario di lavoro da parte dell’appaltatore – Crediti dipendenti – Natura risarcitoria – Responsabilità solidale MASSIMA In tema di responsabilità solidale del committente con l'appaltatore di servizi, la locuzione "trattamenti retributivi", contenuta nell'art. 29, comma 2, del d.lgs. n. 276 del 2003, deve essere interpretata in maniera rigorosa, nel senso della natura strettamente retributiva degli emolumenti che il datore di lavoro è tenuto a corrispondere ai propri dipendenti, con conseguente esclusione delle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno per illegittima unilaterale riduzione dell'orario lavorativo da parte del datore di lavoro. COMMENTO Una società committente di servizi di pulizia veniva condannata, quale responsabile in...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 18 Febbraio 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 8 novembre 2019, n. 28931 Contratto a tempo determinato – Cessazione del rapporto – Prima della scadenza del termine nullo – Indennità ex art. 32 l. 183/2010 MASSIMA In tema di contratti di lavoro a tempo determinato, nelle ipotesi di cessazione del rapporto prima della scadenza del termine nullo, va escluso il riconoscimento, in favore del lavoratore che abbia conseguito la declaratoria di conversione in contratto di lavoro a tempo indeterminato, dell’indennità ai sensi dell’art. 32 l. 183/2010, poiché quest’ultima spetta solo per il periodo così detto “intermedio”, ossia compreso fra la scadenza del termine e la pronuncia del provvedimento con il quale il giudice abbia ordinato la ricostituzione del rapporto di lavoro. COMMENTO La Corte...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 11 Febbraio 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 11 novembre 2019, n. 29090 Licenziamento – Difesa personale – Diverbio e colluttazione – Recesso per giusta causa – Legittimità – Esclusione – Motivi MASSIMA In tema di licenziamento per giusta causa, è sproporzionato il licenziamento del dipendente che si difende dall’aggressione del sottoposto. Il diverbio sfociato in una colluttazione non legittima il recesso per giusta causa ma fa in ogni caso risolvere comunque il rapporto poiché, ai fini della proporzionalità tra addebito e recesso, rileva ogni condotta che – per sua gravità – possa scuotere la fiducia del datore di lavoro e far ritenere la continuazione del rapporto pregiudizievole agli scopi aziendali. COMMENTO Il caso sottoposto all’esame della Corte di Cassazione verteva su un licenziamento...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 4 Febbraio 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 11 novembre 2019, n. 29105 Licenziamento – Somministrazione di lavoro – Illegittimità licenziamento – Ripristino status quo ante Massima Il lavoratore in somministrazione va risarcito in base alla retribuzione percepita presso l’utilizzatore se il licenziamento intimatogli è illegittimo. È escluso che il calcolo del risarcimento possa venir effettuato sulla base dell’applicazione dell’indennità di disponibilità poiché il ristoro deve ripristinare lo status quo ante rappresentato dallo svolgimento dell’effettiva attività. Commento Con la pronuncia in commento la Corte di Cassazione è intervenuta su un tema da tempo oggetto di dibattito, ovvero il criterio utile a parametrare e calcolare l’indennità risarcitoria di cui all’art. 18 L. 300/1970 nei casi in cui il licenziamento irrogato a seguito della procedura prevista...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 28 Gennaio 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 12 novembre 2019, n. 29289 Licenziamento – Inidoneità fisica sopravvenuta – Malattia di lunga durata – Equiparazione alla disabilità – Condotta discriminatoria Massima La nozione di disabilità, anche ai fini della tutela in materia di licenziamento, deve essere ricostruita in conformità al contenuto della direttiva n. 78/2000/CE del 27 novembre 2000, sulla parità di trattamento in materia di occupazione, quindi quale limitazione, risultante in particolare da menomazioni fisiche, mentali o psichiche durature che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione della persona interessata alla vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori. Commento La Corte di Appello, riformando la pronuncia del Giudice di primo grado, dichiarava illegittimo...
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