Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 22 Ottobre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 15 maggio 2019, n. 13023 Licenziamento – inadempimento che non porta danni all’azienda – recesso per giusta causa – legittimità – esclusione – giustificato motivo soggettivo – applicabilità MASSIMA Nelle ipotesi in cui il notevole inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del prestatore di lavoro non ha portato danni all’azienda, si deve escludere il licenziamento per giusta causa. La violazione delle procedure, infatti, può integrare il giustificato motivo soggettivo ma non il recesso in tronco dal rapporto di lavoro, escludendo una gravità tale da non consentire la prosecuzione nemmeno provvisoria del rapporto di lavoro. COMMENTO Nel caso in esame un lavoratore dipendente, assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato full-time, svolgente mansioni di operaio e...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 15 Ottobre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 21 maggio 2019, n. 13649 Licenziamento – inidoneità fisica sopravvenuta – mansioni adeguate – obblighi – illegittimità Massima In tema di licenziamento per inidoneità fisica sopravvenuta del lavoratore, derivante da una condizione di handicap, sussiste a carico del datore di lavoro l’obbligo della previa verifica della possibilità di adattamenti organizzativi ragionevoli nei luoghi di lavoro ai fini della legittimità del recesso, che discende, pur con riferimento a fattispecie sottratte ratione temporis all’applicazione dell’articolo 3, comma 3 bis, del decreto legislativo 216/03, di recepimento dell’articolo 5 della direttiva 2000/78/Ce, dall’interpretazione del diritto nazionale in modo conforme agli obiettivi posti dal citato articolo 5. Commento Nel caso de quo, un lavoratore era rientrato al lavoro dopo un grave...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 8 Ottobre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 17 aprile 2019, n. 10725 Salute e sicurezza sul lavoro – mobbing – condotta persecutoria – richieste continue – privazione mansioni – richiesta dimissioni Massima Ai fini della configurabilità del mobbing lavorativo, l’elemento qualificante, che deve essere provato da chi assuma di avere subito la condotta vessatoria, va ricercato non nell’illegittimità dei singoli atti bensì nell’intento persecutorio che li unifica: ne consegue che è legittima la condanna inflitta al datore per il risarcimento del danno da mobbing laddove la condotta persecutoria si è esplicata nelle continue e pressanti richieste di chiarimenti al dipendente sulle sue assenze per malattia e sulle cure mediche, nella privazione della parte più rilevante delle mansioni al rientro dalla malattia e nella...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 1 Ottobre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 1 aprile 2019, n. 9028 Sciopero – trattenuta a titolo di adesione – dipendenti assenti nel turno festivo – condotta antisindacale Massima Deve essere condannato per condotta antisindacale il datore di lavoro che applica la ritenuta a titolo di adesione allo sciopero a tutti i dipendenti risultati assenti nel turno festivo con il quale è coincisa l’astensione dal servizio, laddove in tali giornate i lavoratori non erano obbligati, per espressa previsione contrattuale collettiva, a prestare attività lavorativa e l’inserimento in turno era avvenuto per esclusiva iniziativa datoriale e non preceduto da manifestazione di consenso da parte dei lavoratori, non potendosi imporre al lavoratore l’onere di fornire la comunicazione della propria disponibilità: ne consegue che l’applicazione della...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 24 Settembre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 1 aprile 2019, n. 9006 Lavoro subordinato – diritti e obblighi del prestatore di lavoro – transazione – validità – limiti Massima In materia di atti abdicativi di diritti del lavoratore subordinato, le rinunce e le transazioni aventi ad oggetto diritti del prestatore di lavoro previsti da disposizioni inderogabili di legge o da contratti collettivi, contenuti in verbali di conciliazione conclusi in sede sindacale, non sono impugnabili, a condizione che l’assistenza prestata dai rappresentanti sindacali sia stata effettiva, così da porre il lavoratore in condizione che dall’atto stesso si evincano la questione controversa oggetto della lite e le reciproche concessioni in cui si risolve il contratto transattivo ai sensi dell’art. 1965 c.c. Commento La Corte di...
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