Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 26 Novembre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 23 agosto 2019, n. 21670 Permessi per l’assistenza al familiare disabile convivente – cambio di sede – divieto Massima Il divieto di trasferimento del lavoratore che assiste con continuità un familiare disabile convivente, di cui all’articolo 33, comma 5, della legge 104/92, nel testo modificato dall’articolo 24, comma 1, lettera b), della legge 183/10, opera ogni volta muti definitivamente il luogo geografico di esecuzione della prestazione, anche nell’ambito della medesima unità produttiva che comprenda uffici dislocati in luoghi diversi, in quanto il dato testuale contenuto nella norma, che fa riferimento alla sede di lavoro, non consente di ritenere tale nozione corrispondente all’unita produttiva di cui all’articolo 2103 c.c.. Commento La sentenza oggetto del presente commento traeva...
Continua a leggere...
Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 19 Novembre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 4 settembre 2019, n. 22100 Trasferimento del dipendente ad altra sede – assenza dal servizio – licenziamento – legittimità – cambio delle ragioni del trasferimento MASSIMA È ritenuto legittimo il licenziamento del lavoratore assente dal servizio nella nuova sede anche se il datore di lavoro cambia le ragioni del trasferimento; per l’imprenditore è sufficiente dimostrare in giudizio le reali cause organizzative e produttive che hanno giustificato il provvedimento. COMMENTO Nel caso in commento il lavoratore impugnava il licenziamento intimatogli dalla Società per assenza ingiustificata. Il Tribunale rigettava la domanda del lavoratore e la Corte di Appello, a sua volta, confermava la sentenza di primo grado. Quest’ultima, a sostegno delle proprie tesi, affermava che il lavoratore non...
Continua a leggere...
Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 12 Novembre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 13 settembre 2019, n. 22928 Recesso – licenziamento – superamento del periodo di comporto – fattispecie Massima In tema di licenziamento per superamento del periodo di comporto, devono essere inclusi nel calcolo del periodo, oltre ai giorni festivi, anche quelli di fatto non lavorati, che cadano durante il periodo di malattia indicato dal certificato medico, operando, in difetto di prova contraria (che è onere del lavoratore fornire), una presunzione di continuità, in quei giorni, dell'episodio morboso addotto dal lavoratore quale causa dell'assenza dal lavoro e del mancato adempimento della prestazione dovuta, con la precisazione che la prova idonea a smentire tale presunzione di continuità può essere costituita solo dalla dimostrazione dell'avvenuta ripresa dell'attività lavorativa. Commento Nel...
Continua a leggere...
Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 5 Novembre 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 10 settembre 2019, n. 22634 Professionista – studio professionale – prestazione – eterodirezione – intensità – condizioni MASSIMA In relazione alla qualificazione come autonome o subordinate delle prestazioni rese da un professionista in uno studio professionale deve ritenersi che la sussistenza o meno della subordinazione debba essere verificata in relazione all’intensità della etero-organizzazione della prestazione, al fine di stabilire se l’organizzazione sia limitata al coordinamento dell’attività del professionista con quella dello studio, oppure eccedesse le esigenze di coordinamento per dipendere direttamente e continuativamente dall’interesse dello stesso studio, responsabile nei confronti dei clienti di prestazioni assunte come proprie e non della sola assicurazione di prestazioni altrui. COMMENTO Nel caso in esame la Corte d’appello, in parziale riforma...
Continua a leggere...
Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 29 Ottobre 2019
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 2 maggio 2019, n. 11539 Licenziamento disciplinare – quadro direttivo – lettera inviata ai superiori – perplessità sull’incarico affidatogli – polemica irrispettosa – configurabilità – esclusione – illegittimità del recesso Massima Nell'ipotesi in cui il licenziamento per giusta causa venga intimato a fronte di più condotte inadempienti addebitate, non necessariamente l'esistenza della giusta causa deve essere ritenuta solo con riferimento al complesso dei fatti contestati, potendo ciascuno di essi essere idoneo a giustificare la massima sanzione espulsiva. Commento La vicenda in esame riguardava un lavoratore, con qualifica di quadro direttivo, che veniva licenziato disciplinarmente per: a) aver inviato una polemica ed irrispettosa lettera a cinque superiori prima della formalizzazione dell’incarico poi affidatogli per un progetto da...
Continua a leggere...