Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 29 Gennaio 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 15 novembre 2018, n. 29398 Licenziamento dirigente – Tardivo – Annullato – Infortunio dipendente – Colpa dirigente – Indennità minima MASSIMA Nonostante l’annullamento del licenziamento per tardività, l’indennità riconosciuta al dirigente deve essere quantificata nell’importo minimo qualora il manager non sia esente da colpe nell’infortunio di un dipendente. Il licenziamento è annullato per tardività, anche qualora la condotta sanzionata abbia rilevanza penale: permane, infatti, l’obbligo di immediata contestazione perché l’incolpato può ritenere che l’azienda abbia ritenuto non grave la mancanza e, quindi, abbia soprasseduto al licenziamento. COMMENTO La sentenza in commento trae origine dal licenziamento di un dirigente ritenuto responsabile dell’infortunio mortale occorso ad un dipendente, suo sottoposto. A parere della Corte d’Appello, il licenziamento era illegittimo...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 22 Gennaio 2019
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 9 novembre 2018, n. 28769 Superminimo individuale – Sussiste – Termine – Produrre – CCNL – Migliorativo – Comparsa di risposta – Decade MASSIMA Il superminimo individuale resiste anche se la contrattazione collettiva introduce miglioramenti nella retribuzione del lavoratore, poiché fa fede l’accordo ad hoc raggiunto tra il datore di lavoro e il lavoratore. Il termine per l’azienda per poter indicare fra i documenti e depositare il verbale dell’accordo sindacale è la comparsa di risposta, se quest’ultima vuole provare che il superminimo è regolamentato dal contratto collettivo, altrimenti decade dal diritto di poterlo produrre. COMMENTO La Corte di Appello di Roma confermava la sentenza del primo grado. Il Tribunale aveva ritenuto non assorbiti gli importi erogati...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 15 Gennaio 2019
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, 16 novembre 2018, n. 29646 Rapporto di lavoro – Mancata necessità di giustificare le assenze prolungate – Natura subordinata – Esclusione – Lavoro autonomo MASSIMA Anche in rapporto libero professionale esistono dei poteri di etero conformazione e di controllo ed obblighi di diligenza e di osservanza delle istruzioni nell’esecuzione delle prestazioni dedotte nel contratto. Il potere gerarchico, che invece costituirebbe un indice della natura subordinata del rapporto, non può desumersi dalle semplici direttive di carattere generale ma dovrebbe manifestarsi con ordini specifici e reiterati e con l’inserimento effettivo del lavoratore nell’organizzazione aziendale. COMMENTO La Corte di Cassazione, con la sentenza in commento, si è espressa sulla questione concernente la natura del rapporto intercorso tra le...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 8 Gennaio 2019
Corte di Cassazione, Sezione II, 15 ottobre 2018, n. 25686 Raccolta impronte digitali – Rilevamento presente – Necessaria autorizzazione del Garante della privacy MASSIMA Ai fini della legittimità dell’installazione di un sistema di raccolta delle impronte digitali dei propri dipendenti è necessaria la preventiva autorizzazione da parte del Garante della privacy. Rileva, infatti, che attraverso la conservazione dell’algoritmo si può risalire al dipendente e quindi identificarlo. L’omessa richiesta è legittimamente sanzionabile dall’Autorità garante per violazione della normativa in materia di tutela dei dati personali. COMMENTO Una Società installava un sistema di raccolta delle impronte digitali dei propri dipendenti, il cui funzionamento prevedeva il prelevamento di dati biometrici riguardanti la mano di ciascun lavoratore, i quali venivano trasformati in bytes, archiviati...
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Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 18 Dicembre 2018
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 12 novembre 2018, n. 28926 Non discriminatoria – Legge – Diversità – Trattamento – Uomini – Nullità – Licenziamento – Matrimonio MASSIMA Non è discriminatoria la legge che commina la nullità per il licenziamento delle lavoratrici a causa di matrimonio e non anche per i lavoratori uomini. La diversità di trattamento è giustificata dalla tutela della maternità, la quale è garantita dalla Costituzione. In particolare assicura al bambino e alla donna un’adeguata protezione, in virtù della sua essenziale funzione familiare. Infine la tardività della contestazione non può essere ritenuta un elemento costitutivo del recesso datoriale. COMMENTO Il ricorrente deduce la violazione e la falsa applicazione dell’art 35 del d.lgs. 198/2006 per disparità di trattamento in ragione del...
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