Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 1 Aprile 2025
Con ordinanza n. 18904 del 10 luglio 2024, la Corte di Cassazione si è pronunciata ancora una volta in merito all’obbligo di repechage, affermando che non risulta assolto l’obbligo di “ripescaggio” ove all’atto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo risultino esistenti nell’organico aziendale mansioni inferiori, anche a termine, e il datore non abbia effettuato alcuna offerta di demansionamento al lavoratore né comunque allegato e provato in giudizio che il lavoratore non rivesta le competenze professionali richieste per l’espletamento delle stesse mansioni. In linea, quindi, con la tendenza delle ultime sentenze, la Cassazione ricorda innanzitutto che, in tema di repechage, l’onere della prova del datore è esteso anche alle mansioni inferiori. Pertanto, il datore di lavoro, prima di intimare il licenziamento,...
Continua a leggere...
Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 24 Marzo 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 3 dicembre 2019, n. 31527 Licenziamento – Natura ritorsiva – Nullità – Condizioni MASSIMA Il licenziamento per ritorsione costituisce l’ingiusta e arbitraria reazione ad un comportamento legittimo del lavoratore colpito con conseguente nullità del licenziamento, quando il motivo ritorsivo sia stato l’unico determinante e sempre che il lavoratore ne abbia fornito prova, anche con presunzioni: ne consegue che è legittima la sentenza che dispone la reintegra del dipendente laddove la Corte di appello ha fatto ricorso alla prova per presunzioni onde risalire, dalla sequenza dei fatti accertati, all’accertamento del fatto ignoto, costituito dal motivo ritorsivo come l’unico determinante del recesso, vale a dire la mancata sottoscrizione di un accordo che prevede la riduzione del complessivo trattamento...
Continua a leggere...
Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 17 Marzo 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 10 dicembre 2019, n. 32254 Collaborazione autonoma – Recesso contrattuale – Scadenza – Regime decadenziale MASSIMA Quando un rapporto di collaborazione autonoma si risolva per effetto della manifestazione di volontà del collaboratore di voler recedere dal rapporto, ovvero cessi per la sua naturale scadenza, l'azione per l'accertamento della subordinazione e la riammissione in servizio è esercitabile nei termini di prescrizione, senza essere assoggettata al regime decadenziale di cui all'art. 32, comma 3, lett. b) della l. n. 183 del 2010, poiché il regime in questione si applica al solo caso di "recesso del committente" e non è estensibile alle ipotesi in cui manchi del tutto un atto che il lavoratore abbia interesse a contestare o confutare....
Continua a leggere...
Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 10 Marzo 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 13 dicembre 2019, n. 32982 Demansionamento – Protratta inattività del lavoratore – Emarginazione – Danno risarcibile – Prova presuntiva del danno MASSIMA La prova del danno da demansionamento può essere data dal lavoratore anche ai sensi dell’art. 2729 c.c., attraverso l’allegazione di elementi presuntivi gravi, precisi e concordanti, potendo a tal fine essere valutati la qualità e quantità dell’attività lavorativa svolta, il tipo e la natura della professionalità coinvolta, la durata del demansionamento, la diversa e nuova collocazione lavorativa assunta dopo la prospettata dequalificazione. COMMENTO La Corte d’appello, riformando parzialmente la sentenza di prime cure, condannava il datore di lavoro al risarcimento del danno non patrimoniale da demansionamento a favore del lavoratore appellante, liquidando tale danno...
Continua a leggere...
Diritto del Lavoro
di Evangelista Basile
- 3 Marzo 2020
Cassazione Civile, Sezione Lavoro, 3 gennaio 2020, n. 32 Domanda Fondo di garanzia – Obbligazione previdenziale – Termine di prescrizione – Circolari Inps – Effetto derogatorio MASSIMA Il termine di prescrizione annuale entro cui avanzare la domanda al Fondo di garanzia dell’Inps per i crediti di lavoro diversi dal Tfr non subisce interruzioni dal perdurare della procedura fallimentare, iniziando a decorrere da quando viene dichiarato esecutivo lo stato passivo. Difatti le circolari dell'Inps non possono derogare alle disposizioni di legge, né influire sull'interpretazione delle medesime disposizioni, e ciò anche se si tratti di atti del tipo cosiddetto normativo, i quali restano comunque atti dl rilevanza interna all'organizzazione dell'ente COMMENTO Un dipendente di società fallita richiedeva al fondo di garanzia costituito...
Continua a leggere...