Procedimenti di cognizione e ADR
di Davide Turroni
- 17 Luglio 2018
Cass. civ., Sez. I, 6 giugno 2018, n. 14669 – Pres. Tirelli – Rel. Cristiano Capacità processuale – Interdetto – Separazione giudiziale – Azione promossa dal tutore – Ammissibilità (Cod. civ., artt. 85, 357, 414; l. 1 dicembre 1970, n. 898, art. 4; C.p.c., artt. 75, 78) [1] L’interdetto può proporre la domanda di separazione giudiziale dal coniuge attraverso il proprio tutore. CASO [1] K.A., interdetto a causa di un grave danno cerebrale riportato in un incidente stradale, agisce in giudizio in persona del suo tutore per chiedere la separazione giudiziale dalla moglie C.A., sposata circa un anno prima dell’incidente. Con sentenza parziale il tribunale accoglie la domanda di separazione. La moglie propone appello, poi ricorso in cassazione contro la sentenza che respinge il gravame....
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Davide Turroni
- 29 Maggio 2018
Cass. civ., Sez. II, ord., 6 aprile 2018, n. 8515 – Pres. Mazzacane – Rel. Casadonte Cessazione della materia del contendere – Condominio – Impugnazione delibera dell’assemblea – Sostituzione con altra delibera – Applicazione analogica dell’art. 2377, 8° comma, c.c. (Cod. civ., artt. 1137, 2377; C.p.c., art. 100) [1] Nel giudizio di impugnazione contro la delibera dell’assemblea condominiale l’adozione di una nuova delibera dal contenuto incompatibile con quella impugnata determina la cessazione della materia del contendere, in applicazione analogica dell’art. 2377, 8° comma, c.c. CASO [1] Nel corso del giudizio promosso per l’annullamento di una delibera, l’assemblea condominiale ne adotta una nuova in sostituzione di quella impugnata – in particolare, l’impugnazione del condomino aveva ad oggetto l’invito a restituire un locale condominiale da lui adibito a...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Davide Turroni
- 27 Giugno 2017
Il Focus è dedicato ai principali problemi relativi all’attività decisoria nel processo ordinario di cognizione; con l’avvertenza che molti di questi problemi hanno una vocazione «trasversale», nel senso che interessano l’intera area dei processi destinati a sfociare in decisioni idonee al giudicato. Decisione della causa e «potere decisorio» La decisione della causa, intesa come atto di esercizio del potere decisorio, consiste in una pronuncia idonea al giudicato. Decisione della causa e potere decisorio non sono però termini coestensivi. Il potere decisorio è esercitato anche per la definizione di «unità decidibili» più piccole dell’intera causa (ad esempio di una questione preliminare di merito, come chiarisce l’art. 279, cpv., c.p.c.); o di un giudizio unitario ma relativo a più cause. A sua...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Davide Turroni
- 3 Maggio 2017
1.Premessa –Le pronunce «a contenuto processuale», che cioè decidono una questione pregiudiziale di rito (giurisdizione, competenza, estinzione) hanno senz’altro efficacia vincolante all’interno del processo nel quale sono emesse: una volta esauriti i rimedi ordinari, queste decisioni passano in giudicato formale e non possono essere più ridiscusse. Più difficile dire se abbiano anche «efficacia esterna», cioè se siano in grado di vincolare il giudice di un diverso processo. Il problema ha evidente rilevanza pratica. Se definisce il giudizio, la decisione a contenuto processuale di regola non consuma l’azione, quindi le parti possono promuovere un nuovo giudizio uguale al precedente (quanto agli elementi di identificazione della causa); e può darsi che, anche qui, si riproponga la questione pregiudiziale di rito già decisa...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Davide Turroni
- 6 Dicembre 2016
Premessa Il Processo Civile Telematico ha inciso notevolmente sulla tecnica di produzione dei documenti nel processo; tuttavia le norme del codice di rito sulla produzione documentale rimangono – almeno fino ad ora – invariate. Questa apparente «fissità» del sistema codicistico è dovuta sia allo scarso coordinamento delle norme codicistiche con la disciplina del processo civile telematico («PCT»); sia al fatto che quest’ultimo è regolato in buona parte da norme di fonte secondaria. In questa scheda tenterò un sintetico coordinamento tra i due sistemi, per stabilire cosa sopravvive della vecchia disciplina e cosa invece deve considerarsi superato nel nuovo ambiente del processo civile telematico. Effetti generali L’art. 74 att. c.p.c. regola la formazione del fascicolo di parte, prevedendo un’apposita sezione...
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