Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 5 Maggio 2020
Cass. civ., Sez. I, sentenza 23 marzo 2017, n. 7471. Parole chiave: Società – Società di capitali – Conferimento del socio – Prescrizione Massima: “In presenza di una delibera assembleare che renda indisponibile il finanziamento erogato dal socio in favore della società sino ad una certa data, la prescrizione quinquennale del diritto al rimborso comincia a decorrere soltanto dalla data predetta, in cui la prestazione diviene legalmente esigibile, atteso che l’art. 2935 c.c. correla la decorrenza della prescrizione alla possibilità (giuridica e non di mero fatto) dell’esercizio del diritto, senza che assuma rilievo la circostanza che il titolare dello stesso abbia concorso al programmato differimento dell’esecuzione della prestazione”. Disposizioni applicate: artt. 1362, 2935, 2949 c.c.. La Cassazione precisa alcuni criteri...
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Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 7 Aprile 2020
Corte Costituzionale, sentenza n. 57 del 2020 Parole chiave: informazione antimafia interdittiva – attività privata – impresa – cancellazione dall’albo – legittimità costituzionale Massima: “L’informazione antimafia interdittiva adottata dal Prefetto nei confronti dell’attività privata delle imprese oggetto di tentativi di infiltrazione mafiosa non viola il principio costituzionale della libertà di iniziativa economica privata perché, pur comportandone un grave sacrificio (nella specie era in gioco l’iscrizione all’albo delle imprese artigiane), è giustificata dall’estrema pericolosità del fenomeno mafioso e dal rischio di una lesione della concorrenza e della stessa dignità e libertà umana”. Disposizioni applicate: artt. 67, 83, 84, commi 3 e 4, 89 bis e 92, commi 3 e 4, d.lgs 159/2011; artt. 3 e 41 Cost.. Nel caso in analisi,...
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Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 3 Marzo 2020
Cass. pen., Sezione II, Sentenza del 30 ottobre 2018, n. 55412. Parole chiave: infedeltà patrimoniale – presupposti – limite – elemento oggettivo Massima: “Ai fini della configurabilità del reato di infedeltà patrimoniale ex art. 2634 c.c., è necessario un antagonismo di interessi effettivo, attuale e oggettivamente valutabile tra l’amministratore agente e la società, a causa del quale il primo, nell’operazione economica che deve essere deliberata, si trova in una posizione antitetica rispetto a quella dell’ente, tale da pregiudicare gli interessi patrimoniali di quest’ultimo, non essendo sufficienti situazioni di mera sovrapposizione o commistione di interessi scaturenti dalla considerazione di rapporti diversi ed estranei all'operazione deliberata per conto della società. (Nel caso di specie, la Corte ha ritenuto immune da censure la...
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Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 4 Febbraio 2020
Corte d’Appello di Firenze, Sez. II, Sentenza del 19 gennaio 2017 Parole chiave: società di fatto – contratto sociale – scopo comune – affectio societatis Massima: “La società di fatto può sorgere in base ad una intesa verbale oppure ad un semplice comportamento concludente il quale sia idoneo a dimostrare l’intento delle parti di stipulare un accordo per l’esercizio collettivo di un’attività imprenditoriale. Essa, inoltre, come ogni altra società, è dotata di soggettività giuridica, da ciò consegue che alla medesima sono riconducibili posizioni giuridiche attive e passive, crediti e debiti, diritti ed obblighi. Tuttavia, non essendo prevista per questo tipo di società l’iscrizione – avente natura costitutiva – nel registro delle imprese, ad essa non è attribuibile il carattere della...
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Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 21 Gennaio 2020
Tribunale di Bologna, sezione specializzata in materia di imprese, Sentenza n. 2152 del 2018 Parole chiave: azione di responsabilità – onere della prova – diligenza – amministratore – sindaci – danno Massima: “In tema di azione di responsabilità degli amministratori di una società, grava sull’attore l’onere di dimostrare la sussistenza delle violazioni agli obblighi imposti dalla legge e dall’atto costitutivo, oltre agli elementi costitutivi della domanda risarcitoria quali il nesso di causalità e il danno verificatosi; mentre incombe sugli amministratori l’onere di dimostrare la non imputabilità del fatto dannoso, fornendo la prova positiva, con riferimento agli addebiti contestati, dell’osservanza dei doveri e dell’adempimento degli obblighi a loro imposti”. Disposizioni applicate: artt. 2393, 2394, 2407, 2476, 2485, 2486 c.c.; art. 146...
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