Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 9 Gennaio 2020
Cass. civ., Sezioni Unite, Sentenza del 18 giugno 2019, n. 16335 Parole chiave: giurisdizione – ordinaria – amministrativa – revoca amministratori – società partecipata da ente pubblico Massima: “La controversia concernente la legittimità dell'atto emesso dal Sindaco, ai sensi dell’art. 50, commi 8 e 9, del d.lgs. n. 267 del 2000, di revoca degli amministratori di una società partecipata dal Comune spetta alla giurisdizione ordinaria, poiché si tratta di un provvedimento attinente ad una situazione giuridica successiva alla costituzione della società stessa, idoneo ad incidere internamente sulla sua struttura ed espressione di una potestà di diritto privato ascrivibile all'ente pubblico uti socius ed esercitata dal medesimo Sindaco in conformità degli indirizzi stabiliti dal Consiglio comunale”. Disposizioni applicate: artt. 102 e...
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Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 10 Dicembre 2019
Cass. pen., Sezione VI, Sentenza del 25 ottobre 2017, n. 53832 Parole chiave: reati societari – indebita restituzione dei conferimenti – reato proprio – concorso eventuale – socio beneficiario Massima: “Trovano applicazione le disposizioni sul concorso eventuale di persone nella loro funzione incriminatrice qualora il socio non si sia limitato a trarre vantaggio dalla restituzione o dalla liberazione dei conferimenti, ma abbia fornito un effettivo contributo di volontà, qualificabile in termini di determinazione, istigazione o rafforzamento del proposito criminoso dei titolari dei poteri di gestione”. Disposizioni applicate: art. 2626 c.c.; art. 110 c.p. Con il presente arresto giurisprudenziale, la Corte di cassazione chiarisce i termini della configurabilità del concorso eventuale di persone nel reato di indebita restituzione dei conferimenti ai...
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Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 3 Dicembre 2019
Corte d’Appello di Perugia, Sentenza del 15 ottobre 2019. Parole chiave: società di persone – società in accomandita semplice – mancanza di soci – estinzione – liquidazione – scioglimento Massima: “In tema di società di persone, la mancata ricostituzione della pluralità di soci nel termine di sei mesi non determina l’estinzione, ma solamente lo scioglimento della società e la liquidazione e, pertanto, la massa dei rapporti attivi e passivi che facevano capo alla compagine sociale prima dello scioglimento conserva il proprio originario centro di imputazione”. Disposizioni applicate: artt. 2323, 2308, 2272 c.c.; artt. 78, 79 c.p.c. La Corte di Appello di Perugia, rifacendosi ad orientamenti consolidati della Corte di cassazione, chiarisce quali siano le conseguenze della mancata ricostituzione della pluralità...
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Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 17 Settembre 2019
Cass. pen., Sezione V, Sentenza dell’11 febbraio 2019, n. 13803 Parole chiave: reato di impedito controllo - condotta ostruzionistica - impedito accesso alla documentazione della società - impedita partecipazione alle assemblee Massima: “Il reato di impedito controllo di cui all’art. 2625, comma 2°, c.c. può essere integrato anche da condotte meramente ostruzionistiche tese a impedire o ad ostacolare la partecipazione del socio all’assemblea ovvero dal reiterato e consapevole diniego, anche non esplicitamente manifestato, di fornire al socio, che ne abbia fatto ripetuta richiesta, la documentazione necessaria al controllo della gestione dell’impresa”. Disposizioni applicate: art. 2625 commi 1° e 2° c.c. La Suprema Corte si trova ad affrontare la questione della configurabilità del reato di cui all’articolo 2625 comma 2° c.c....
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Diritto e reati societari
di Dario Zanotti, Avvocato
- 10 Settembre 2019
Tribunale Roma, Sezione specializzata in materia di imprese, Sentenza del 28 febbraio 2019 Parole chiave: revoca dell’amministratore - società a responsabilità limitata - giusta causa - pactum fiduciae - fiducia - risarcimento del danno Massima: “La giusta causa per la revoca dell'amministratore, prevista dall'art. 2383, terzo comma, c.c., può consistere non solo in fatti integranti un significativo inadempimento degli obblighi derivanti dall'incarico, ma anche in fatti che minino il pactum fiduciae, elidendo l’affidamento riposto al momento della nomina sulle attitudini e capacità dell'amministratore, sempre che essi siano oggettivamente valutabili come capaci di mettere in dubbio la correttezza e le attitudini gestionali dell'amministratore revocato, e non costituiscano, invece, il mero inadempimento ad una inesistente soggezione dell'amministratore stesso alle direttive del socio...
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