Responsabilità civile
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 7 Febbraio 2023
Tribunale di Macerata, 29 novembre 2022, n. 1048, Sent., G.U. Dott. U. Rana Responsabilità da cose in custodia – Prova contraria – Concorso colposo del danneggiato – Esclusione (art. 2051 c.c.) Il proprietario-custode della recinzione che delimita la sua proprietà dal suolo pubblico risponde del danno patito dal minore che in bici cade su detta recinzione riportandone un danno, a nulla rilevando l’assenza dei genitori al momento del fatto lesivo che non è fattore idoneo a escluderne il carattere di prevedibilità ed evitabilità. CASO Tizio e Caia, quali esercenti la responsabilità genitoriale sul figlio minore Sempronio, citavano in giudizio la società Alfa e i soci illimitatamente responsabili, per ottenere il risarcimento del danno patito dal figlio. Esponevano infatti che Sempronio...
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Responsabilità civile
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 6 Dicembre 2022
Cass. civ., Sez. II, 18 novembre 2022, n. 34073, Ord., G.Rel. Dott. C. Trapuzzano Preliminare di vendita – Inadempimento – Risarcimento del danno da lucro cessante Massima: “Al promittente venditore che agisca per la risoluzione del contratto e per il risarcimento del danno, per il caso di inadempimento del promissario acquirente, deve essere liquidato il pregiudizio per la sostanziale incommerciabilità del bene nella vigenza del preliminare, la cui sussistenza è in re ipsa e non necessita di prova; detto danno va liquidato in misura pari alla differenza tra il prezzo pattuito nel preliminare e il valore commerciale dell'immobile al momento in cui l'inadempimento è diventato definitivo, normalmente coincidente con quello di proposizione della domanda di risoluzione ovvero altro anteriore, ove accertato...
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Responsabilità civile
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 15 Novembre 2022
Cass. civ., Sez. III, 25 ottobre 2022, n. 31574, Sent., G.Rel. Dott.ssa A. Pellecchia Danno biologico permanente – Risarcimento – rendita vitalizia Massima: “Il danno biologico permanente può essere risarcito, con decisione che può e in certi casi deve essere assunta dal giudice anche d’ufficio, con la condanna ad una rendita vitalizia, che costituisce anzi la forma privilegiata di ristoro perché ogni rateo di rendita compensa, giorno dopo giorno, il pregiudizio sofferto dalla vittima nel corrispondente arco di tempo e scongiura il rischio di dispersione di un ingente capitale corrisposto una tantum, a causa di condotte colpose o incolpevoli da parte di soggetti in mala fede o semplicemente inesperti”. CASO Tizio e Caia, quali esercenti la responsabilità genitoriale sul figlio minore...
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Obbligazioni e contratti
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 29 Marzo 2022
Trib. Milano, 5 gennaio 2022, Sent., G.U. Dott. R. Pertile Mediazione – interruzione delle trattative e successiva ripresa – conclusione dell’affare – nesso di causalità – diritto alla provvigione del mediatore Massima: "Il presupposto indefettibile affinché sorga il diritto alla provvigione da parte del mediatore è la sussistenza di un nesso di causalità tra conclusione dell’affare e attività svolta dal mediatore. Non sussiste pertanto il diritto alla provvigione quando una prima fase delle trattative avviate con l’intervento di un mediatore non dia risultato positivo e la conclusione dell’affare, cui le parti siano successivamente pervenute, sia indipendente dall’intervento del mediatore". CASO Con atto di citazione Tizio conveniva in giudizio Caio esponendo di essere mediatore immobiliare e di avere svolto, in tale veste,...
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Obbligazioni e contratti
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 15 Febbraio 2022
Cass. Civ., 20 gennaio 2022, n. 1796, Ord., Pres. Dott. F. Manna Usucapione In genere - Possesso idoneo ad usucapire – coltivazione di fondo agricolo Massima: "Non è sufficiente la mera coltivazione del fondo, ai fini della prova del possesso utile ad usucapionem, perché essa…non esprime in modo inequivocabile l’intento del coltivatore di possedere, occorrendo, invece, che tale attività materiale, corrispondente all’esercizio del diritto di proprietà, sia accompagnata da univoci indizi, i quali consentano di presumere che essa è svolta uti dominus; costituisce, pertanto, accertamento di fatto, rimesso al giudice del merito, valutare, caso per caso, l’intero complesso dei poteri esercitati su un bene, non limitandosi a considerare l’attività di chi si pretende possessore, ma considerando anche il modo in cui tale attività si correla...
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