Obbligazioni e contratti
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 18 Giugno 2024
Cass. civ., Sez. II, Ordinanza, 06/05/2024, n. 12115 – Rel. Dott. Giuseppe Grasso Appalto privato – contratto commutativo e contratto aleatorio – interpretazione del contratto – art. 1655 c.c. Massima: “Poiché il contratto d'appalto prevede la prestazione di un'opera, con organizzazione dei mezzi e assunzione del rischio, verso il pagamento di un corrispettivo, ove non consti dalle emergenze di causa che le parti abbiano inteso stipulare, nonostante l'uso del nomen iuris dell'appalto, un contratto atipico aleatorio, l'espressione che potrebbe avere più sensi deve essere interpretata nel senso che all'appaltatore non può essere negato il diritto al corrispettivo ove abbia adempiuto alla propria obbligazione”. CASO La società Alfa, cui erano stati appaltati lavori di ristrutturazione edile da Tizio, adducendo il ritardo...
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Obbligazioni e contratti
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 30 Aprile 2024
Cass. Civ., 8 febbraio 2024, n. 3596, Sez. II, Sent., Rel. Dott. C. Trapuzzano Deposito cauzionale - Versamento al mediatore - Restituzione - Legittimazione passiva del promissario acquirente - Esclusione – artt. 2033ss. c.c. Massima: “Nel caso di deposito cauzionale di una somma di denaro, collegato alla stipulazione di un preliminare di vendita, effettuato dal promissario acquirente in favore dell'agenzia di mediazione, senza che possa in alcun modo desumersi che essa abbia agito in rappresentanza del promittente alienante, l'azione di ripetizione dell'indebito oggettivo in ordine alla somma versata, di cui si rivendichi la restituzione, deve essere proposta verso l'agenzia di mediazione e non verso il promittente alienante, privo di legittimazione passiva”. CASO Tizio conveniva in giudizio Caio al fine di...
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Obbligazioni e contratti
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 26 Marzo 2024
Cass. civ., Sez. II, Ord., 24/11/2023, n. 32731 – Dott. C. Trapuzzano Condizioni generali di contratto - Clausole vessatorie - Necessità di specifica approvazione scritta - Autonoma e separata collocazione delle condizioni contrattuali e distinta sottoscrizione del contraente in adesione - Necessità – Conseguenze – art. 1341, co. 2°, c.c. Massima: “La prescrizione sulla specifica approvazione scritta delle clausole vessatorie per il contraente in adesione è rispettata quando a tali clausole sia data autonoma e separata collocazione nel testo delle condizioni generali del contratto e quando le clausole stesse siano seguite da una distinta sottoscrizione del contraente in adesione, con la conseguenza che, a tal fine, non è sufficiente che la singola clausola risulti evidenziata nel contesto del contratto, allorché la sottoscrizione sia stata unica, e non rileva, in...
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Obbligazioni e contratti
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 27 Febbraio 2024
Cass. Civ., 9 Gennaio 2024, n. 785, Sent., Rel. Dott R. Giannaccari Mediazione – Conclusione dell’affare da persona diversa – nesso causale nell’attività del mediatore – Provvigione – Clausole abusive (art. 1755 c.c.) [1] È vessatoria ed abusiva, ai sensi dell'art. 1341 c.c. e dell'art. 33 Cod. Consumo, la clausola, predisposta unilateralmente dal mediatore, che prevede il diritto del compenso provvigionale, dopo la scadenza del contratto e senza limiti di tempo, da parte di un soggetto che si sia avvalso della sua attività qualora l'affare sia stato successivamente concluso da un familiare, società o persona "riconducibile"; detta clausola determina un significativo squilibrio a carico del consumatore perché lo obbliga ad una prestazione in favore del professionista indipendentemente da ogni accertamento,...
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Responsabilità civile
di Daniele Calcaterra, Avvocato
- 23 Gennaio 2024
Cass. civ., Sez. III, Ord., 30.10.2023, n. 30072 – Dott. F. M. Cirillo Circolazione stradale – Responsabilità civile – Responsabilità per danno cagionato da animali selvatici (art. 2052 c.c.) Massima: “Nel caso di danni derivanti da incidenti stradali tra veicoli e animali selvatici, ai fini dell'integrazione della fattispecie di responsabilità di cui all'art. 2052 cod. civ., è necessario provare che la condotta dell'animale sia stata la causa del danno. Non è sufficiente, per il danneggiato, dimostrare la presenza dell'animale sulla carreggiata e l'impatto tra quest'ultimo e il veicolo, essendo egli tenuto – anche ai fini di assolvere all'onere della prova di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno, ai sensi dell'art. 2054, primo comma, cod. civ. – ad...
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