Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Chiara Zamboni, Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara
- 12 Gennaio 2021
Cass. civ., Ord., Sez. I, 7.12.2020, n. 27936 – Pres. Genvoese – Rel. Dolmetta Parole chiave Concordato preventivo – domanda - effetti rinuncia – revoca - dichiarazione di improcedibilità - cessazione automatica - iniziativa del P.M. - fatti di frode. Massima La rinuncia alla domanda di ammissione al concordato preventivo comporta la dichiarazione di improcedibilità ma non determina la cessazione automatica del procedimento di concordato. Quale conseguenza, fino alla dichiarazione di improcedibilità il P.M. può esercitare il potere di iniziativa ex art. 173 L.F. e domandare la dichiarazione di fallimento del debitore qualora ravvisi fatti di frode. Riferimenti normativi Art. 7 L.F. - Art. 173 L.F. CASO La società Alfa ha presentato domanda di concordato preventivo, ammessa dal Tribunale di...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Chiara Zamboni, Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara
- 13 Ottobre 2020
Corte di Giustizia, 16 luglio 2020, C-253/19 Parole chiave Insolvenza transfrontaliera – competenza giurisdizionale internazionale – criteri oggettivi - persona fisica – residenza abituale – COMI – bene immobile – interessi economici – rinvio pregiudiziale. Massima La Corte di Giustizia UE ha stabilito che la competenza giurisdizionale in caso di procedure transnazionali relative a persone fisiche, ovvero a persone che non esercitano attività professionale o imprenditoriale, spetta al Giudice dello Stato in cui la persona fisica ha la propria residenza abituale. La presunzione che tale Stato corrisponda a quello in cui è collocato il centro degli interessi principali della persona fisica non è superata dal fatto che l’unico bene che può essere posto in liquidazione sia situato in altro Stato...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Chiara Zamboni, Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara
- 23 Giugno 2020
Cassazione, ord. 11 giugno 2020, n. 11254 Parole chiave Fallimento – procedura prefallimentare - sequestro – litisconsorzio – custode giudiziario – cessione di ramo d’azienda – stato di insolvenza Massima L’assoggettabilità a fallimento delle società costituite secondo le norme del codice civile e che esercitano un’attività commerciale presuppone lo stato di insolvenza e non è subordinata all’effettivo esercizio di tale attività. Quale conseguenza, il Custode giudiziario dei beni della società sottoposti a sequestro non è litisconsorte necessario del procedimento prefallimentare, anche nel caso in cui gli siano affidati i compiti di amministratore. Riferimenti normativi Art. 102 c.p.c. – art. 99 c.p.c. – art. 2908 c.c. – 24 Cost. -art. 5 L.F. - art. 676 c.p.c. – art. 608 c.p.c. -...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Chiara Zamboni, Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara
- 31 Marzo 2020
Cass. SSUU. 2 marzo 2020, n. 5685 Parole chiave: Fallimento – prededuzione - appaltatore – credito del subappaltatore – opere pubbliche Massima La possibilità per la stazione appaltante di sospendere i pagamenti, ex art. 118 comma 3, D.lgs. 163/2006, in favore dell’appaltatore di opera pubblica in attesa delle fatture dei pagamenti effettuati da quest’ultimo al subappaltatore deve intendersi operare per imprese in bonis con le quali il rapporto sia in corso e non, invece, nel caso in cui la dichiarazione di fallimento abbia determinato lo scioglimento del contratto di appalto. Una volta intercorso il fallimento, deve essere esclusa la prededuzione dei crediti del subappaltatore e, pertanto, la stazione appaltante è tenuta a corrispondere al curatore il corrispettivo delle prestazioni eseguite fino...
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di Chiara Zamboni, Assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Ferrara
- 14 Gennaio 2020
Cass. Pen., sez. un., 16 novembre 2019, n. 45936 Parole chiave Curatore fallimentare – Legittimazione attiva – Sequestro preventivo – Impugnazione misure cautelari reali – Dichiarazione fallimento - Disponibilità beni fallimentari Massima Il curatore fallimentare è legittimato a domandare la revoca del sequestro preventivo finalizzato alla confisca e ad impugnare i provvedimenti in materia cautelare reale. Tale legittimazione deriva dal combinato disposto dell’art. 322-bis c.p.p., che individua i soggetti legittimati a chiedere la revoca del sequestro preventivo, e dell’art. 42 L.F., secondo il quale dalla dichiarazione di fallimento la disponibilità dei beni del fallito, esistenti alla dichiarazione di fallimento, si trasferisce agli organi della procedura fallimentare. Riferimenti normativi Art. 322 c.p.p.; Art. 322-bis c.p.p.; Art. 618 comma 1-bis c.p.p.; Art....
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