Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 25 Giugno 2019
Cassazione civile, sez. III, 11.06.2019, n. 15595 – Pres. De Stefano – Rel. Rossetti Il limite previsto dall'art. 546, comma 1, c.p.c., vale a dire l'importo del credito precettato aumentato della metà, delimita anche l'oggetto del processo esecutivo; pertanto, in difetto di rituale estensione del pignoramento, un intervento successivo, quand'anche del medesimo procedente, non consente il superamento di quel limite e quindi l’assegnazione di crediti in misura maggiore. CASO T.A., creditore di F.M., iniziò l'esecuzione sui beni del debitore, pignorando presso terzi il credito vantato dal debitore nei confronti di due società, la Itas Mutua e la Itas Vita e notificando a tali società il pignoramento per Euro 35.476,81. A seguito della dichiarazione negativa della Itas Mutua e Itas Vita,...
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Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 14 Maggio 2019
Cassazione, sez. VI, 20 settembre 2019, n. 4961 – Pres. De Stefano – Est. Tatangelo Nelle ipotesi in cui il giudice dell’esecuzione dichiari l’improcedibilità della procedura esecutiva in base al rilievo della mancanza o inefficacia del titolo esecutivo, il provvedimento adottato a chiusura definitiva della procedura esecutiva è impugnabile solo con l’opposizione agli atti esecutivi ai sensi dell’art. 617 c.p.c. CASO T.A. proponeva opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell’art. 617 c.p.c., avverso il provvedimento con il quale il giudice dell’esecuzione del Tribunale di Foggia dichiarava improcedibile l’espropriazione presso terzi promossa nei confronti dell’Inps, ritenendo estinto il credito fatto valere e disponendo la liberazione delle somme pignorate. L’opposizione veniva accolta e il Tribunale dichiarava nulla l’ordinanza impugnata. Proponeva ricorso per cassazione...
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Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 9 Aprile 2019
Cass. civ. Sez. III, Sent., (ud. 18-04-2018) 26-02-2019, n. 5489- Pres. Vivaldi, Rel. Rubino MASSIMA In tema di espropriazione presso terzi, il terzo pignorato che si avveda dell’erroneità della dichiarazione resa ai sensi dell’art. 547 c.p.c. può farla valere mediante opposizione agli atti esecutivi, ai sensi dell’art. 617 c.p.c., avverso l’ordinanza di assegnazione del credito emessa ex art. 553 c.p.c., a condizione che abbia tempestivamente emendato, mediante revoca o rettifica, la dichiarazione ritenuta affetta da errore e il giudice dell’esecuzione abbia, ciò non di meno, disposto l’assegnazione. CASO Il Ministero dell’Ambiente e tutela del Territorio ed i principali enti territoriali campani avevano sottoscritto un accordo di programma con la società (OMISSIS) per la realizzazione di un piano di completamento della...
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Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 26 Marzo 2019
Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo solo l’opponente, sostanzialmente convenuto, può proporre domande riconvenzionali, mentre l’opposto, sostanzialmente attore, non può proporre domande diverse da quelle fatte valere con l’ingiunzione, in quanto nell’ordinario procedimento che si instaura a seguito della citazione in opposizione, dal momento che le parti processuali sono invertite e l’opposto è l’attore sostanziale cui è certamente permesso di precisare e modificare la domanda, purché ciò non comporti un’inammissibile mutatio. Ammettere una riconvenzionale da parte dell’opposto, anche se dipendente dal titolo dedotto in giudizio, significherebbe eludere il divieto di mutatio libelli. Un consolidato orientamento di legittimità esclude la possibilità per l’opposto di proporre domande riconvenzionali. Tale assunto si basa sulla considerazione per cui nel giudizio di opposizione a...
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Esecuzione forzata
di Cecilia Vantaggiato
- 5 Marzo 2019
Cass. civ. Sez. III, Ord., (ud. 18-10-2018) 29-11-2018, n. 30862 Presidente Vivaldi R. - Relatore Iannello E. Secondo un principio incontrastato, con l’assegnazione del credito, in quanto disposta in pagamento salvo esazione ai sensi dell’art. 553 c.p.c., non opera l’immediata estinzione del credito per cui si è proceduto in via esecutiva, la quale resta assoggettata alla condizione sospensiva del pagamento che il terzo assegnato esegua al creditore assegnatario (art. 2928 c.c.), evento con il quale si realizza il duplice effetto estintivo del debito del debitor debitoris nei confronti del debitore esecutato e del debito di quest’ultimo verso il creditore assegnatario. CASO L’istituto di credito conveniva in giudizio una compagnia aerea a tutela delle ragioni del proprio credito, derivanti dal saldo...
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